Linee Guida per la gestione scorie nere di acciaieria a forno elettrico

Con la Deliberazione n. XI/5224 del 13/09/2021 la Regione Lombardia ha approvato le Linee Guida per la gestione dei rifiuti industriali siderurgici prodotti dalle acciaierie a forno elettrico. L’obiettivo è quello di incentivare il riutilizzo dei rifiuti di scorie nere di acciaieria nell’ambito sia dei “sottoprodotti” sia degli “end of waste” minimizzando quindi il conferimento di detti rifiuti industriali in discarica favorendo il loro utilizzo.

Suggerimento n. 605/170 del 23 settembre 2021


Informiamo le imprese associate che la Regione Lombardia ispirandosi sia al rispetto della gerarchia della gestione dei rifiuti sia all’economia circolare e allo sviluppo sostenibile, ha adottato la Deliberazione n. XI/ 5224 del 13/09/2021 e approvato l’Allegato A alla citata deliberazione che riguarda le “Linee Guida per la gestione delle scorie nere di acciaieria a forno elettrico” al fine di limitare i conferimenti dei citati rifiuti presso le discariche e quindi favorire il loro riutilizzo.

I criteri definiti nella nuova Linea Guida tecnica regionale riguardano, quindi e fondamentalmente, la gestione del rifiuto industriale siderurgico scorie nere di acciaieria a forno elettrico (EAF-C), nei seguenti ambiti di status giuridico:

  1. sottoprodotto, ai sensi dell’art. 184-bis del D.Lgs n. 152/2006;
  2. end of waste (cessazione della qualifica di rifiuto, ai sensi dell’art. 184-ter del D.Lgs n. 152/2006.

Per il nostro settore, segnaliamo che le Linee Guida prevedono l’impiego delle scorie nere di acciaieria in sostituzione degli inerti naturali per:

  • rilevati e sottofondi stradali;
  • manti di usura, binder e stabilizzato a bitume;
  • opere di ingegneria civile;
  • strato drenante di copertura (“capping”) di discarica;
  • strati portanti in misto cementato;
  • confezionamento di calcestruzzi (ordinari e speciali);
  • produzione di aggregati per miscele bituminose;
  • trattamenti superficiali per strade, aeroporti e altre aree soggette a traffico.

La Regione Lombardia ha quindi evidenziato nell’Allegato A (vedi Tabella 8) una serie di “vantaggi” derivanti dall’impiego della scoria nera siderurgica come sostituto degli aggregati di origine naturale.

Secondo dette Linee Guida i vantaggi non riguardano solo gli aspetti meramente ambientali (riduzione dello sfruttamento delle risorse naturali, riduzione dell’impatto paesaggistico, riduzione del consumo di suolo, ecc.), ma anche gli aspetti caratteristici dell’economia circolare (utilizzo di materiale altrimenti destinato in discarica) nonché tecnico-prestazionali.

 

VERIFICA DI CONFORMITÀ

Per i parametri e la metodologia per la verifica di conformità della scoria nera siderurgica (utilizzi non legati) segnaliamo l’Allegato 1 all’allegato A che riguarda il c.d. “test di cessione”.

Ad esempio, nel caso di utilizzi non legati quali rilevati e sottofondi stradali, “capping” di discarica, ecc…, la scoria nera siderurgica deve essere sottoposta al test di cessione, indipendentemente dal suo status giuridico (sottoprodotto/end of waste).

Detto test deve essere condotto secondo quanto previsto dalla norma tecnica UNI EN 1744-3 “Prove per determinare le proprietà chimiche degli aggregati – Preparazione di eluati per dilavamento di aggregati”. 

Il test di cessione sull’eluato della scoria siderurgica è finalizzato a verificare l’eventuale presenza, e relativa concentrazione, di determinati parametri, che sono considerati rilevanti - in determinate concentrazioni e condizioni - per il loro potenziale impatto sia sulla salute umana, sia sull’ambiente.

Tali parametri sono stati individuati a partire dalla tabella di cui all’allegato 3 del D.M. 5 febbraio 1998, con l’aggiunta del molibdeno per il quale è stato proposto un valore limite di concentrazione nell’eluato pari a 0,15 mg/l cautelativamente due ordini di grandezza inferiore al valore di PNEC (Predicted No Effect Concentration) per gli organismi di acqua dolce, pari a 12,7 mg/l.

Segnaliamo che non tutti i parametri individuati nella Tabella di cui all’allegato 3 del D.M. 5 febbraio 1998 sono stati presi in considerazione. Infatti, per l’analisi del test di cessione sono state escluse alcune sostanze, tenendo conto delle peculiarità e delle specificità di composizione chimica del materiale in esame (scoria nera).

Nello specifico, per l’analisi del test di cessione, sono stati esclusi i seguenti elementi presenti invece nell’allegato 3 del D.M. 5 febbraio 1998:

  • - amianto;
  • - nitrati;
  • - solfati;
  • - cloruri;
  •  

 

SOTTOPRODOTTO (scoria nera siderurgica)

Per quanto riguarda la gestione dei rifiuti industriali siderurgici “scorie nere” come status giuridico “sottoprodotto”, le linee guida possono essere uno strumento a supporto dei produttori per valutare e dimostrare il rispetto dell’applicazione dei criteri/condizioni previste dall’art. 184-bis del D.Lgs. n. 152/2006.

 

CESSAZIONE DELLA QUALIFICA DI RIFIUTO (scoria nera siderurgica)

Per quanto riguarda invece la “cessazione della qualifica di rifiuto” (end of waste) dei rifiuti industriali “scorie nere” le Linee Guida forniscono indicazioni alle Autorità competenti (Province e Città Metropolitana) per il rilascio semplificato dell’autorizzazione al riutilizzo “caso per caso” ovvero con standard elevati ed omogenei sul territorio lombardo nell’ambito autorizzativo della cessazione della qualifica del rifiuto (procedura ordinaria oppure in AIA).

 

DICHIARAZIONI DCC e DOP

Segnaliamo per la cessazione della qualifica del rifiuto l’Allegato 2 all’allegato A che riguarda lo “Schema di dichiarazione di conformità end of waste” ovvero la c.d. dichiarazione di conformità (DDC). Invece per la dichiarazione di prestazione DoP (Declaration of Performance) segnaliamo il Punto 7 dell’allegato A.

 

PARERE DI ARPA

La conformità ai disposti previsti dalle Linee Guida sostituisce, di fatto, il parere di ARPA previsto dall’art. 184-ter del D.Lgs. n. 152/2006 relativamente alla cessazione della qualifica di rifiuto delle scorie nere da acciaieria a forno elettrico.

 

ENTRATA IN VIGORE

Le nuove Linee Guida per la gestione delle scorie nere di acciaieria a forno elettrico EAF-C (generate dalla produzione di acciaio al carbonio) sono immediatamente applicabili nell’operatività della gestione del recupero delle citate scorie nere di acciaieria e favoriscono la semplificazione per il rilascio dei procedimenti autorizzativi.

Sono pertanto un provvedimento molto importante in quanto costituisce un univoco riferimento a livello regionale per tutti i soggetti convolti ovvero acciaierie produttrici, recuperatori di rifiuti e autorità competenti che effettuano controlli e rilasciano le autorizzazioni.

 

APPLICAZIONI INNOVATIVE

Infine, segnaliamo il punto 10 delle Linee Guida che riguarda le “Applicazioni innovative” della scoria nera da forno elettrico e più precisamente l’applicazione in matrici polimeriche.

La scoria nera da forno elettrico viene utilizzata come filler in matrici polimeriche termoplastiche e termoindurenti al fine di ottenere un materiale composito particellare.

Test di laboratorio mostrano come la scoria inglobata nella matrice polimerica diminuisca il grado di rilascio di elementi pesanti e parallelamente influisca sulle proprietà meccaniche del composito finale in funzione della matrice polimerica utilizzata.

Tra le diverse applicazioni si riportano a titolo di esempio:

  • pavimentazioni in resina epossidica la cui resistenza ad abrasione è incrementata dalla presenza della scoria come filler;
  • componenti a matrice termoplastica (PP, PE, ecc.) in cui la scoria sostituisce cariche tradizionali come il talco o il carbonato di calcio.

L’utilizzo della scoria come filler nei materiali polimerici porta in sé vantaggi di tipo economico e ambientale.

Sono in corso anche sperimentazioni per l'utilizzo del filler di scoria nera anche nel settore delle coperture dure applicate con tecniche al plasma, della stampa 3D e della produzione di fibre in simil basalto.

Per dette applicazioni sono in corso una serie di fasi di sperimentazione e valutazione.

Dette Linee Guida saranno inviate dalla Regione Lombardia al Ministero della Transizione Ecologica per un eventuale recepimento a livello statale.


Referenti

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Tags: Rifiuti