Rapporto Congiunturale sull’andamento del settore delle costruzioni: Città Metropolitana di Milano, Provincia di Monza e Brianza, Provincia di Lodi
Trasmettiamo la quindicesima edizione del Rapporto Congiunturale sul settore delle costruzioni a cura del Centro Studi di Assimpredil Ance.
Suggerimento n. 239/2 del 6 maggio 2025
Si trasmette la quindicesima edizione del Rapporto Congiunturale sul settore delle costruzioni per la Città Metropolitana di Milano e le Province di Lodi e di Monza e Brianza, realizzato a cura del Centro Studi di Assimpredil Ance. Il Rapporto ha l’obiettivo di delineare i fenomeni che si manifestano sul mercato e le prospettive future in una fase che rimane complessa del ciclo economico.
Il documento vuole analizzare il settore delle costruzioni su diversi fronti, mercato privato e mercato pubblico, concentrandosi sui territori della Città Metropolitana di Milano e sulle Province di Lodi e di Monza e Brianza.
Gli argomenti trattati sono i seguenti:
- Quadro macroeconomico e investimenti in costruzioni
- Ore retribuite e numero lavoratori iscritti alla Cassa Edile di Milano, Lodi, Monza e Brianza
- Mercato immobiliare residenziale
- Bandi e procedure di gara per lavori pubblici
- Spesa in conto capitale dei Comuni
Nel Rapporto viene riportato come il clima di incertezza derivante dagli effetti delle politiche protezionistiche messe in atto dagli Usa e dal perdurare delle tensioni geopolitiche con il proseguimento delle guerre in Ucraina e nel Medio Oriente, abbiano indotto i principali istituti internazionali di analisi economica a ridimensionare i tassi di crescita dell’economia globale e dell’economia italiana.
Di recente nel mese di aprile dell’anno in corso Banca d’Italia ha portato le stime di crescita del Pil in Italia allo 0,6% nel 2025, allo 0,8% nel 2026 e allo 0,7% nel 2027, in riduzione rispetto alle precedenti stime di dicembre 2024.
Con riguardo all’andamento degli investimenti in costruzioni i dati ufficiali Istat confermano le tendenze in atto già riscontrate nel precedente Rapporto, con una diminuzione degli investimenti in abitazioni e un notevole incremento degli investimenti pubblici in infrastrutture. Significative le variazioni su base annua relative al quarto trimestre 2024, dove gli investimenti in abitazioni subiscono una flessione dell’8,8%, in accentuazione per il terzo trimestre consecutivo, mentre gli investimenti pubblici in infrastrutture crescono del 10,6%.
L’Istat, comunque, attribuisce alle proprie stime ancora un risultato positivo per il 2024 (+2,3%), anche se in fortissima riduzione rispetto alla straordinaria crescita del settore registrata nei tre anni precedenti.
In effetti i dati provenienti dalla Cassa Edile di Milano, Lodi, Monza e Brianza sembrano confermare la tenuta del settore nel 2024.
Diverse sono le stime rilasciate dal Centro Studi di Ance nazionale nel gennaio 2025, e confermate nel marzo dell’anno in corso, che indicano una flessione degli investimenti in costruzioni per il 2024 (-5,3%) e per il 2025 (-7,0%), seppur ancora su volumi elevati.
La dinamica negativa stimata dall’Ance è la sintesi di due tendenze opposte nel comparto abitativo e nel non residenziale. Sulla prima pesa, soprattutto, il venir meno della spinta della manutenzione straordinaria derivante dagli incentivi fiscali ed in particolare dal superbonus, di contro prosegue il buon andamento del comparto non residenziale con una forte crescita degli investimenti in opere pubbliche, trainati dagli interventi del PNRR.
Di recente, ad aprile 2025, la Banca d’Italia ha rilasciato stime che rivalutano la crescita degli investimenti del settore delle costruzioni nei prossimi anni (+0,2% nel 2025, -0,8% nel 2026, +0,4% nel 2027).
Sono stime che indicano una tenuta degli investimenti in costruzioni per l’anno in corso e che potranno essere verificate con l’andamento del settore nei prossimi mesi.
Da osservare che la politica monetaria meno restrittiva adottata dalla Bce in questi ultimi mesi ha favorito la riduzione dei tassi d’interesse sui mutui. Ciò ha stimolato l’acquisto di abitazioni sul mercato immobiliare italiano, compresi i territori analizzati dal Rapporto.
La spinta della domanda sul mercato ha prodotto un aumento dei prezzi delle abitazioni in un contesto di scarsità di offerta.
In questo quadro diventa necessario attivare un piano strategico che permetta di aumentare l’offerta di abitazioni in proprietà ed in affitto che sia in grado di dare una risposta efficiente alle nuove esigenze della domanda, fortemente cresciuta soprattutto nelle città metropolitane.
Sarà necessario trovare risposta alla forte esigenza di social housing e di edilizia convenzionata
Il Rapporto Congiunturale è un utile strumento di conoscenza che aiuterà anche nei prossimi mesi a comprendere l’evoluzione della situazione.