Regolamento UE 2024/1991 - rispristino della natura
Il Parlamento Europeo con il Regolamento UE 2024/1991 introduce per gli Stati membri una serie di nuovi obiettivi per attuare il ripristino del buono stato degli habitat terrestri, marini, urbani, forestali e agricoli che risultano degradati.
Suggerimento n. 377/68 del 31 luglio 2024
Informiamo le imprese associate che il Parlamento Europeo ha pubblicato il Regolamento UE 2024/1991 avente per oggetto il “ripristino della natura” (sulla GUCE del 29 luglio 2024, vedi allegato).
Il Regolamento, direttamente applicabile negli Stati membri UE, prevede nuovi obblighi di miglioramento graduale degli ecosistemi degradati ed entrerà in vigore il 18 agosto 2024.
Gli Stati membri dovranno predisporre Piani nazionali per il ripristino del buono stato degli habitat terrestri, marini, urbani, forestali e agricoli che risultano degradati, da impostare secondo precisi obiettivi e scadenze: il 30% al 2030, il 60% al 2040 e il 90% al 2050.
Il Piano di ripristino, da presentare alla Commissione europea entro il 1° settembre 2026, sarà il risultato di un monitoraggio del territorio e dell’individuazione delle misure da adottare per raggiungere gli obiettivi stabiliti a seconda dei vari habitat da migliorare.
Dopo una valutazione da parte della Commissione UE, gli Stati membri attueranno i propri Piani fornendo aggiornamenti sullo stato di attuazione.
La tutela prevista dal Regolamento UE 2024/1991 si aggiunge a quelle già presenti da anni con le Direttive 2009/147/Ce (Uccelli) e 92/43/Cee (Habitat).
Per il nostro settore, si segnalano i seguenti articoli di interesse:
- art. 8 – ripristino degli ecosistemi urbani
- art. 11 – ecosistemi agricoli
- artt. 14 e 15 - piani nazionali di ripristino
- Allegato VII – misure di rispristino, in particolare i punti 31 (aumentare le aree verdi urbane), 32 (arrestare o ridurre l’inquinamento da sostanze chimiche pericolose dei vari habitat) e 33 (trasformare in siti naturali i siti dismessi, ex aree industriali e cave).
Il nuovo Regolamento persegue come obiettivo primario la tutela rafforzata degli ecosistemi (costituiti da piante, animali, funghi e microrganismi che interagiscono in un ambiente formando un'unità funzionale) ma, come diretta conseguenza, le bonifiche dei suoli unite alle attività di ripristino delle aree e di progettazione del verde urbano continueranno ad avere un ruolo determinante anche nei prossimi anni.