Progettazione e costruzione di infrastrutture stradali – pubblicati i CAM Strade

È stato pubblicato il D.M. 5 agosto 2024 relativo alla progettazione, costruzione, manutenzione e adeguamento funzionale delle infrastrutture stradali. I CAM Strade entreranno in vigore dal 21 dicembre 2024.

Suggerimento n. 411/75 del 6 settembre 2024


Informiamo le imprese associate che è stato pubblicato il D.M. 5 agosto 2024 inerente ai Criteri Ambientali Minimi per la progettazione e la realizzazione di lavori di costruzione, manutenzione e adeguamento funzionale delle infrastrutture stradali – c.d. CAM Strade (G.U. n. 197 del 23/08/2024, vedi allegato).

Il decreto richiama espressamente le seguenti categorie di appalto: lavori di costruzione; lavori di costruzione, di fondazione e di superficie per autostrade e strade; servizi di progettazione tecnica per la costruzione di opere di ingegneria civile.

I CAM Strade entreranno in vigore dal 21 dicembre 2024 e danno attuazione al Piano nazionale per gli appalti verdi e ai criteri di sostenibilità energetica e ambientale prescritti dal Codice degli Appalti Pubblici.

Tra gli obiettivi generali dei CAM Strade viene indicato l’ammodernamento delle infrastrutture entro il 2030 e la creazione di città e comunità sostenibili, con infrastrutture inclusive, sistemi di pianificazione partecipata, riduzione dei danni economici e delle persone coinvolte dalle calamità naturali.

Il decreto si basa sul principio dell’economia circolare, richiamato dal piano d'azione dell'Unione Europea COM (2020) 98, e considerato uno dei sei obiettivi chiave del Regolamento (UE) 2020/852. La tassonomia ambientale, articolata su questi sei obiettivi, mira a rafforzare il principio del “non arrecare danno significativo all’ambiente” ed è diventata un requisito imprescindibile per l’accesso ai finanziamenti europei. In questo scenario si colloca anche la crescente importanza della valutazione delle aziende in ottica ESG (ambientale, sociale e di governance).

Infine, l'analisi del ciclo di vita (LCA) riveste un ruolo cruciale nella misurazione dell’impatto ambientale delle costruzioni, con particolare riguardo a opere stradali e pavimentazioni, fornendo una visione globale e comparativa della reale sostenibilità del progetto.

Il decreto è suddiviso in due parti:

  • progettazione delle infrastrutture stradali;
  • lavori di costruzione e manutenzione delle strade.

 

Nota di carattere generale sull’applicazione dei CAM

Le stazioni appaltanti, in conformità con l’art. 57, comma 2, del D. Lgs. n. 36/2023, devono includere nella documentazione progettuale e di gara almeno le specifiche tecniche e le clausole contrattuali previste dai Criteri Ambientali Minimi (CAM) o dai CAM applicabili allo specifico progetto. Inoltre, i criteri premianti possono essere considerati nella stesura dei documenti di gara per l’applicazione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

Questo implica che l’inserimento delle specifiche tecniche e delle clausole contrattuali dei CAM è obbligatorio, mentre l’implementazione dei criteri premianti è a discrezione della stazione appaltante. L’applicazione dei criteri premianti diventa cogente qualora questi siano esplicitamente menzionati, ad esempio, nei documenti di gara o nel Documento di Indirizzo alla Progettazione (DIP), come previsto dall’art. 3 dell’Allegato I.7 del Codice.

 

Progettazione delle infrastrutture stradali

Il decreto prevede che il progettista aggiudicatario elabori una relazione CAM in cui dovrà descrivere le scelte progettuali che garantiscono la conformità ai CAM Strade.

Nella relazione, il progettista descrive le scelte progettuali adottate per assicurare la conformità ai criteri ambientali, specificando i documenti in cui si trovano i riferimenti ai requisiti da rispettare. Inoltre, dettaglia i requisiti dei materiali e dei prodotti da costruzione in linea con i criteri, indicando i mezzi di prova necessari.

Viene anche evidenziato come le specifiche tecniche siano state adattate al tipo di opera oggetto dell'affidamento, spiegando eventuali limitazioni o esclusioni nell'applicazione dei criteri. Infine, il progettista propone i criteri premianti più adeguati, giustificandoli con motivazioni tecniche e ambientali in linea con gli obiettivi stabiliti dalla stazione appaltante nel Documento di Indirizzo alla Progettazione (DIP).

I CAM devono integrati anche tra i contenuti del capitolato speciale d’appalto. In particolare, nel capitolato del progetto esecutivo, il progettista dovrà riportare i requisiti dei prodotti da costruzione previsti nel progetto e i mezzi di prova per i prodotti da costruzione, che dovranno poi essere presentati dall’appaltatore in fase di esecuzione alla direzione lavori.

La stazione appaltante deve assicurarsi che la progettazione e la direzione lavori degli interventi venga affidata a soggetti competenti ed esperti, con preparazione multidisciplinare, abilitati all'esercizio delle professioni, come prevede la normativa vigente. In relazione alla complessità dell'intervento, il progettista dovrà dimostrare le proprie competenze sui sistemi di gestione ambientale e di progettazione sostenibile e in materia di protocolli di sostenibilità energetico-ambientale.

Vengono individuati i seguenti criteri:

  • le clausole contrattuali per l’affidamento del servizio di progettazione;
  • le specifiche tecniche per l’affidamento del servizio di progettazione;
  • le specifiche tecniche per i prodotti da costruzione;
  • le specifiche tecniche relative al cantiere;
  • i criteri premianti per l’affidamento del servizio di progettazione.

 

Lavori di costruzione e manutenzione di infrastrutture stradali

Una importante novità del decreto riguarda l’obbligo per l’aggiudicatario di redigere una relazione CAM. Nel documento devono essere:

  • descritte le scelte e le procedure gestionali che garantiscono la conformità ai CAM Strade;
  • dettagliati i requisiti dei materiali e dei prodotti da costruzione in conformità ai criteri stessi;
  • indicati i mezzi di prova da presentare alla direzione lavori.

Il testo prescrive una serie di regole, come le modalità di gestione dell’impianto produttivo di conglomerato bituminoso, la formazione del personale di cantiere e le caratteristiche delle macchine utilizzate.

Tra i criteri premianti uno in particolare punta a migliorare le prestazioni ambientali dei prodotti da costruzione, stimolando il mercato di quei prodotti con minore impatto ambientale, che sono in grado di sostituire cemento, ferro e materie plastiche pur conservando le stesse prestazioni tecniche.

Vengono individuati i seguenti criteri:

  • le clausole contrattuali per le gare di lavori di infrastrutture stradali;
  • i criteri premianti per l’affidamento dei lavori di infrastrutture stradali.

Per informare le imprese in merito ai contenuti tecnici dei CAM Strade, Assimpredil Ance sta organizzando un webinar specifico. Seguiranno ulteriori dettagli nei prossimi giorni.

Ricordiamo infine che in Associazione è attivo lo Sportello CAM, curato dall’arch. Angela Panza, per fornire chiarimenti e consulenze alle imprese associate in merito alle applicazioni dei CAM in ambito Lavori Pubblici, Regolamenti Edilizi, progettazione e gestione del cantiere.

Lo Sportello è inoltre a disposizione delle imprese anche per eventuali esigenze che richiedano una ulteriore consulenza professionale.

Per approfondimenti in merito ai CAM Strade si rimanda al testo del decreto in allegato.

 


Referenti

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Tags: Ambiente