Rapporto Congiunturale sull’andamento del settore delle costruzioni: Città Metropolitana di Milano, Provincia di Monza e Brianza, Provincia di Lodi
Trasmettiamo la tredicesima edizione del Rapporto Congiunturale sul settore delle costruzioni a cura del Centro Studi di Assimpredil Ance.
Suggerimento n. 238/4 del 10 maggio 2024
Si trasmette la tredicesima edizione del Rapporto Congiunturale sul settore delle costruzioni per la Città Metropolitana di Milano e le Province di Lodi e di Monza e Brianza, realizzato a cura del Centro Studi di Assimpredil Ance. Il Rapporto ha l’obiettivo di delineare i fenomeni che si manifestano sul mercato e le prospettive future in una fase che rimane complessa del ciclo economico.
Il documento vuole analizzare il settore delle costruzioni su diversi fronti, mercato privato e mercato pubblico, concentrandosi sui territori della Città Metropolitana di Milano e sulle Province di Lodi e di Monza e Brianza.
Gli argomenti trattati sono i seguenti:
- Quadro macroeconomico e investimenti in costruzioni
- Ore retribuite e numero lavoratori iscritti alla Cassa Edile di Milano, Lodi, Monza e Brianza
- Super Ecobonus 110%
- Mercato immobiliare residenziale
- Bandi e procedure di gara per lavori pubblici
- Spesa in conto capitale dei Comuni
- PNRR
I dati presenti nel Rapporto mostrano come l’economia italiana, seppur in rallentamento rispetto agli anni precedenti, continua a mostrare una capacità di tenuta e resilienza rispetto ad un quadro di rallentamento dell’economia globale, di persistenti tensioni geopolitiche sempre più estese e di una politica monetaria restrittiva adottata finora dalla BCE.
L’Istat ha, infatti, rivisto al rialzo le stime del Pil in Italia per il 2023 (+0,9% da +0,7%) e per il 2022 (+4,0% da +3,7%), sottolineando la tenuta del sistema economico italiano rispetto alle sfide sopra richiamate.
Per gli investimenti in costruzioni il 2023 si chiude con un dato ancora positivo, seppur in rallentamento rispetto alla straordinaria crescita degli anni precedenti. Gli investimenti in costruzioni, secondo l’Istat, sono stati in questi anni uno dei settori più dinamici dell’economia italiana e nel biennio 2021-2022 hanno contribuito per circa due terzi alla forte crescita degli investimenti fissi lordi contribuendo in modo significativo anche per il 2023.
Per il 2024 si profila un cambio di ciclo con un segno negativo, dopo la rilevante crescita registrata nei tre anni precedenti.
Per quanto riguarda i territori analizzati dal Rapporto, il 2023 registrerà una crescita positiva degli investimenti in costruzioni.
I dati della Cassa Edile di Milano, Lodi, Monza e Brianza indicano che i volumi di attività, in termini di ore lavorate e numero di lavoratori occupati, nel 2023 hanno raggiunto i livelli più alti registrati dal 2015.
I lavori conclusi nei cantieri del superbonus 110% in Lombardia sono cresciuti in termini di importo del 35% nel 2023 rispetto al 2022. A questi si devono aggiungere gli importi dei lavori conclusi registrati nel 2024 ma riferiti a lavori realizzati nel 2023.
La spesa in conto capitale dei Comuni è cresciuta in modo rilevante nel 2023, e i Comuni della Città Metropolitana di Milano hanno sfiorato un incremento del 40%. Il risultato per il 2023 sarà quindi positivo in termini di investimenti in costruzioni.
Nel 2024 si assisterà anche in questi territori ad un cambio di ciclo per il settore delle costruzioni. Verranno meno i volumi di investimenti nella qualificazione del patrimonio residenziale e sarà interessante verificare se la rilevante crescita degli importi dei bandi e delle procedure di gara per la realizzazione di infrastrutture riuscirà a tradursi in investimenti reali.
Alcuni elementi positivi sembrano delinearsi all’orizzonte. Il tasso di inflazione in Italia, infatti, è sceso in modo repentino nel corso del 2023 e rimane stabile sotto il 2% nei primi mesi dell’anno in corso.
Il mercato immobiliare, frenato nell’ultimo anno dalla politica restrittiva della Banca Centrale, potrebbe riprendere una traiettoria positiva. La propensione all’investimento rimane alta, come mostrano i dati sui prezzi delle abitazioni che continuano a crescere, soprattutto nei territori analizzati dal Rapporto.