Rapporto Congiunturale sull’andamento del settore delle costruzioni: Città Metropolitana di Milano, Provincia di Monza e Brianza, Provincia di Lodi

Tramettiamo la settima edizione del Rapporto Congiunturale sul settore delle Costruzioni a cura del Centro Studi di Assimpredil Ance.

Suggerimento n. 610/14 del 14 ottobre 2022


Si trasmette il settimo Rapporto Congiunturale sul settore delle costruzioni per la Città Metropolitana di Milano e le Province di Lodi e di Monza e Brianza, realizzato a cura del Centro Studi di Assimpredil Ance. Il Rapporto ha l’obbiettivo di descrivere la complessità dei fenomeni economici che si stanno manifestando sul mercato.

Il documento vuole analizzare il settore delle costruzioni su diversi fronti, mercato privato e mercato pubblico, concentrandosi sui territori della Città Metropolitana di Milano e sulle Province di Lodi e di Monza e Brianza.

Gli argomenti trattati sono i seguenti:

  • Quadro macroeconomico e investimenti in costruzioni
  • Ore lavorate e numero lavoratori iscritti alla Cassa Edile di Milano, Lodi, Monza e Brianza
  • Super Ecobonus 110%
  • Mercato immobiliare residenziale
  • Bandi e procedure di gara per lavori pubblici
  • Spesa in conto capitale dei Comuni

Il Rapporto evidenzia come l’economia italiana, che è cresciuta in modo straordinario nel 2021, dopo la fase acuta della pandemia, abbia mantenuto una crescita positiva anche nel primo semestre dell’anno in corso. Anche gli investimenti in costruzioni, che hanno dato un forte contributo alla crescita dell’economia, hanno mantenuto un livello alto di volumi nei primi sei mesi del 2022. Un andamento che trova riscontro nei dati della Cassa Edile di Milano, Lodi, Monza e Brianza che, in termini di ore lavorate e numero medio mensile di lavoratori attivi, raggiungono nei primi sei mesi del 2022 i livelli più alti registrati dal 2015.

Il quadro economico internazionale e nazionale, tuttavia, si sta deteriorando e cominciano a manifestarsi i primi segnali di rallentamento del ciclo economico. Il perdurare di prezzi alti dei beni energetici e, in conseguenza, delle materie prime, l’aumento del tasso d’inflazione e le politiche monetarie restrittive adottate dalla BCE sono fattori che rendono complesso e critico l’andamento dell’economia e del nostro settore nei prossimi mesi. Siamo in una fase di incertezza che rende difficile operare per le nostre imprese in tutti i comparti del nostro settore.

I fondamentali dell’economia, comunque, rimangono solidi e le risorse a disposizione per investimenti pubblici e per promuovere quelli privati sono cospicue.

Sarà compito del nuovo Governo mantenere l’economia italiana in territorio positivo.


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