Decreto legge n. 183/2020 - Lavoro agile (Smart Working) - Procedura semplificata di attivazione
Le comunicazioni relative al lavoro agile possono essere effettuate in modo semplificato fino al 31 marzo 2021.
Suggerimento n. 16/4 del 7 gennaio 2021
Il Decreto Legge n. 183/2020 c.d. “Mille Proroghe” (G.U. n. 323/2020), entrato in vigore il 31 dicembre 2020, ha prorogato alcuni termini correlati con lo stato di emergenza epidemiologica da COVID-19.
In particolare, i termini previsti dalle disposizioni legislative di cui all’allegato 1 del predetto decreto legge sono prorogati fino alla data di cessazione dello stato di emergenza e comunque non oltre il 31 marzo p.v.
Tra le norme oggetto di proroga figura anche l’articolo 90, commi 3 e 4, del Decreto Rilancio (D.L. n. 34/2020, convertito con modificazioni in legge n. 77/2020) che prevede la possibilità di gestire l’attivazione e la comunicazione dello smart working avvalendosi della procedura “semplificata” (per tale aspetto, v. nostro ultimo Dossier allegato al Suggerimento n. 863/2020).
Ciò posto, sintetizziamo di seguito alcune casistiche per le quali vige il diritto al lavoro agile:
- fino alla cessazione dello stato di emergenza sanitaria (ad oggi 31 gennaio 2021) per genitori lavoratori dipendenti con almeno un figlio minore di anni 14, sempreché la prestazione lavorativa sia compatibile con il lavoro agile e che nel nucleo familiare non vi sia un genitore non lavoratore o destinatario di ammortizzatori sociali;
- fino al 30 giugno 2021 per genitori lavoratori dipendenti che hanno almeno un figlio in condizioni di disabilità grave, sempreché la prestazione lavorativa non richieda necessariamente la presenza fisica e che nel nucleo familiare non vi sia un genitore non lavoratore;
- fino al 28 febbraio 2021 per i lavoratori fragili (v. nostro Suggerimento n. 8/2021).