Misure regionali per il sostegno abitativo di genitori separati

Approvate dalla Regione Lombardia due misure destinate al sostegno di genitori separati o divorziati con figli minori, mediante l’integrazione del canone di locazione e la realizzazione di interventi edilizi in alloggi da destinare in locazione

Suggerimento n. 278/41 del 1 giugno 2018


La Regione Lombardia ha recentemente approvato il Decreto del Dirigente di Struttura del 17 maggio 2018, n. 7144, recante l’“Approvazione, ai sensi della d.g.r. n. 7544 del 18 dicembre 2017 e successive modifiche e integrazioni, delle indicazioni operative per il recupero di immobili mediante la realizzazione di interventi edilizi in alloggi da destinare in locazione ai coniugi separati o divorziati, in particolare con figli minori, di cui alla l.r. 18/2014” e  il Decreto del Dirigente di Struttura del 17 maggio 2018 n. 7145, che riporta l’“Approvazione, ai sensi della d.g.r. n. 7545 del 18 dicembre 2017 dell’avviso pubblico per l’implementazione di interventi di sostegno abitativo per l’integrazione del canone di locazione a favore di genitori separati o divorziati, in particolare con figli minori di cui alla l.r. 18/2014”.

I decreti, che sono stati pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, Serie Ordinaria del 23 maggio 2018, n. 21, stabiliscono le misure finanziarie destinate al sostegno di genitori separati o divorziati con figli minori, per la realizzazione di interventi edilizi in alloggi da destinare alla locazione o per l’integrazione del canone di locazione.

 

Finanziamenti per il recupero di immobili

 

Soggetti Beneficiari

Di tali finanziamenti per il recupero di immobili da locare, regolamentati dal Decreto del Dirigente di Struttura 17 maggio 2018, n. 7144, sono beneficiari gli enti pubblici, gli enti del terzo settore non profit iscritti nei rispettivi registri e albi e gli enti ecclesiastici riconosciuti, con cui lo Stato ha stipulato accordi operanti in Lombardia e aventi la disponibilità dell’immobile in diritto di proprietà ubicato sul territorio lombardo. Possono presentare domanda anche gli enti proprietari di unità abitative del patrimonio abitativo pubblico, che abbiano predisposto un programma di valorizzazione di tale patrimonio.

 

Soggetti gestori

Sono gestori le Agenzie di Tutela della Salute (ATS), che predispongono gli avvisi per la presentazione delle domande da parte degli Enti, che dovranno essere presentate entro il 30 settembre 2018.

 

Entità del finanziamento  e contributo riconosciuto

Le risorse disponibili ammontano a € 1.418.501,70 e sono già state trasferite alle ATS.

 

Le risorse sono assegnate, in base alla popolazione residente, secondo la seguente ripartizione:

Agenzie di Tutela della Salute (ATS)

Popolazione residente

Ripartizione delle risorse residue sulla popolazione

Città Metropolitana di Milano

34,35%

€ 487.102,81

Insubria

14,34%

€ 203.297,35

Montagna

3,37%

€ 47.790,73

Brianza

12,04%

€ 170.777,47

Bergamo

11,07%

€ 157.029,47

Brescia

11,62%

€ 164.837,60

Valpadana

7,73%

€ 109.566,90

Pavia

5,47%

€ 77.633,03

sull’intera Regione

100,00%

€ 1.418.035,36

 

Il contributo è riconosciuto a fondo perduto nella misura dell’85% della spesa ammissibile, elevabile al 90%, per gli interventi che garantiscano i recuperi e i miglioramenti negli standard in materia di efficienza energetica, in base a quanto stabilito del D.Lgs. n. 192/2015 e declinato dalla DGR n. 3868/2015.

Il contributo non potrà essere inferiore a € 10.000 o superare l’importo di € 50.000 per ogni progetto, anche in caso di adeguamento strutturale di più alloggi.

Sono considerate ammissibili le spese relative ai lavori, ai costi per la sicurezza, ai costi riferiti all’Iva, le spese di progettazione e quelle relative agli oneri vari.

 

Interventi ammessi

Gli interventi ammissibili a finanziamento comprendono:

1) recupero di alloggio inutilizzato;

2) frazionamento di alloggi volti ad incrementare la disponibilità;

3) accorpamento di alloggi finalizzati al superamento delle dimensioni minime considerate sottosoglia dalla normativa;

4) rimozione di manufatti e di componenti edilizie con presenza di materiali nocivi e pericolosi quali amianto, piombo;

5) efficientamento energetico di edifici da perseguire con il miglioramento dei consumi di energia e l’innalzamento di almeno una classe della prestazione energetica o la riduzione di almeno il 30% dei consumi registrati nell’ultimo biennio di uso dell’immobile;

6) superamento delle barriere architettoniche;

7) messa in sicurezza delle componenti strutturali degli immobili con interventi di adeguamento o miglioramento sismico.

8) opere su parti comuni dell’immobile, con imputazione della spesa agli alloggi per cui è stato chiesto il finanziamento.

Sugli alloggi oggetto di recupero è costituito un vincolo di destinazione per un periodo non inferiore a venti anni.

Finanziamenti destinati al sostegno abitativo per il canone di locazione

 

Soggetti Beneficiari e gestori

Di tali finanziamenti, regolamentati dal Decreto del Dirigente di Struttura del 17 maggio 2018, n. 7145, beneficiano le Agenzie di Tutela della Salute.

 

Soggetti Destinatari

Sono destinatari della misura i genitori separati o divorziati, con figli, residenti in Lombardia e con difficoltà economiche, che hanno intestato un contratto di locazione, anche relativo ad alloggi di proprietà dell’ALER e dei Comuni, purché il canone di locazione sia a prezzo di mercato.

 

Entità del finanziamento  e Contributo riconosciuto

Le risorse per sostenere la misura sono pari a € 4.600.000.

 

Il contributo concesso, pari al 30% del canone di locazione annuo, non può superare:

 € 2.000 nel caso di canone calmierato e concordato;

 € 3.000 nel caso di canone a prezzo di mercato.

Tale contributo è di norma assegnato per un’annualità, fatta eccezione in caso di genitore separato o divorziato in condizione di grave marginalità sociale, a cui può essere riconosciuto tale beneficio per un biennio. In caso di durata del contratto inferiore all’anno, il contributo è calcolato proporzionalmente. Al genitore in condizione di grave marginalità può essere ulteriormente concesso un contributo annuo fino a € 1.000, al fine di superare lo stato di difficoltà.

Le spese ammissibili sono riferite:

1) al canone annuo del contratto di locazione registrato e intestato al genitore;

2) al progetto personalizzato per il genitore in condizione di grave marginalità.

 

Presentazione della domanda

La domanda deve essere presentata da parte del genitore separato o divorziato, accedendo all’applicativo on line relativo alle pagine web di Regione Lombardia all’indirizzo: www.siage.regione.lombardia.it, dal 5 giugno 2018 al 30 giugno 2019.


Referenti

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Tags: Edilizia