Rapporto Ance 2017 sulla presenza delle imprese italiane di costruzione all’estero
Nuovo boom di crescita del fatturato all’estero delle imprese italiane di costruzioni nel 2016: +17,8%, il valore più alto di crescita degli ultimi 10 anni.
Suggerimento n.494/89 del 26 ottobre 2017
Ance nazionale ha presentato alla Farnesina, congiuntamente con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Rapporto Ance 2017 sulla presenza delle imprese italiane di costruzione all’estero.
Dai 3 miliardi di fatturato estero ottenuto nel 2004 dalle imprese italiane di costruzione, si è arrivati nel 2016 a superare quota 14 miliardi (+355%).
Sono 244 i nuovi lavori aggiudicati oltreconfine dalle imprese del campione, per un valore di oltre 20 miliardi di euro, il massimo assoluto dal 2007. Complessivamente i cantieri aperti nel mondo targati Italia raggiungono quota 686 per un valore che si aggira attorno ai 90 miliardi di euro.
Sono 90 i paesi in cui sono presenti le imprese di costruzioni italiane, 10 i nuovi mercati conquistati nel 2016 (Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi, Botswana, Pakistan, Tajikistan, Guyana, Honduras, Nicaragua, Piccole Antille).
Il 23,8% delle nuove commesse del 2016 è concentrato, per la prima volta, nel Nord America.
La seconda e la terza area di espansione risultano l’Africa Sub-Sahariana e il Medio Oriente, con il 17,6% ciascuna. Il quarto continente è l’Asia, con il 13,3%, una percentuale mai raggiunta prima.
Per la prima volta gli Stati Uniti, con un valore di commesse pari a 4 miliardi, sono al vertice dei primi 10 mercati 2016, che rappresentano il 71,5% del totale dei nuovi lavori.
Continua, infatti, la crescita delle imprese italiane nei paesi Ocse e in quelli del G-20.
Alla fine del 2016, i 22 Paesi Ocse rappresentano, con 9,6 miliardi di euro, il 46,3% del totale delle nuove commesse. Stesso discorso vale se si allarga l’analisi ai paesi del G20: nel 2016 il valore delle nuove commesse è stato di 7,2 miliardi di euro, il secondo valore assoluto di sempre dopo il successo del 2013.
Per quanto riguarda il portafoglio complessivo delle commesse in essere, i mercati di riferimento sono: il Medio Oriente che rappresenta il 16,6% del totale, l’Europa Extra UE (16%) e il Sud America (15%).
Per quanto riguarda la tipologia di opere dominano le infrastrutture stradali e autostradali: complessivamente, sono aperti 131 cantieri per complessivi 20miliardi di euro (21,9% del totale). A seguire le opere idrauliche, che rappresentano il 16,9% circa del portafoglio lavori, il settore ferroviario, che continua a pesare il 16,1% del totale e la realizzazione di metropolitane (15,8%).
Cresce anche l’edilizia, residenziale e non, che nel 2016 rappresenta oltre il 10% del totale del portafoglio lavori (9,1 miliardi). Le realizzazioni in tale ambito riguardano il settore ospedaliero e carcerario, i business centers, gli hotel, le università e i centri di ricerca, i musei, i parcheggi e le infrastrutture legate alla logistica.
Nel 2016, i contratti di concessione delle imprese italiane sono complessivamente 21, per un valore complessivo di 37,5 miliardi di euro, dei quali 20,4 miliardi di loro diretta competenza. La quota predominante rimane ancora quella delle autostrade che rappresentano il 43% del totale dei contratti in essere. In netta crescita la realizzazione e gestione di ospedali.