Rendicontazione di sostenibilità – prorogati i termini

Il Governo italiano, con la legge n. 118/2025 e in attuazione della Direttiva 2025/794/UE, ha posticipato di due anni i nuovi obblighi di redazione e pubblicazione della rendicontazione di sostenibilità a carico di grandi imprese non quotate e delle piccole e medie imprese quotate.

Suggerimento n. 432/17 del 3 settembre 2025


Informiamo i soci che è stata pubblicata la Legge 8 agosto 2025, n. 118 (sulla G.U. n. 184 del 9 agosto 2025) che ha convertito, con modificazioni, il decreto-legge 30 giugno 2025, n. 95 recante disposizioni urgenti per il finanziamento di attività economiche e imprese, nonché interventi di carattere sociale e in materia di infrastrutture, trasporti ed enti territoriali.

In particolare, l’art. 10, comma 1-bis ha modificato il D.Lgs. 6 settembre 2024, n. 125 di recepimento della Direttiva 2022/2464/UE (CSRD) per quanto riguarda la rendicontazione societaria di sostenibilità.

Nello specifico, in attuazione della Direttiva 2025/794/UE (c.d. Direttiva “Stop the clock”), il provvedimento posticipa i termini di entrata in vigore degli obblighi di rendicontazione di sostenibilità rispettivamente:

  • per le imprese di grandi dimensioni e le società madri di un gruppo di grandi dimensioni che non costituiscono enti di interesse pubblico, dal 1° gennaio 2025 al 1° gennaio 2027, con obbligo di pubblicazione del report di sostenibilità nel 2028;
  • per le piccole e medie imprese quotate, ad eccezione delle microimprese, dal 1° gennaio 2026 al 1° gennaio 2028, con obbligo di pubblicazione del report di sostenibilità nel 2029.

Per ulteriori approfondimenti in merito alla Direttiva CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) e alla Direttiva CSDDD (Corporate Sustainability Due Diligence Directive) si rimanda ai Suggerimenti n. 180/2025 e n. 207/2025.

 

 

 

 


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