Parità salariale - Firmato il decreto interministeriale del 29 marzo 2022 di concerto tra ministero del lavoro e ministero per le pari opportunità.
Il Decreto Interministeriale, oltre a disciplinare le modalità di redazione del rapporto biennale, prevede la proroga dei termini di trasmissione.
Suggerimento n. 275/56 del 15 aprile 2022
Ricordiamo che in data 3 dicembre 2021 è entrata in vigore la Legge n. 162 del 2021 in materia di parità salariale (v. nostro Suggerimento n. 776/2021) con la quale si prevede l’estensione ai datori di lavoro che occupano almeno 50 dipendenti, in luogo degli oltre 100 precedentemente previsti, dell’obbligo di trasmissione al Ministero del Lavoro del rapporto di parità.
In attuazione di tale normativa è stato firmato il Decreto Interministeriale del 29 marzo 2022 che definisce le modalità per la redazione del rapporto biennale sulla situazione del personale maschile e femminile da parte delle aziende pubbliche e private che contano più di 50 dipendenti e ne proroga i termini di presentazione.
Le aziende devono redigere il rapporto esclusivamente in modalità telematica, attraverso l’utilizzo dell’apposito portale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, https://servizi.lavoro.gov.it, entro e non oltre il 30 settembre 2022 (per il solo biennio 2020-2021; per tutti i successivi bienni è confermata la data del 30 aprile dell’anno successivo alla scadenza di ciascun biennio).
Al termine della procedura informatica, qualora non vengano rilevati errori o incongruenze, il Ministero rilascia una ricevuta attestante la corretta redazione del rapporto.
Una copia del rapporto, unitamente alla ricevuta deve essere trasmessa dal datore di lavoro anche, ove presenti, alle rappresentanze sindacali aziendali.
Il servizio informatico del Ministero attribuisce alla consigliera o al consigliere regionale di parità un identificativo univoco per accedere ai dati contenuti nei rapporti trasmessi dalle aziende, al fine di poter elaborare i relativi risultati e trasmetterli alle sedi territoriali dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, alla Consigliera o al Consigliere nazionale di parità, al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, al Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, all’ISTAT e al CNEL.
Ci riserviamo di illustrare nel dettaglio le modalità per la redazione del rapporto biennale in parola con comunicazioni successive alla pubblicazione del Decreto Interministeriale.