Protocolli Coronavirus e sicurezza - Nuovo punto della situazione

Provvediamo a fornire gli ultimi aggiornamenti in merito ai principali provvedimenti e documenti pubblicati sul tema della salute e sicurezza e COVID-19.

Suggerimento n. 323/73 del 28 aprile 2020


Come noto, i riferimenti ufficiali sono rappresentati dai D.P.C.M. e dai protocolli sicurezza che parti sociali e i Ministeri hanno sottoscritto. Tutti i documenti sono reperibili nel sito di Assimpredil Ance.

Per quanto concerne le misure di sicurezza, si richiamano:
a) i D.P.C.M. dell’11 marzo 2020, del 10 e del 26 aprile 2020 che ha definito, quest’ultimo, la riapertura per i cantieri civili privati dal 4 maggio 2020;
b) il DPCM 26 aprile 2020 prevede che le imprese le cui attività non sono sospese - e quelle che riprenderanno l’attività a partire dal 4 maggio 2020 o nelle date successive previste dalla normativa - devono rispettare i contenuti del protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus negli ambienti di lavoro sottoscritto il 24 aprile 2020 fra il Governo e le parti sociali, tra cui Confindustria. In sintesi, le misure del nuovo Protocollo prevedono:
  - l'utilizzo dei dispositivi di protezione per tutti i lavoratori che condividono spazi comuni;
  - il rientro in azienda dei lavoratori già risultati positivi al COVID-19 condizionato dal rilascio del certificato medico di avvenuta negativizzazione del tampone;
  - l'attenzione alle modalità di trasporto per il raggiungimento del luogo di lavoro e del domicilio (preferenza per il mezzo privato o messa a disposizione, con le dovute cautele, di mezzi aziendali);
  - la sanificazione straordinaria degli ambienti, alla riapertura delle imprese, in zone maggiormente endemiche o in presenza di casi sospetti:
  - la collaborazione del datore di lavoro con le Istituzioni che decidano, in zone particolarmente a rischio, di adottare misure specifiche;
  - la promozione dello smart working, con il sostegno da parte del datore di lavoro;
  - la rimodulazione degli spazi di lavoro e delle postazioni distanziate, oltre alla previsione di orari differenziati;
  - la vigilanza del committente sul rispetto delle disposizioni anche riguardo al personale delle imprese terze che operano nei locali/cantieri del committente stesso.

Per le imprese che non applicano le regole è prevista la sospensione temporanea.

 

A ricaduta di tale protocollo sono previsti protocolli settoriali.

 

La mancata attuazione dei protocolli che non assicuri adeguati livelli di protezione determina la sospensione dell’attività fino al ripristino delle condizioni di sicurezza.

Per il settore delle Costruzioni si segnala come rilevante ai fini dell’organizzazione degli approntamenti di prevenzione al rischio COVID-19 il protocollo del 24 marzo 2020, recante linee guida per l’intero settore edile, sottoscritto da tutte le parti sociali dell’edilizia, in fase di aggiornamento e di coordinamento con gli altri protocolli sopra citati.

Sulla base di tale protocollo, come ampiamente comunicato e diffuso tramite appositi webinar in corso in questi giorni, per supportare le imprese nell’applicazione operativa sono stati elaborati vari documenti utili, in particolare la check list predisposta dal gruppo di lavoro Assimpredil Ance con ESEM-CPT.

Tale documento vuole essere uno strumento condiviso di autovalutazione per tutte quelle aziende, edili e non, che operano all’interno dei cantieri temporanei e mobili al fine di poter verificare l’applicazione delle corrette misure di contenimento del contagio da COVID-19 in tale contesto.

Si riporta il link del sito ESEM-CPT dove è possibile reperire la check list con i relativi allegati, anche in formato editabile:

http://www.cptmilano.it/Pages/emergenza-covid-19.aspx.

 


Referenti

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Tags: Coronavirus