Attuazione comunale del Decreto Scia 2 e dei moduli unificati
Dal 1° luglio i Comuni applicano il regime autorizzatorio delle opere e la modulistica unificata in attuazione al Decreto Scia 2.
Importante | Suggerimento n.356/70 del 14 luglio 2017
È scaduto il 30 giugno il termine assegnato alle Regioni e agli Enti locali per adeguarsi al D.Lgs 25 novembre 2016, n. 222 (il cosiddetto Decreto Scia 2), prevedendo anche ulteriori semplificazioni.
Dal 1° luglio 2017, anche nel caso in cui non sia stata aggiornata la disciplina regionale, gli enti locali devono conformarsi alla nuova disciplina autorizzatoria delle opere, riportata nella Tabella A del Decreto Scia 2, che alleghiamo al presente suggerimento. Nello specifico, con riguardo alle attività edilizie, è di interesse per gli operatori la Sezione II – Edilizia, relativa alla “ricognizione degli interventi edilizi e dei relativi regimi amministrativi”.
Secondo il decreto 30 giugno 2016, n. 126 (il cosiddetto Decreto Scia 1), le Amministrazioni Comunali, a cui sono rivolte le segnalazioni e le comunicazioni, hanno, a partire dal 1° luglio 2017, anche in caso di mancato adeguamento delle Regioni, l’obbligo di aggiornare la modulistica in uso secondo l’Accordo tra Governo, Regioni ed Enti locali, di cui alla Conferenza Unificata del 4 maggio 2017, con cui sono stati adottati i moduli unificati e standardizzati per presentare segnalazioni, comunicazioni e istanze nei settori dell'edilizia e del commercio (di cui al ns. suggerimento Urbanistica ed Edilizia n. 298/60 del 13 giugno 2017) e di pubblicarla sul proprio sito istituzionale.
Qualora l’ente locale non pubblichi i modelli unici, le Regioni assegnano un termine per provvedere all'adempimento, che, una volta trascorso, comporta l’intervento sostitutivo della Regione. Nel caso in cui la Regione non dovesse attivarsi, provvederà il Ministero competente e il Presidente del Consiglio dei Ministri.
In Regione Lombardia, in applicazione della facoltà prevista dall’Accordo Stato-Regioni, è in elaborazione la modulistica regionale in linea con quanto definito a livello statale.
Attualmente non è stata modificata la disciplina regionale sul governo del territorio in base alle modifiche introdotte dal Decreto Scia 2, ma sono in fase di elaborazione alcune indicazioni operative rivolte ai Comuni.
Ciò comporta che per autorizzare gli interventi edilizi ci si riferisca alla sola disciplina del D.P.R. 380/2001.
Rispetto alla modalità autorizzatoria previgente, è stato ampliato il campo dell’attività edilizia libera e di uso della Comunicazione di Inizio Attività Asseverata e della Segnalazione Certificata di Inizio Attività.
L’alternatività della Denuncia di Inizio Attività al Permesso di Costruire, che, nella disciplina previgente interessava una molteplicità di interventi edilizi, è stata attualmente sostituita dall’alternatività della Segnalazione Certificata di Inizio Attività al Permesso di Costruire, che si applica solo per alcune categorie di interventi edilizi previste dal D.P.R. 380/2001.
A tal proposito, si rende disponibile in allegato anche un quadro sinottico che, nell’analizzare le varie categorie di interventi edilizi del Decreto Scia 2, le rapporta al regime autorizzatorio previgente.