Sostegno delle Start Up lombarde – bando Archè

La Regione Lombardia, nell’ambito della linea di intervento POR FESR 2014-2020, ha approvato il bando Archè con risorse pari a 16 milioni di euro per il sostegno delle Start Up lombarde. Le domande di partecipazione possono essere presentate esclusivamente online dal 2 ottobre 2019 al 15 novembre 2019 e saranno valutate secondo l’ordine cronologico di invio al protocollo.

Suggerimento n. 403/102 del 2 agosto 2019


Informiamo le imprese associate che la Regione Lombardia ha approvato il D.d.s. n. 11109 del 26 luglio 2019 (sul BURL n. 31 del 30 luglio 2019, vedi allegato) contenente il Bando Archè per il sostegno alle Start Up lombarde in fase di avviamento e consolidamento.

I soggetti beneficiari della misura sono le micro piccole medie imprese (MPMI) e i liberi professionisti.

È prevista una dotazione finanziaria complessiva di 16 milioni di euro che sarà ripartita con le seguenti modalità:

- misura A: 6 milioni di euro, (di cui 1 milione come riserva per le Start Up Innovative) con l’obiettivo di favorire piani di avvio per nuove imprese o attività professionali;

- misura B: 10 milioni di euro, (di cui 2 milioni come riserva per le Start Up Innovative) con l’obiettivo di favorire piani di consolidamento di attività di impresa o professionali già avviate.

L’agevolazione consiste in contributi a fondo perduto la cui erogazione avverrà a saldo in unica soluzione, dopo la presentazione della complessiva rendicontazione finale di spesa, e, con riferimento all’entità dell’agevolazione:

 - per la misura A è previsto un contributo pari al 40% dell’investimento ammissibile, per un contributo massimo di 50.000 euro e l’investimento minimo che dovrà essere implementato ammonta a000 euro;

- per la misura B è previsto un contributo pari al 50% dell’investimento ammissibile, per un contributo massimo di 75.000 euro e l’investimento minimo che dovrà essere implementato ammonta a000 euro.

 

SPESE AMMISSIBILI

Per la Misura A rientrano tra le spese ammissibili:

1. acquisto di nuovi impianti (di produzione/per erogazione di servizi), attrezzature, materiali, macchinari, hardware e software, (escluso usato e leasing);

2. spese di adeguamento dell’impiantistica generale (a titolo esemplificativo impianto elettrico, di riscaldamento, antincendio, antintrusione, idrico) e ristrutturazione funzionale dei locali per l’attività di impresa/professionale (escluso spese tecniche e di progettazione);

3. spese di locazione/noleggio per attrezzature tecnico-specialistiche e per laboratori/sede oggetto di intervento;

4. spese di personale riconosciute in maniera forfettaria nella misura del 20% dei restanti costi diretti (di cui ai punti 1,2,3 e 6,7);

5. spese generali riconosciute in maniera forfettaria nella misura del 7% dei restanti costi diretti (di cui ai punti 1,2,3 e 6,7);

6. acquisto licenze software e servizi software, compreso sviluppo sito web (quest’ultimo solo se non finalizzato ai servizi di vendita diretta o indiretta);

7. servizi di consulenza nella percentuale massima del 2% della spesa totale. Sono escluse le consulenze riguardanti la partecipazione al Bando e le consulenze per lo sviluppo dei siti web (queste ultime già previste al punto 6).

Le spese di cui ai punti 3, 4, 5 e 7 sono riconosciute per il periodo di realizzazione dell’investimento (massimo 15 mesi).

Per la Misura B rientrano tra le spese ammissibili:

1. acquisizione di immobili destinati a sede produttiva, logistica, commerciale, l’immobile deve essere ubicato all’interno del territorio regionale;

2. acquisto di brevetti, licenze d’uso e servizi software di tipo cloud, saas e simili;

3. spese per certificazione di qualità, deposito di marchi, registrazione e difesa dei brevetti;

4. servizi di consulenza esterna specialistica (legale, fiscale, business etc.) non relativa all’ordinaria amministrazione, nella percentuale massima del 2% della spesa totale, escluse le consulenze riguardanti la partecipazione al Bando;

5. spese di personale riconosciute in maniera forfettaria nella misura del 20% dei restanti costi diretti (di cui ai punti 1, 2, 3,4 e 7, 8);

6. spese generali riconosciute in maniera forfettaria nella misura del 7% dei restanti costi diretti (di cui ai punti 1, 2, 3, 4 e 7, 8);

7. acquisto di nuovi impianti (di produzione/per erogazione di servizi), attrezzature, macchinari, hardware (escluso usato e leasing);

8. spese di adeguamento dell’impiantistica generale (a titolo esemplificativo impianto elettrico, di riscaldamento, antincendio, antintrusione, idrico) e ristrutturazione funzionale dei locali per l’attività di impresa/professionale (escluso spese tecniche e di progettazione).

Le spese di cui ai punti 4, 5 e 6 sono riconosciute per il periodo di realizzazione dell’investimento (massimo 15 mesi).

Qualora la sede oggetto di intervento non sia di proprietà del beneficiario del contributo, ed esso sia quindi affittuario o usufruttuario dell’immobile, le spese di adeguamento impianti e ristrutturazione funzionale dei locali per l’attività non sono ammissibili, se non relativamente ai soli costi delle opere strettamente funzionali e necessarie all’installazione di arredi, macchinari, attrezzature, hardware, nella misura massima del 20% dei costi ammissibili per l’acquisto dei beni installati.

Le spese si considerano al netto dell’IVA a meno che quest’ultima non rimanga in concreto in carico al beneficiario.

Diversamente, non sono ammissibili:

1. le spese di viaggio (trasferte e alloggio);

2. spese per adeguamenti ad obblighi di legge;

3. spese di manutenzione ordinaria di impianti, macchinari e attrezzature, nonché spese di manutenzione ordinaria per opere edili-murarie;

4. auto fatturazioni da parte dei soggetti beneficiari;

5. spese effettuate e/o fatturate al soggetto beneficiario da società con rapporti di controllo o collegamento così come definito ai sensi dell’articolo 2359 del Codice Civile o che abbiano in comune soci, amministratori o procuratori con poteri di rappresentanza ed inoltre le spese in cui vi siano elementi di collusione tra le parti contraenti (ad esempio per motivi di affinità e parentela). In via d’eccezione tali spese potranno essere ammissibili solo a condizione che il soggetto beneficiario, al momento della presentazione della domanda o in fase di rendicontazione di queste, documenti che tale soggetto (fisico o giuridico) sia unico fornitore di tale strumentazione/servizio nel mercato.

 

PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA

La domanda di partecipazione deve essere presentata esclusivamente online tramite la piattaforma Bandi online (www.bandi.servizirl.it) a partire dalle ore 12.00 del 2 ottobre 2019 ed entro le ore 12.00 del 15 novembre 2019.

La procedura valutativa è a sportello secondo l’ordine cronologico di invio al protocollo ed è possibile che lo sportello venga chiuso anticipatamente per esaurimento delle risorse disponibili.

Nello specifico le domande saranno valutate in ordine cronologico e quelle in possesso dei requisiti di ammissibilità e che abbiano acquisito un punteggio minimo di 60 su 100 sono considerate ammissibili a contributo in base all’ordine temporale di ricezione.

Per tale ragione, in caso di esaurimento della dotazione finanziaria, anche per una sola delle due misure, la piattaforma informatica consentirà la presentazione di ulteriori domande di partecipazione, da considerarsi overbooking, fino al raggiungimento di un importo aggiuntivo complessivo massimo di 3 milioni di euro. È altresì contemplata la possibilità per Regione Lombardia di eseguire eventuali nuove aperture di sportello mediante la pubblicazione di apposite delibere.

Ricordiamo infine alle imprese che Assimpredil Ance ha attive due convenzioni, rispettivamente con Impresa LAB e con la società Europartner per fornire un affiancamento qualificato per la presentazione di progetti e pratiche di finanziamento necessari per la partecipazione a bandi europei e regionali. Per eventuali indicazioni è possibile contattare gli uffici dell’Associazione.

Per ulteriori approfondimenti si rimanda ai provvedimenti allegati.


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Tags: Innovazione