Misure di prevenzione e contenimento del virus “CoViD19” o “Coronavirus” - Indicazioni maggiormente mirate all’ambiente di lavoro
In relazione alla diffusione e alle misure di prevenzione e contenimento del virus “CoViD19” abbiamo pensato di raccogliere una serie di indicazioni maggiormente mirate all’ambiente di lavoro. Queste, ovviamente, si aggiungono e non vanno a modificare quanto già emanato dal Ministero della Salute in merito ai dati epidemiologici e alle procedure necessarie al contenimento del virus.
Importante | Suggerimento n. 103/28 del 25 febbraio 2020
In relazione alla diffusione e alle misure di prevenzione e contenimento del virus “CoViD19” o “Coronavirus”, il Ministero della Salute, allineato con l’Organizzazione Mondiale della Sanità, emana aggiornamenti costanti sia relativamente ai dati epidemiologici sia in merito alle procedure necessarie al contenimento del virus.
A partire dalle indicazioni del Ministero della Salute, sia il Governo che le Autorità locali competenti hanno emanato ed emanano disposizioni generali vincolanti nei confronti dei datori di lavoro e dei lavoratori.
Tenuto conto di tali disposizioni, riteniamo opportuno fornire alle imprese alcune indicazioni maggiormente mirate all’ambiente di lavoro ed alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori.
- | In primo luogo, fino a diversa previsione normativa, è assolutamente necessario il rispetto delle indicazioni di confinamento/isolamento dei Comuni indicati nei provvedimenti governativi; in particolare, non devono recarsi al lavoro né essere richiamati in servizio tutti i lavoratori residenti o domiciliati nell’area interessata (c.d. “zona rossa”). | |
- | Inoltre, come suggerito dal Ministero della Salute, tutti i datori di lavoro e i lavoratori dovranno adottare le comuni misure preventive della diffusione delle malattie trasmesse per via respiratoria, valide anche per tutte le altre forme influenzali virali che sono presenti in questo periodo, ovvero: | |
1. | lavarsi spesso e accuratamente le mani con acqua e sapone o con soluzioni a base di alcool; | |
2. | evitare il contatto ravvicinato con persone che mostrano sintomi di malattie respiratorie acute (starnuti, colpi di tosse, febbre, difficoltà respiratorie); | |
3. | evitare di toccarsi occhi, naso e bocca, che sono un’importante “porta” di contagio interumano; | |
4. | coprirsi con un fazzolettino usa e getta bocca e naso in caso di starnuti, e lavarsi le mani subito dopo; | |
5. | in caso di sintomi influenzali (raffreddore, tosse, febbre, difficoltà respiratorie) fare valutare la sintomatologia da un medico; | |
6. | pulire le superfici e le attrezzature con disinfettanti a base di cloro o alcool; | |
7. | comunicare al Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione aziendale (RSPP) - e, per suo tramite, alla struttura del medico competente - tutte quelle situazioni che il datore di lavoro ritenga meritevoli di particolare attenzione in relazione ad un possibile contagio. | |
Inoltre, si riportano altre utili indicazioni per i datori di lavoro: | ||
- | predisporre un sistema di informazione sui dati attuali relativi al CoViD19, compreso l’elenco dei siti confinati, ed accertarsi che sia diffuso e recepito da tutti i lavoratori; | |
- | tenere rigoroso conto, nell’attribuzione delle mansioni, dei compiti e degli orari, delle indicazioni emanate in tema di confinamento/quarantena evitando, al contempo, di organizzare trasferte, distacchi o attività nelle aree confinate o comunque considerate a sensibile rischio (indicazioni reperibili tramite il numero verde 1500); | |
- | sospendere le attività di formazione e informazione e i corsi di aggiornamento, se eseguiti con la modalità delle lezioni frontali in ambiente chiuso; | |
- | aggiornare il documento di valutazione dei rischi con le procedure/indicazioni specifiche; | |
- | fornire ai lavoratori idonee mascherine (FFP2 o FFP3) per le attività a rischio; | |
- | limitare l’ingresso di visitatori in azienda, predisporre e distribuire loro una informativa specifica e tracciarne con precisione l’ingresso e la permanenza; | |
- | diffondere l’informazione che le lavoratrici in stato di gravidanza o i lavoratori con patologie croniche (cardiopatie, nefropatie, diabete, patologia polmonari, patologie oncologiche, deficit immunitari) è opportuno che facciano valutare dal proprio medico curante la propria situazione clinica anche in relazione alle attività lavorative svolte; | |
- | fornire ai preposti le indicazioni relative al rischio specifico, eventualmente anche indicando ulteriori figure aziendali con il compito di verifica delle procedure; | |
- | NON rilasciare valutazioni di tipo clinico o indicazioni medico-sanitarie. Parimenti, NON devono essere implementate autonomamente procedure di valutazione, prevenzione o pseudo-prevenzione cliniche. Il lavoratore con sintomatologia evocativa, o che possa essere considerato a rischio di avvenuto contagio, deve essere invitato ad abbandonare il posto e l’attività lavorativa rivolgendosi per la definizione clinica corretta alle figure deputate (medici del SSN, medici di fiducia) o contattando il numero di pubblica utilità 1500 ovvero, per la Lombardia, il numero verde 800 89 45 45. | |
Ci riserviamo ulteriori indicazioni qualora fossero emanate ulteriori prescrizioni o limitazioni per particolari attività lavorative diverse da quelle sopra esposte.
E’ possibile consultare in allegato la locandina informativa elaborata dal Ministero della Salute che si suggerisce di esporre in azienda a disposizione di tutti i lavoratori.