LL.PP. - Rating di legalità
Il nuovo regolamento in materia di rating di legalità rafforza il ruolo di ANAC.
Importante | Suggerimento n.407/20 del 19 settembre 2016
Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 12 settembre 2016 entra ufficialmente in vigore il nuovo regolamento dell'AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) in materia di rating di legalità delle imprese. Il regolamento riporta l’iter per il rilascio del rating ponendo particolare attenzione alla valutazione dei requisiti, che vede coinvolta anche ANAC.
In virtù di tali modifiche, in particolare, l'impresa dovrà dichiarare anche di non essere destinataria di sanzioni dell'Autorità anticorruzione in materia di contratti pubblici.
L'ANAC, inoltre, collaborerà attivamente alla composizione dei rating, verificando la sussistenza di annotazioni nel casellario informatico. L'Authority, inoltre, farà parte della commissione consultiva alla quale saranno trasmesse tutte le richieste di attribuzione della valutazione.
Si ricorda che il concetto di rating di legalità è presente nel nostro ordinamento già dal 2012, con la finalità di promuovere l’inserimento di principi etici nei comportamenti aziendali nonché favorire l’accesso delle imprese al credito bancario ed ai finanziamenti erogati dalle Pubbliche Amministrazioni.
Tuttavia, il rating di legalità assume una veste nuova alla luce delle recenti modifiche normative in tema di lavori pubblici. Infatti, il nuovo Codice sui lavori pubblici (D.Lgs. 50/2016), con riferimento alla qualificazione delle imprese, ha introdotto un sistema reputazionale di valutazione dei concorrenti a base premiale (c.d. rating di impresa), gestito da ANAC, che tiene conto, fra l’altro, del rating di legalità, unitamente ad altri fattori quali, i precedenti comportamentali dell’impresa, i tempi e costi di realizzazione dell’opera, l’incidenza del contenzioso, la regolarità contributiva.
Si precisa che il sistema del rating di impresa, per divenire operativo ed efficace, necessita delle linee guida dell’ANAC. In tale contesto, dunque, permane la volontarietà del rating di legalità. Si sottolinea pertanto l’opportunità, per le imprese associate operative nel settore dei lavori pubblici, di approcciarsi già a tale sistema.
Possono richiedere il rating di legalità le imprese con sede operativa in Italia, un fatturato minimo di due milioni di euro e che siano iscritte nel registro delle imprese da almeno due anni. Il rating di legalità dura due anni dal rilascio ed è rinnovabile su richiesta. Le imprese che intendono ottenere il rating devono presentare domanda all'Antitrust tramite l’apposito formulario, esclusivamente in via telematica.
Per ogni ulteriore approfondimento, si rimanda alle nostre precedenti comunicazioni Suggerimento n. 236/27 del 13 maggio 2014 e Suggerimento n. 564/65 del 16 dicembre 2014 e si ribadisce la disponibilità dei nostri uffici per affiancare le imprese che desiderino richiedere il rating di legalità.