Notiziario delle recenti pronunce di rilievo in materia di licenziamento nell’ambito della giurisprudenza della Suprema Corte di Cassazione - 3/2024
Segnaliamo recenti pronunce della Cassazione in materia di licenziamento, al fine di informare le imprese associate circa gli orientamenti giurisprudenziali e gli esiti delle impugnative, fermo che è sempre attivo il nostro servizio sindacale, telefonico e su appuntamento, per supportare il datore di lavoro nelle eventuali procedure di licenziamento individuale o collettivo.
Suggerimento n.172/39 del 28 marzo 2024
CASSAZIONE CIVILE - SEZIONE LAVORO - ORDINANZA N. 6468 DEL 12.03.2024 - LICENZIAMENTO DISCIPLINARE - LA FRUIZIONE DEI PERMESSI EX LEGE 104/1992 PER ATTIVITA’ DIVERSE DALL’ASSISTENZA AL FAMILIARE DISABILE PUO’ COSTITUIRE GIUSTA CAUSA DI LICENZIAMENTO
Una banca, a seguito di controlli a mezzo di agenti investigativi autorizzati, ha licenziato per motivi disciplinari una propria dipendente “per assenza ingiustificata, a seguito di anomali allontanamenti dal posto di lavoro, soprattutto in connessione con la fruizione di permessi ex lege n.104/1992 in favore di genitori infermi”, specificando le date.
La lavoratrice ha impugnato il licenziamento e, risultando soccombente in primo grado, ha proposto appello innanzi alla Corte dell’Aquila che, all’esito del giudizio, ha confermato la legittimità del licenziamento disciplinare intimato, in quanto "l'utilizzo dei permessi per scopi estranei a quelli per i quali sono stati concessi costituisce comportamento oggettivamente grave, tale da determinare nel datore di lavoro la perdita della fiducia nei successivi adempimenti, ed idoneo a giustificare il recesso per giusta causa”.
Avverso la decisione della Corte d’Appello dell’Aquila, la lavoratrice ha proposto ricorso per Cassazione, ma la Suprema Corte ha confermato la pronuncia c.d. “doppia conforme” dei Giudici di merito, ed in particolare ha ritenuto che: