Legge regionale sui servizi abitativi

Approvato il nuovo Testo Unico Regionale che disciplina i servizi abitativi.

Suggerimento n.329/47 del 15 luglio 2016


Il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato la legge 8 luglio 2016, n. 16 recante la “Disciplina regionale dei servizi abitativi”, pubblicata sul Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia n. 28 del 12 luglio 2016 e la cui entrata in vigore avverrà decorsi 15 giorni dalla pubblicazione.

Il provvedimento regionale costituisce un riferimento unico e completo per la normativa regionale in tema di edilizia residenziale pubblica e housing sociale, che sostituisce il previgente Testo unico delle leggi regionali in materia di edilizia residenziale pubblica, di cui alla l.r. 27/2009.

La legge regionale sui servizi abitativi individua misure per sostenere l’accesso all’abitazione delle categorie sociali che incontrano difficoltà nel libero mercato e per definire le modalità per la costruzione dell’offerta abitativa in modo da fornire una adeguata risposta alla domanda. L’offerta è prioritariamente costruita sulla base del pieno utilizzo del patrimonio esistente, piuttosto che con la previsione di nuove unità abitative.

Sistema regionale dei servizi abitativi

La norma apporta alcuni elementi innovativi alla normativa previgente, definendo la struttura dell’intero sistema regionale dei servizi abitativi, mediante l’individuazione e la disciplina di specifiche categorie, consistenti in: servizi abitativi pubblici (SAP), inerenti la realizzazione e la gestione dell’edilizia residenziale pubblica; servizi abitativi sociali (SAS), relativi all’offerta e alla gestione degli alloggi sociali; azioni per sostenere l’accesso e il mantenimento dell’abitazione, consistenti nelle misure finalizzate al sostegno della domanda.

L’attuazione delle misure relative a ciascuna delle categorie disciplinate nel provvedimento è supportata da una previsione di stanziamento di risorse finanziare per i prossimi tre anni.

Con riferimento ai servizi abitativi pubblici e sociali, la norma disciplina anche i ruoli e le competenze delle ALER locali, dei Comuni e dei privati che vogliano intervenire nella gestione delle unità abitative dei servizi abitativi pubblici e sociali.

Gestione dei servizi abitativi

Nell’erogazione dei servizi abitativi, i Comuni e le ALER sono supportati da operatori privati accreditati in un apposito Albo Regionale.

A tal fine si segnala l’istituzione del sistema regionale di accreditamento, allo scopo di offrire servizi abitativi pubblici e sociali rispondenti a determinati requisiti di qualità, efficienza ed efficacia gestionale, nonché a criteri di sostenibilità economico-finanziaria.

Per l’affidamento della gestione dei servizi abitativi pubblici, la selezione degli operatori, tra coloro che sono stati accreditati, avverrà mediante procedure di evidenza pubblica.

Le modalità per l’accreditamento per la gestione dei servizi abitativi saranno stabilite dalla Giunta regionale, con apposito Regolamento, entro 12 mesi dall’entrata in vigore della norma.

Assegnazione degli alloggi

Quanto alla definizione dei modi di assegnazione degli alloggi, viene individuato un elenco di categorie degli assegnatari, in modo da attuare il mix abitativo nella fruizione di tali tipologie di unità abitative.

Sono ridotti i tempi di assegnazione degli alloggi, eliminando i bandi e le graduatorie comunali, sostituiti da avvisi pubblici di ambito sovracomunale riferiti ai soli alloggi effettivamente disponibili, che sono scelti dai potenziali nuclei familiari assegnatari con il supporto di Comuni e ALER secondo le procedure definite a livello regionale.

Misure incentivanti

Tra gli aspetti maggiormente significativi si evidenziano le disposizioni in materia urbanistica, che prevedono le seguenti misure incentivanti:

- per gli interventi finalizzati alla realizzazione di unità abitative destinate a servizi abitativi pubblici e sociali, il contributo sul costo di costruzione non è dovuto;

- per gli interventi di nuova costruzione riguardanti servizi abitativi pubblici, se previsti all’interno del Piano dei Servizi, gli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria non sono dovuti.

- per gli interventi di nuova costruzione relativi a servizi abitativi sociali, gli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria possono essere ridotti dai Comuni fino al 100%.

Per gli interventi di manutenzione straordinaria e di ristrutturazione edilizia riguardanti servizi abitativi pubblici e sociali, gli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria, se dovuti, sono quelli riguardanti gli interventi di nuova costruzione ridotti della metà, salva la facoltà per i Comuni di deliberare ulteriori riduzioni.

Iniziative a sostegno della locazione

La legge riduce il costo della locazione sociale, in quanto stabilisce una soglia economica massima in base al reddito del nucleo familiare che comprende non solo il canone di locazione, ma anche le spese per i servizi comuni.

Si attua un modello d’intervento caratterizzato dalla programmazione della gestione dell’emergenza abitativa, attraverso l’analisi dell’offerta abitativa e la messa a disposizione di un quantitativo annuale di alloggi sociali (10%) da assegnare con provvedimento motivato d’urgenza da parte dei Comuni comunicato alla Regione e dall’assegnazione temporanea degli alloggi per un tempo sufficiente (12 mesi) affinché il nucleo familiare trovi la sistemazione più idonea alle proprie necessità.

La vendita del patrimonio abitativo pubblico si riduce al 5% rispetto al 20% consentito dalla legge previgente, considerando gli edifici la cui vendita risponde a esigenze di razionalizzazione ed economicità, in considerazione dello stato di degrado e delle caratteristiche tipologiche e strutturali. I proventi delle vendite sono destinati al recupero e alla riqualificazione del patrimonio abitativo pubblico e, solo in via residuale, all’acquisto e alla nuova realizzazione di alloggi sociali.

Si segnala, inoltre, che il tema è stato recentemente oggetto di trattazione nel corso del workshop “Azioni e strumenti per lo sviluppo dei servizi abitativi”, tenutosi in Regione Lombardia lo scorso 5 luglio 2016.

Sull’argomento sono intervenuti: Paolo Formigoni della Struttura Welfare Abitativo e Housing Sociale di Regione Lombardia, Francesco Foti dell’Unità Organizzativa Programmazione delle Politiche Abitative, Finlombarda, l’Agenzia Metropolitana per l’Affitto di Bologna, l’Agenzia per la casa di Milano, l’Agenzia dell’Abitare di Rho, l’Agenzia per la Casa di Cinisello Balsamo.

In tale convegno sono state illustrate sia le novità del progetto di legge, in termini di nuove modalità per dare risposta alle esigenze abitative con la costruzione di un’offerta di mercato rispondente alle esigenze della domanda, sia le attività svolte in alcuni Comuni per gestire la domanda degli alloggi in locazione.


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Tags: Edilizia