Incentivi regionali per il recupero degli immobili inutilizzati

La Regione Lombardia definisce i criteri per le manifestazioni di interesse al recupero del patrimonio edilizio inutilizzato, da destinare a servizi abitativi sociali.

Importante | Suggerimento n. 614/40 del 6 agosto 2020


Con la D.g.r. 14 luglio 2020, n. XI/3363, pubblicata sul B.U.R.L. Serie Ordinaria del 16 luglio 2020, n. 29, la Regione Lombardia ha definito i criteri per le manifestazioni di interesse per il recupero e la destinazione a servizi abitativi sociali del patrimonio immobiliare pubblico e privato non utilizzato (sfitto o invenduto) o sottoutilizzato (allegato A) e lo schema di convenzione tipo (allegato B) tra Regione, Comune e Soggetto attuatore per la messa a disposizione e la gestione di tali alloggi.

 

Finalità

L’iniziativa attua le linee guida del programma per la realizzazione di nuova edilizia residenziale sociale, il recupero e la destinazione a servizi abitativi sociali (SAS) del patrimonio immobiliare pubblico e privato non utilizzato, di cui all’accordo di programma tra Regione e Mit.

Successivamente sarà approvato un atto regionale recante l’invito a presentare le manifestazioni di interesse.  

La misura mette a disposizione le nuove unità immobiliari da destinare a servizi abitativi sociali (SAS), sia in locazione permanente, sia in locazione temporanea, attraverso il finanziamento di progetti caratterizzati dall'integrazione di interventi edilizi con componenti gestionali dei servizi abitativi sociali e da zero consumo di suolo.

 

Beneficiari

Possono accedere all’agevolazione i soggetti privati (persone giuridiche) e pubblici (tranne Comuni e ALER), che:

- siano proprietari o abbiano la piena disponibilità degli immobili per l'intera durata del servizio abitativo sociale

- presentino progetti di intervento localizzati in uno dei Comuni della Lombardia delle prime cinque classi di intensità di fabbisogno abitativo, in base al Programma Regionale di Edilizia Residenziale Pubblica 2014-2016.

 

Entità delle risorse e del finanziamento

La Regione Lombardia mette a disposizione 23 milioni di euro, con finanziamenti concedibili nella misura del 100% delle spese rendicontate ed entro il limite massimo di costo convenzionale di recupero definito per mq di superficie commerciale (definita nello schema di convenzione tipo) e in base alla durata del vincolo di destinazione d’uso a SAS, incrementabile per la qualità aggiuntiva del progetto di natura gestionale (miglioramento del contesto urbano, cohousing, mix abitativo):

- nel caso di vincolo per 8 anni: da 300 a 375 €/mq;

- nel caso di vincolo per 15 anni: da 425 a 530 €/mq;

- nel caso di vincolo per 25 anni: da 600 €/mq a 750 €/mq.

Il finanziamento massimo concedibile per ogni progetto è di € 3.000.000.

 

Progetti finanziabili

Sono ammissibili progetti di recupero edilizio a funzione abitativa di un intero edificio non utilizzato o di una parte di esso o di alloggi sparsi, purché rientranti in un progetto unitario.

Le unità immobiliari in progetto potranno essere costituite da alloggi dedicati a particolari categorie di utenza, con le caratteristiche di servizi abitativi sociali (l.r. 8/2016).

Le proposte di finanziamento dovranno essere corredate da una dichiarazione di intesa del Comune sul cui territorio è localizzato l’intervento, sulla scorta dell’apposito fac-simile che sarà predisposto dalla struttura competente, con il quale l’Amministrazione Comunale condivide le finalità del progetto.

 

Spese ammissibili

Sono considerate ammissibili le spese per le opere edilizie, gli oneri per la sicurezza e l’IVA per l’attuazione di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, completamento di edifici non ultimati.

Esclusivamente per le voci di spesa del quadro economico riferite agli oneri complementari (spese tecniche, allacciamenti, etc.) è riconosciuto un importo forfettario pari al 5% del costo dei lavori.

 

Istruttoria e valutazione delle proposte

Le proposte ammesse al finanziamento saranno perfezionate con la presentazione di un progetto definitivo e/o titolo abilitativo e la sottoscrizione di un’apposita convenzione tra Regione Lombardia, Comune competente e soggetto proponente, finalizzata a regolare la fase di costruzione e di gestione del servizio abitativo.

I criteri di valutazione delle proposte (tra cui: intensità del fabbisogno abitativo, durata della destinazione d’uso, caratteristiche qualitative del progetto) verranno maggiormente specificati nel decreto di approvazione della manifestazione di interesse.

Il testo del provvedimento, completo dei relativi allegati, è disponibile al seguente link: D.g.r. 3363/2020.


Referenti

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Tags: Edilizia