L’INPS, con il messaggio n. 1126 del 11 marzo 2022, ha recepito la proroga delle tutele previste dall’art. n. 26 commi 2 e 2 bis del D.L. n. 18/2020 per i lavoratori c.d. “fragili” disposta dall’art. n. 17 del D.L. n. 221/2022 convertito con modificazioni in L. n. 11/2022 (entrata in vigore il 19/2/2022).

La proroga in oggetto prevede che - fino al 31 marzo 2022 - per i lavoratori c.d. “fragili”:

1. la prestazione lavorativa di norma si svolge in modalità agile, anche attraverso l’adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definite dai CCNL vigenti; ovvero, lo svolgimento di specifiche attività di formazione professionale anche da remoto (art. n. 26 comma 2 bis D.L. n. 18/2020);

2. il periodo di assenza dal servizio sia equiparato al ricovero ospedaliero (che non può eccedere il limite massimo di giornate indennizzabili pari a n°180 giorni nell’anno solare) non computabile ai fini del periodo di comporto qualora non possano svolgere la prestazione lavorativa in modalità agile (art. n. 26 comma 2 D.L. n. 18/2020).

L’Istituto, pertanto, riconoscerà fino al 31 marzo 2022 la tutela previdenziale per i lavoratori c.d. “fragili” assenti dal servizio (punto “2”) dando priorità alla tutela degli eventi cronologicamente anteriori, nel rispetto del limite massimo di spesa di € 29 milioni (previsto dall’art. n. 17 D.L. 221/2022), non prendendo in considerazione ulteriori domande qualora il predetto limite massimo di spesa venga raggiunto (anche in via prospettica).

Ricordiamo che per quanto attiene al lavoro agile e alla procedura di attivazione “semplificata” utilizzabile esclusivamente fino al 31 marzo 2022, fatto salvo quanto indicato nel presente suggerimento, rimandiamo al nostro Dossier “Lavoro agile (Smart Working) ai tempi del coronavirus” edizione n. 10, scaricabile cliccando qui.