Il Rating di legalità premia le imprese virtuose

Il Protocollo d’intesa ANAC-ACGM definisce nuovi criteri per il Rating di legalità.

Importante | Suggerimento n. 564/65 del 16 dicembre 2014


In data 15 dicembre 2014, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Regolamento di attuazione del Rating di legalità. Ciò costituisce il tassello finale di un percorso cominciato nel 2012, con il decreto “Cresci Italia”, che ha introdotto per la prima volta il concetto di rating di legalità, con la finalità di promuovere l’inserimento di principi etici nei comportamenti aziendali nonché favorire l’accesso delle imprese al credito bancario ed ai finanziamenti erogati dalle Pubbliche Amministrazioni (Suggerimento n. 236/27 del 13 maggio 2014).

La materia, inoltre, è stata oggetto di un recente intervento dell’Autorità Anticorruzione (ANAC) e dell’Antitrust (AGCM), le quali hanno manifestato l’intento di riconoscere un’ulteriore valenza premiale al Rating di legalità, che attribuirà alle imprese “con bollino blu” un punteggio aggiuntivo nella partecipazione alle gare d’appalto, oltre a facilitarne l’accesso ai finanziamenti.

Le imprese che chiederanno il rating otterranno da una a tre “stelle” in relazione al grado di legalità determinato su una serie di parametri, rivalutati alla luce dell’accordo richiamato e ampliati fino a ricomprendere, fra l’altro, la richiesta di modelli organizzativi di prevenzione della corruzione, l’assenza di commissariamento e la mancanza di sanzioni previste dal Codice dei Contratti.

La richiesta del punteggio avviene su base volontaria, mediante la compilazione e sottoscrizione dell’apposito Formulario pubblicato sul sito dell’Antitrust all’indirizzo: http://www.agcm.it/rating-di-legalita.html La domanda, presentata esclusivamente in forma telematica, sarà esaminata da una commissione composta da cinque membri: un rappresentante dell’AGCM, un rappresentante dell’ANAC, uno di Confindustria, uno del Ministero dell’Interno e uno del Ministero della Giustizia.

COME RICHIEDERE IL RATING

Potranno richiedere l’attribuzione del rating le imprese operative in Italia:

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che abbiano raggiunto un fatturato minimo di due milioni di euro nell’esercizio chiuso l’anno precedente alla richiesta di rating, riferito alla singola impresa o al gruppo di appartenenza e risultante da un bilancio regolarmente approvato dall'organo aziendale competente e pubblicato ai sensi di legge;

   

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che siano iscritte al registro delle imprese da almeno due anni.

DURATA DEL RATING

Il rating di legalità ha durata di due anni dal rilascio ed è rinnovabile su richiesta. In caso di perdita di uno dei requisiti base, necessari per ottenere una ‘stella’, l’Autorità dispone la revoca del rating. Se vengono meno i requisiti grazie ai quali l’azienda ha ottenuto un rating più alto l’Antitrust riduce il numero di stelle. L’Autorità manterrà aggiornato sul proprio sito l’elenco delle imprese cui il rating di legalità è stato attribuito, sospeso, revocato, con la relativa decorrenza.

DA UNA A TRE ‘STELLE’

Il rating avrà un range tra un minimo di una ‘stella’ a un massimo di tre, attribuito dall’Antitrust sulla base delle dichiarazioni delle aziende che verranno verificate tramite controlli incrociati con i dati in possesso delle pubbliche amministrazioni interessate.

In particolare, “una stella” viene concessa qualora vengano rispettate le condizioni essenziali di legalità, di cui alla sezione “B” del Formulario. Alla sezione “C”, invece, sono previsti 7 ulteriori requisiti che, se rispettati, garantiranno alle imprese il punteggio massimo di 3 “stelle”. In particolare, si otterrà il punteggio aggiuntivo di due “stelle” (per un totale di tre) se verranno rispettati almeno tre ulteriori requisiti.

In proposito, si precisa che, tra gli incentivi premianti, è prevista l’adozione di processi per garantire forme di Corporate Social Responsibility.

Tale ultima puntualizzazione è quanto mai opportuna per le imprese associate al sistema ANCE, in quanto, si ricorda che il progetto sulla Responsabilità Sociale di Impresa, Responsible Building, di ANCE Lombardia, ha il potenziale di soddisfare il requisito predetto, agevolando le imprese nell’ottenimento del punteggio più elevato.

Si tratta, in particolare, di un percorso di adesione volontaria per la responsabilità sociale di impresa in edilizia, che traspone nel nostro settore i principi sanciti dall’ISO 26000, norma internazionale di riferimento.

Le imprese interessate dovranno effettuare l’accesso ad un network apposito ed avviare un percorso formativo che culminerà con la concessione alle imprese meritevoli del marchio “RB” (Responsible building). L’adozione del marchio è riservata alle imprese del sistema associativo lombardo ANCE e a quelle che intendo associarsi, a patto che siano attive e regolari.

L’accesso al network prevede il pagamento di una quota di ingresso, pari ad euro 1.500, cui si assommeranno i valori di implementazione e verifica previsti dalla procedura.

Per ulteriori approfondimenti sul tema del Responsible Building si rimanda al sito dedicato www.responsiblebuilding.it ed alle nostre precedenti comunicazioni sull’argomento: Suggerimento n. 285/2014, Suggerimento n. 307/2014 e Suggerimento n. 325/2014.