Rapporto congiunturale sull’andamento del settore delle costruzioni: Città Metropolitana di Milano, Provincia di Monza e Brianza, Provincia di Lodi

Trasmettiamo l’ottava edizione del Rapporto Congiunturale sul settore delle costruzioni a cura del Centro Studi di Assimpredil Ance.

Suggerimento n. 723/17 del 23 dicembre 2022


Si trasmette l’ottavo Rapporto Congiunturale sul settore delle costruzioni per la Città Metropolitana di Milano e le Province di Lodi e di Monza e Brianza, realizzato a cura del Centro Studi di Assimpredil Ance. Il Rapporto ha l’obbiettivo di descrivere la complessità dei fenomeni economici che si stanno manifestando sul mercato. Il documento vuole analizzare il settore delle costruzioni su diversi fronti, mercato privato e mercato pubblico, concentrandosi sui territori della Città Metropolitana di Milano e sulle Province di Lodi e di Monza e Brianza.

Gli argomenti trattati sono i seguenti:

  • Quadro macroeconomico e investimenti in costruzioni
  • Ore lavorate e numero lavoratori iscritti alla Cassa Edile di Milano, Lodi, Monza e Brianza
  • Super Ecobonus 110%
  • Mercato immobiliare residenziale
  • Bandi e procedure di gara per lavori pubblici
  • Spesa in conto capitale dei Comuni

Il Rapporto evidenzia come l’economia italiana ha manifestato una forte capacità di resilienza mantenendo una crescita positiva del PIL anche nei primi tre trimestri dell’anno 2022.

Recenti analisi evidenziano un rallentamento del ciclo per l’anno 2023 che, tuttavia, mantengono il sistema economico italiano in un ambito positivo. Gli investimenti in costruzioni rimangono il motore della crescita nazionale di questi ultimi due anni dando un forte contributo alla formazione del PIL. Questi, infatti, presentano un alto livello di attività per il primo semestre dell’anno anche se registrano una leggera flessione nel terzo trimestre. Le ragioni di questo rallentamento sono sicuramente da imputare al depotenziamento dello strumento fiscale del superbonus 110% che, insieme agli altri incentivi per la riqualificazione, rappresentano quasi il 40% degli investimenti del settore.

Il documento indaga come la spesa per investimenti in infrastrutture nei Comuni delle Province analizzate è molto cresciuta negli ultimi anni mantenendo un ritmo positivo anche nei primi mesi di quest’anno. È previsto, tuttavia, un forte rallentamento del quadro economico nel 2023 che mette a dura prova gli attori del mercato.

Le tensioni geopolitiche attuali comportano un forte aumento dei costi energetici, delle materie prime, dell’inflazione e dei tassi di interesse andando ad affaticare l’approvvigionamento delle catene di fornitura rendendo difficile il ciclo produttivo.

Il mercato immobiliare, dopo due anni di continua crescita dei volumi, subisce una prima flessione nel terzo trimestre del 2022 nonostante la propensione di investire delle famiglie rimane alta.

Gli operatori e gli investitori, in seguito all’aumento del dei costi energetici, dei prezzi dei materiali e alle politiche restrittive degli istituti di credito, tendono a rinviare i propri programmi per una situazione meno incerta, ma qualche segnale di miglioramento sembra delinearsi all’orizzonte.

I prezzi dei materiali sembrano raffreddarsi e l’inflazione sembra frenare la sua crescita. In questo scenario così complesso sarà necessario affrontare due temi chiave per lo sviluppo del settore: la regolazione degli incentivi fiscali per la riqualificazione del patrimonio immobiliare e la messa a terra degli investimenti del PNRR.


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Tags: Centro Studi