Impianti autorizzati alla raccolta, trattamento e recupero rifiuti edili
Assimpredil Ance, nell’ambito del progetto sulla sostenibilità nelle costruzioni, intende verificare, grazie alla collaborazione delle imprese associate, se sul territorio di competenza sia presente un numero sufficiente di impianti autorizzati con una potenzialità adeguata di raccolta, trattamento e recupero dei rifiuti prodotti dal settore.
Importante | Suggerimento n. 301/80 del 19 aprile 2021
Precedenti comunicazioni
Assimpredil Ance, nell’ambito della c.d. transizione ecologica basata su tutela ambientale, edilizia sostenibile ed economia circolare, ha avviato un percorso di accompagnamento delle imprese associate a questo cambiamento produttivo tramite il progetto denominato “Cambio di passo - Le vie della sostenibilità nelle costruzioni” (vedi Suggerimento n. 207/2021). Questo affiancamento sicuramente faciliterà nuovi modelli di business nel mercato della green economy e offrirà l’opportunità concreta per la riduzione degli sprechi in un’ottica di ottimizzazione dei processi.
In questo ambito, e al fine di poter rappresentare al meglio, e soprattutto in modo compiuto, agli interlocutori pubblici e agli stakeholder privati quelle che, ancora oggi, rappresentano purtroppo le cause di rallentamento o addirittura, in certi casi, il motivo di arresto di questo cambiamento di processo di conversione industriale, abbiamo ritenuto imprescindibile effettuare una fotografia reale del mercato della gestione, raccolta e recupero dei rifiuti del nostro settore.
Ciò al fine di verificare se, a fronte dei metri cubi di rifiuti ordinariamente prodotti dai cantieri edili (demolizioni, terre e fresato), gli attuali impianti autorizzati abbiano una effettiva e sufficiente capacità di assorbimento dei citati volumi, cioè siano in grado di gestire adeguatamente i citati flussi di rifiuti edili.
Questa verifica di Asssimpredil Ance è altresì legata anche ad un’altra importante esigenza: accertare se gli attuali impianti autorizzati di recupero rifiuti abbiano una effettiva potenzialità autorizzata tale da reggere anche e soprattutto l’urto delle nuove e considerevoli produzioni di rifiuti edili che saranno originati prossimamente in relazione alla previsione di sviluppo senza precedenti (riqualificazioni e rigenerazioni) delle aree comprese sul nostro territorio che comporterà, inevitabilmente, notevoli e nuove quantità di rifiuti edili nel prossimo decennio.
L’obiettivo, dunque, è quello di rappresentare in modo compiuto e adeguatamente comprovato alle Istituzioni le effettive necessità del ciclo produttivo dell’edilizia quanto alla produzione di rifiuti e alla conseguente necessità della sussistenza o del reperimento di adeguati punti di raccolta regolarmente autorizzati, facilmente raggiungibili in relazione alla ubicazione dei cantieri affinché siano evitati impatti ambientali negativi causati anche dalla c.d. migrazione dei rifiuti, cioè dei trasporti obbligati fuori Provincia o addirittura fuori Regione.
Per facilitare la raccolta dei dati ambientali abbiamo predisposto una apposita tabella che trasmettiamo in allegato alle imprese associate (sia produttori di rifiuti sia gestori di impianti di rifiuti) invitandole cortesemente a volerla compilare e a restituire tramite e-mail alla nostra segreteria (m.navarra@assimpredilance.it) possibilmente entro il prossimo 30 aprile.
Restiamo convinti della necessità di un confronto costruttivo sia all’interno della filiera sia con le Istituzioni, e quindi della esigenza di avviare un dialogo sinergico per rappresentare dettagliatamente agli Enti preposti le criticità ambientali del settore per cercare di trovare insieme adeguate e condivise soluzioni.
Diversamente, la gestione dei nuovi e considerevoli volumi di rifiuti edili che potrebbe generarsi nel prossimo futuro finirebbe per creare, inevitabilmente, rilevanti danni sia ambientali sia economici a tutta la comunità.
Per qualsiasi chiarimento o per ogni eventuale ulteriore informazione gli uffici dell’Associazione sono a disposizione.