Acque pubbliche ad uso industriale anno 2012: versamento canone di concessione e denuncia delle misurazioni

Il 31 marzo 2012 scade il termine per il pagamento anticipato del canone demaniale anno 2012 per l’uso di acqua pubblica ad uso industriale. Le misurazioni delle portate e dei volumi di acqua utilizzata nell’anno 2011 devono essere denunciate alla Provincia nel cui territorio è ubicata la derivazione/prelievo entro il 31 marzo 2012, tranne quelle utilizzate ad uso domestico.

30/mar/2012

Suggerimento n.75/20 del 23 febbraio 2012

Facciamo seguito al nostro Suggerimento n. 449 del 31 dicembre 2010 per ricordarvi che secondo quanto stabilito dalla Regione Lombardia tramite l’art. 6 della L.R. 29 giugno 2009 n. 10 e s.m.i., tutti coloro che sono concessionari di derivazione/prelievo d’acqua pubblica da corsi d’acqua superficiali, da sorgenti, da pozzi, hanno l’obbligo di denunciare, entro il 31 marzo 2012, alla Provincia nel cui territorio è ubicata la derivazione/prelievo le misurazioni riferite alle portate nonché ai volumi d’acqua derivati/prelevati nell’anno 2011 ad uso industriale. 

Entro tale termine, detti concessionari, devono quindi effettuare:

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la denuncia annuale delle misurazioni delle portate e dei volumi d’acqua derivati/prelevati utilizzati nell’anno 2011;
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il pagamento anticipato del canone annuo demaniale anno 2012 per l’utilizzo dell’acqua pubblica;
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il controllo qualitativo annuale delle acque pubbliche, solo per coloro che utilizzano le acque pubbliche ad uso “industriale” e che restituiscono le medesime;

 

CANONE DEMANIALE PER L’UTILIZZO DELL’ACQUA PUBBLICA

CHI DEVE PAGARE

Sono interessati al pagamento di detti canoni tutte le imprese concessionarie di derivazione/prelievo d’acqua pubblica (da corsi d’acqua superficiali, da sorgenti, da pozzi).

COMPETENZE PER RILASCIO DI CONCESSIONI PER L’UTILIZZO DI ACQUA PUBBLICA

Cogliamo l’occasione per ricordarvi che, ai sensi dell’articolo 7, comma 1 del R.R. n. 2/2006, la competenza in ordine al rilascio di concessioni ed autorizzazioni per la derivazione di acqua pubblica spetta:

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alla Regione Lombardia per le grandi derivazioni;
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alle Province per le piccole derivazioni nonché per il rilascio delle "licenze" per attingere acqua pubblica (pozzi).

Sono considerate grandi derivazioni quelle che eccedono i seguenti limiti:

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uso irriguo o agricolo: > 1000 l/s o 500 Ha (n.d.r Ha=ettari) di superficie irrigata;
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bonificazione colmata: > 5000 l/s;
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uso domestico (potabile, igienico, ecc..): > 100 l/s;
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uso industriale: > 100 l/s; 
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pescicoltura (o ittiogenico): > 100 l/s;
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idroelettrico (o produzione energia): > 3000 Kw (potenza nominale media);
igienico e assimilati (antincendio, zootecnico, altro uso): > 100 l/s.

Sono considerate piccole derivazioni quelle che non superano i seguenti limiti:

-
pescicoltura (o ittiogenico): > 100 l/s;
uso irriguo o agricolo: < 1000 l/s o 500 Ha di superficie irrigata;
bonificazione colmata: < 5000 l/s;
uso domestico (potabile, igienico, ecc..): > 100 l/s;
uso industriale: < 100 l/s;
pescicoltura (o ittiogenico): < 100 l/s;
idroelettrico (o produzione energia): < 3000 Kw (potenza nominale media);
igienico e assimilati (antincendio, zootecnico, altro uso): < 100 l/s.

ESENZIONI

L’uso domestico (consumo umano o potabile) delle acque sotterranee non è soggetto al regime di concessione e al relativo canone a condizione che:

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l’uso non riguardi acque estratte da risorse qualificate (cioè acque e falde acquifere situate in aree protette oggetto di tutela);
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la portata massima non sia superiore a 1 l/s;
-
il volume di prelievo non ecceda il limite di 1500 mc/anno.

QUANTO PAGARE

Gli importi unitari dei canoni demaniali, per i vari usi delle acque pubbliche, sono riportati nella “tabella canoni anno 2012”, resa nota con il D.d.s. 29 dicembre 2011 n. 12929 (pubblicato sul B.U.R.L. Serie Ordinaria n. 52 del 31 dicembre 2011 e che ha recepito le disposizioni introdotte dall’art. 1 della L.R. 28 dicembre 2011 n. 22, vedi allegato).

Per calcolare il canone, l'unità di misura per tutti gli usi (dal 2008 è compreso anche l’uso industriale) è il "modulo" che corrisponde ad una portata di 100 l/s (ad esclusione dell'uso irriguo ed all'uso idroelettrico).

Per quest’ultimi le unità di misura sono rispettivamente l'ettaro (ha) di superficie irrigata, nonché il chilowatt (kW) di Potenza Nominale Media annua di concessione.

ADDIZIONALE REGIONALE

Dall’anno 2008 l’addizionale regionale non è più dovuta, il canone demaniale infatti comprende anche l'importo relativo "all'addizionale" regionale, pertanto l'utente verserà unicamente il canone demaniale.

A CHI PAGARE

I canoni per l'uso delle acque pubbliche nel territorio lombardo sono versati a favore della Regione Lombardia sia per le piccole sia per le grandi derivazioni (vedi note successive).

QUANDO PAGARE

Il canone demaniale per l'uso dell'acqua è annuo ed anticipato. Le somme dovute per l’anno 2012 devono essere corrisposte in un'unica soluzione anticipatamente entro il 31 marzo p.v. (legge regionale 29 giugno 2009, n. 10, articolo 6, pubblicata sul B.U.R.L. 2° Supplemento ordinario al n. 26 del 30 giugno 2009).

COME PAGARE

Il canone di concessione va versato a favore della Tesoreria Regionale utilizzando il bollettino postale pre-compilato e allegato all'avviso di pagamento.

Quest'ultimo verrà inviato alle imprese concessionarie del prelievo delle acque pubbliche dall'Ufficio Tributi di Regione Lombardia entro i primi giorni di marzo 2012.

Solo in caso di mancato ricevimento dell'avviso di pagamento e del bollettino pre-compilato, occorrerà compilare un bollettino postale in bianco, a tre sezioni, intestandolo a:

Tesoreria della Regione Lombardia - Via G.B. Pirelli n. 12 - 20124 Milano - c/c n. 26441204.

In tal caso dovrà tassativamente essere indicato nella causale di versamento il numero di codice identificativo dell'utenza (ID PRATICA riportato sul bollettino dell'anno scorso) insieme alla dicitura "canone utenza acqua pubblica anno 2012".

Si dovrà anche scrivere nella causale:

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nome e cognome o denominazione/ragione sociale;
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indirizzo;
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Codice Fiscale e/o Partita Iva del soggetto che versa il canone.

CONTROLLO QUALITATIVO ANNUALE DELLE ACQUE PUBBLICHE

Segnaliamo che solo le imprese che utilizzano le acque pubbliche ad uso “industriale” e che scelgono di usufruire della riduzione del 50% del canone demaniale (limitatamente alla quantità d’acqua restituita mantenendo le medesime caratteristiche qualitative dell’acqua prelevata) hanno l’obbligo, a propria cura e spese, del controllo qualitativo annuale delle acque derivate/prelevate, avvalendosi dell’ARPA.

Detto controllo è finalizzato alla verifica delle caratteristiche qualitative delle acque raccolte "a monte" e "a valle" del medesimo processo produttivo. Infatti, l’impresa ha l’obbligo di garantire che tali caratteristiche siano le stesse in entrambi gli ambiti.

Per godere di detta agevolazione il concessionario deve effettuare il controllo qualitativo sopramenzionato entro il 31 marzo 2012.


DENUNCIA ANNUALE MISURAZIONI ANNO 2011

Cogliamo l’occasione per ricordarvi che i concessionari di cui sopra (cioè tutte le imprese concessionarie di derivazione/prelievo d’acqua pubblica da corsi d’acqua superficiali, da sorgenti, da pozzi) hanno l’obbligo di denunciare annualmente alla Provincia nel cui territorio è ubicata la derivazione/prelievo le misurazioni riferite alle portate nonché ai volumi d’acqua derivati/prelevati nell’anno 2011.

SCADENZA DENUNCIA

La denuncia annuale delle misurazioni dei quantitativi d’acqua pubblica derivati/prelevati nell’anno 2011 deve essere effettuata entro il 31 marzo 2012 (termine stabilito con D.G.R. n. 7/12194 del 21 febbraio 2003).

ESCLUSIONI 

Sono esclusi dall'obbligo di presentare la denuncia annuale delle misurazioni i soggetti che derivano/prelevano acque pubbliche per uso domestico.

Per uso domestico s’intende l’uso potabile, igienico, l’innaffiamento di orti e giardini, l’abbeveraggio del bestiame, purché tali utilizzi siano rivolti all’uso familiare e non configurino un’attività economica produttiva. 

DESTINATARIO DENUNCIA

La denuncia delle misurazioni riferite alle portate nonché ai volumi d’acqua deve essere presentata alla Provincia nel cui territorio è ubicata la derivazione/prelievo di acqua pubblica nei termini di cui sopra ed è riferita ai quantitativi utilizzati nell’anno precedente, (cioè il 2011).

MODULISTICA E MODALITA’ DI DENUNCIA

La modulistica da utilizzare, ai fini della denuncia annuale delle misurazioni riferite alle portate nonché volumi d’acqua derivate/prelevate, è unicamente quella allegata alla delibera di Giunta regionale della Lombardia del 26 gennaio 2001 n. 7/3235 (pubblicata sul B.U.R.L. S.O. n. 7 del 12 febbraio 2001). 

Ad eccezione della Provincia di Milano che ha predisposto la trasmissione della denuncia prevalentemente per via telematica, la modulistica cartacea (vedi allegato) da utilizzare riguarda:

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denuncia annuale prelievi da pozzo (scheda A);
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denuncia annuale prelievi da sorgente (scheda B);
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denuncia annuale prelievi da corso d’acqua superficiale (scheda C);

Una volta compilato, il modulo cartaceo (scaricabile anche dal sito della Regione Lombardia) deve essere datato, timbrato e firmato dal proprietario o dal legale rappresentante e trasmesso all’Ufficio provinciale competente, in una delle modalità di seguito specificate.

Provincia di Milano

(solo in caso di difficoltà di trasmissione tramite la modalità telematica)

Da quest’anno, la denuncia annuale deve essere effettuata prevalentemente per via telematica collegandosi al sito http://inlinea.provincia.mi.it/anagrafica/php/loginForm.php

e cliccando successivamente sul link in alto a sinistra "Autorizzazioni e Comunicazioni", scegliendo "Acque" ed infine "Denunce di prelievo".

Una volta effettuata la compilazione on-line, la denuncia dovrà essere stampata e inviata tramite fax al numero telefonico sotto indicato, conservando l'invio come ricevuta.

Solo in caso di difficoltà con la compilazione telematica, è possibile trasmettere alla Provincia di Milano il “modulo di denuncia annuale acque pubbliche cartaceo” (vedi allegato) tramite una delle modalità alternative seguenti:

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a mano, presso l’Ufficio Protocollo dell’Amministrazione Provinciale, Corso di Porta Vittoria n. 27 - 20122 Milano – piano terra, in duplice copia al fine di ottenere copia timbrata per ricevuta;
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per posta (raccomandata a/r) all’indirizzo sopraindicato (fa fede la data di spedizione);
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via fax al numero 02.77405427;

Provincia di Monza e Brianza

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a mano, presso Ufficio Protocollo dell'Amministrazione Provinciale di Monza, Sede decentrata di Mombello, Via Napoleone Bonaparte, 2 - 20812 Limbiate (MB), in duplice copia al fine di ottenere copia timbrata per ricevuta; 

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per posta (raccomandata a/r) spedendo la denuncia all’ufficio Ufficio Protocollo dell'Amministrazione Provinciale di Monza, Sede decentrata di Mombello, Via Napoleone Bonaparte, 2 - 20812 Limbiate (MB). 

Provincia di Lodi 

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a mano, presso l’Ufficio Protocollo dell’Amministrazione Provinciale, via Fanfulla n. 14 - 26900 Lodi, in duplice copia al fine di ottenere copia timbrata per ricevuta;
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per posta (raccomandata a/r) spedendo la denuncia all’ufficio Tutela Territoriale e Ambientale, via Fanfulla n. 14 - 26900 Lodi;
-
via fax al numero 0371.416027.

Vi invitiamo a prestare particolare attenzione nella compilazione del modulo, in modo subordinato al tipo di approvvigionamento idrico, che può essere da acqua superficiale, da sorgente o da pozzo; inoltre Vi comunichiamo che la codifica delle attività economiche (denominata ATECO) è stata modificata dal 2008 con la versione ATECO 2007 e pertanto deve essere riportata su detto modulo la nuova codifica.

SANZIONI

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Mancata presentazione della denuncia annuale
(art. 133 comma 8 del D.Lgs 152/06 e s.m.i.):  
da 1.500 euro a 6.000 euro (sanzione minima 2.000 euro, per effetto dell’art.16 della L.689/1981). Nei casi di particolare tenuità la sanzione è ridotta ad un quinto.
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Utilizzo difforme da quanto previsto nel provvedimento di concessione
(art. 7 comma 1 lettera e) della L.R. 5/2007): 
da 500 euro a 20.000 euro (sanzione minima 1.000 euro, per effetto dell’art.16 della L.689/1981).
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Mancata installazione del misuratore di portata (ove previsto) e mancata o incompleta trasmissione dei dati di misurazione delle portate e dei volumi d’acqua
(art. 7 comma 1 lettera e) della L.R 5/2007): 
da 500 euro a 20.000 euro
(sanzione minima 1.000 euro, per effetto dell’art.16 della L.689/1981).
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Derivazione abusiva senza concessione
(art. 96 comma 3 del D.Lgs 152/06 e s.m.i):
da 3.000 euro a 30.000 euro (sanzione minima 6.000 euro, per effetto dell’art.16 della L.689/1981).
Nei casi di particolare tenuità, è applicata una sanzione da 300 euro a 1.500 euro (sanzione minima 500 euro, per effetto dell’art.16 della L.689/1981).  

NORMATIVA DI RIFERIMENTO

- pagamento del canone demaniale - Utilizzo acque pubbliche entro il 31 marzo di ogni anno: 
articolo 6, Legge Regionale n.10 del 29 giugno 2009 nota come “Collegato Ordinamentale”;
-  denuncia annuale della misurazione della portata e del volume delle acque utilizzate entro il 31 marzo di ogni anno: 
articolo 33, comma 3 del R.R. Lombardia n. 2/2006;
-  obbligo controllo qualitativo annuale: 
articolo 34, comma 5 e seguenti del R.R. Lombardia n. 2/2006;
-  termine del controllo qualitativo "uso industriale" entro il 31 gennaio 2009:
articolo 34, comma 6 del R.R. Lombardia n. 2/2006;
-  rilascio concessioni ed autorizzazioni:
articolo 7, comma 1 del R.R. Lombardia n. 2/2006;
- definizione uso domestico acque:
articolo 4, comma 2 del R.R. n. 2/2006; 
- sanzioni: 
articolo 7, comma 1 lettera e) della L.R. n. 5/2007 e art. 133, comma 8 ex D.Lgs. 152/2006




Allegati

- D.d.s. 29 dicembre 2011 n. 12929 della Regione Lombardia;
- Modulo denuncia acque pubbliche.