Rischio da calore - Ultimi aggiornamenti
Aggiornata la guida elaborata nell’ambito del progetto “Worklimate” utile per valutare e gestire il caldo che insieme ad un’elevata umidità può causare situazioni di disagio, fino a mettere a rischio la salute delle persone. Informare i lavoratori, sapere cosa fare ed organizzarsi per tempo può essere fondamentale.
Suggerimento n. 327/60 del 2 luglio 2024
Ritorniamo sul tema delle ondate di calore, (v. nostri Suggerimenti n. 502/2022 e n. 481/2022) per ricordare come anche il rischio da calore rientri nell’ambito della valutazione dei rischi dell’articolo 28, del D.lgs. n. 81/2008, richiedendo al datore di lavoro l’individuazione e l’adozione di misure di prevenzione e protezione.
L’INL (Ispettorato Nazionale del Lavoro), con nota n. 5056/2023 (v. nostro Suggerimento n. 367/2023) aveva anche individuato strumenti e metodologie che possono contribuire al monitoraggio preventivo e alla valutazione, alla formazione e alla predisposizione di misure di mitigazione e di contenimento dei rischi ambientali nei processi di lavoro. Tra tali ultimi strumenti, l’INL aveva fatto riferimento pure al decalogo elaborato nell’ambito del progetto “Worklimate”, di cui è stato recentemente pubblicato un aggiornamento (2.0), disponibile in allegato, nel quale ora si fa riferimento, oltre ai rischi derivanti dall’esposizione solare, anche ai rischi correlati alle radiazioni.
Il Ministero del Lavoro aveva inoltre già messo a disposizione il vademecum allegato, contenente le indicazioni per la gestione dei lavoratori esposti (in ambienti indoor e outdoor) alle elevate temperature nel periodo estivo. Con tale documento, il Ministero ha rammentato che, nell’ambito del PSC, potranno essere previste misure di prevenzione idonee al fine di ridurre il rischio quali, ad esempio, la presenza di aree di ristoro adeguate alle pause e la variazione dell’inizio delle lavorazioni.
Resta confermata la possibilità di accedere al trattamento di integrazione salariale ordinaria per temperature elevate, alle condizioni fissate dall’INPS e illustrate nei nostri Suggerimenti n. 367/2023 e n. 502/2022 sopra citati.