Privacy e Coronavirus: le prime indicazioni del Garante
Coronavirus: il Garante della Privacy fornisce le prime indicazioni per il trattamento e la raccolta dei dati nell’ambito del rapporto di lavoro.
Suggerimento n. 119/23 del 3 marzo 2020
Con una nota pubblicata sul proprio sito in data 2 marzo 2020, l’Autorità Garante ha chiarito che gli unici soggetti legittimati nell’accertamento e nella raccolta di informazioni relative ai sintomi del Coronavirus e nel richiedere informazioni sui recenti spostamenti di ogni individuo sono i soggetti che istituzionalmente esercitano queste funzioni in modo qualificato: gli operatori sanitari e la protezione civile.
La normativa d’urgenza adottata nelle ultime settimane non autorizza iniziative autonome dei titolari del trattamento (datore di lavoro) che prevedano la raccolta di dati anche sulla salute di utenti e lavoratori, che non siano normativamente previste o disposte dagli organi competenti.
I datori di lavoro devono pertanto astenersi dal raccogliere, a priori e in modo sistematico e generalizzato, anche attraverso specifiche richieste al singolo lavoratore o indagini non consentite (es. autodichiarazioni o questionari individuali), informazioni sulla presenza di eventuali sintomi influenzali del lavoratore e dei suoi contatti più stretti o comunque rientranti nella sfera extra lavorativa.
Si suggerisce di contattare gli uffici per una disamina della specifica necessità aziendale.