Finanziamenti regionali a Comuni e Province per misure di prevenzione connesse ad attività di gestione rifiuti cessate o non autorizzate
La Regione Lombardia ha aggiornato le procedure rivolte a Comuni e Province per richiedere i finanziamenti regionali destinati ad attuare gli interventi d’ufficio per impedire o ridurre i fenomeni di inquinamento ambientale conseguenti ad attività di gestione di rifiuti cessate o non autorizzate.
Importante | Suggerimento n.326/86 del 28 giugno 2017
Informiamo le imprese associate che è stata pubblicata la D.g.r. n. X/6704 del 9 giugno 2017 (sul BURL n. 24 del 15 giugno 2017) recante “Nuovi criteri e procedure di finanziamento degli interventi previsti dall’art. 17-bis della L.R. 26/2003 e s.m.i. «adozione d’ufficio delle misure di prevenzione e precauzione connesse ad attività di gestione dei rifiuti”.
L’art. 17-bis della L.R. 26/2003 è diretto a prevenire il rischio che si verifichino fenomeni di inquinamento ambientale, emergenze sanitarie o di igiene pubblica conseguenti ad attività di gestione di rifiuti cessate o non autorizzate.
Nei casi di accertata inadempienza da parte del gestore di un impianto di rifiuti in merito all’esecuzione del ripristino dei luoghi, la normativa attribuisce alla Regione e alle Province (in quanto enti competenti all’esercizio delle funzioni amministrative sugli impianti di gestione rifiuti) l’obbligo di effettuare d’ufficio gli interventi di prevenzione e precauzione necessari per minimizzare il rischio di contaminazione.
Al verificarsi della necessità degli interventi d’ufficio, l’amministrazione competente (Provincia o Comune) presenta, a mezzo posta elettronica certificata, un’istanza di finanziamento alla Regione Lombardia tramite apposita modulistica, disponibile sul sito web regionale. I beneficiari di tali finanziamenti regionali sono pertanto i Comuni e le Province.
Sulla base delle istanze pervenute entro il 30 settembre 2017, relative a interventi già effettuati o da effettuare, la Regione Lombardia approverà un programma annuale degli interventi, secondo i criteri indicati appunto nella delibera X-6704/2017 e le disponibilità economiche di bilancio.
La valutazione delle priorità di erogazione dei finanziamenti regionali è sviluppata tenendo conto della probabilità che la presenza e l’attività di gestione dei rifiuti abbia causato impatti negativi o un danno per la salute e l’ambiente.
I criteri utilizzati per la valutazione delle priorità sono i seguenti:
- le caratteristiche dei rifiuti;
- la contaminazione delle matrici ambientali;
- la presenza antropica;
- la sensibilità delle matrici ambientali impattabili;
- la presenza di bersagli ambientali di pregio (come Siti di Interesse Comunitario - SIC e Zone di Protezione Speciale -ZPS).
Per ulteriori approfondimenti e per la modulistica utilizzabile da Comuni e Province per richiedere il finanziamento regionale, si rimanda all’allegata delibera e al link seguente: