Protocollo condiviso anti COVID-19: aggiornamento aprile 2021
Il 6 aprile 2021 è stato siglato il “Protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro”.
Suggerimento n. 285/73 del 9 aprile 2021
Facciamo seguito al nostro Suggerimento n. 323 del 28 aprile 2020 per informare le imprese che le Associazioni datoriali e le Organizzazioni sindacali hanno approvato il "Protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro", aggiornamento della versione di aprile 2020, operativo quando verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale recepito in un atto normativo o regolamentare.
Il documento tiene conto delle misure di contrasto e di contenimento della diffusione del SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro, già contenute nei Protocolli condivisi sottoscritti successivamente alla dichiarazione dello stato di emergenza, in particolare il 14 marzo e il 24 aprile 2020, sviluppati anche con il contributo tecnico-scientifico dell’INAIL e mantiene inalterato l’impianto del protocollo precedente (All. 12, DPCM 2 marzo 2021) che (come dimostrano anche i dati forniti da INAIL sul numero delle denunce di infortunio professionale per COVID) è stato molto efficace nel contenimento e nel contrasto al virus.
Le imprese, attraverso i Comitati per l’applicazione e la verifica delle regole contenute nel Protocollo condiviso, aggiorneranno i protocolli aziendali alla luce delle novità apportate, previa consultazione delle rappresentanze sindacali aziendali e del RLS/RLST.
Il Protocollo conferma il principio fondamentale secondo cui la pandemia ha natura di rischio biologico, generico ed esogeno all’impresa. In questo senso il contrasto al virus viene attuato attraverso i provvedimenti della pubblica autorità e i protocolli, escludendo, quindi, la necessità di effettuare la valutazione dei rischi e l’aggiornamento del relativo documento di valutazione (DVR).
E’ stata anche modificata la precedente formulazione relativa alle trasferte, eliminando ogni riferimento al divieto di effettuarne in Italia e all’estero e si è confermata la necessità di negativizzare il tampone per poter fare rientro in azienda (opportuno affrontare questo punto con la collaborazione del medico competente).
Per una disamina maggiormente approfondita sui contenuti del nuovo Protocollo rispetto alla versione precedente si rimanda alla nota di commento predisposta dagli uffici di ANCE consultabile cliccando qui.