D.L. Aiuti: stazioni appaltanti tenute a presentare entro fine gennaio le istanze di accesso ai fondi MIMS a compensazione del caro materiali
Le stazioni appaltanti hanno termine fino al 31 gennaio 2023 per presentare istanza di accesso ai Fondi, istituiti presso il MIMS, per far fronte agli eccezionali aumenti dei prezzi dei materiali, riferiti ai SAL relativi a lavorazioni eseguite e contabilizzate dal 1° agosto al 31 dicembre 2022 di opere aggiudicate sulla base di offerte presentate entro il 31 dicembre 2021.
Suggerimento n. 44/3 del 16 gennaio 2023
Il Legislatore ha istituito due distinte piattaforme per la presentazione delle richieste da parte delle amministrazioni pubbliche a seconda che le opere siano prioritarie, ossia finanziate, in tutto o in parte, dal PNRR, dal PNC o commissariate o non siano prioritarie.
OPERE PRIORITARIE (ART. 26 CO. 4, LETT. A), D.L. AIUTI)
Le richieste riferite alle opere prioritarie seguono le modalità previste nel decreto direttoriale MIMS n. 6960 del 17 giugno 2022.
L’accesso al Fondo per l’avvio delle opere indifferibili è consentito alle stazioni appaltanti per la quota di SAL non coperta da:
- 50% delle somme appositamente accantonate per imprevisti nel quadro economico di ogni intervento, se non destinate ad altri impegni contrattuali già assunti, nonché eventuali ulteriori somme a disposizione per lo stesso intervento;
- ribassi d’asta, qualora non ne sia prevista una diversa utilizzazione secondo le norme vigenti;
- somme relative ad altri interventi ultimati, per i quali siano stati eseguiti i collaudi ed emanati i certificati di regolare esecuzione.
Le stazioni appaltanti devono presentare per via telematica istanza di accesso al Fondo entro il 31 gennaio 2023 al fine di riconoscere le compensazioni per le lavorazioni eseguite tra il 1° agosto 2022 e il 31 dicembre 2022.
La presentazione entro il 31 gennaio 2023 delle istanze di accesso alle risorse del Fondo per l’avvio delle opere indifferibili avviene attraverso la piattaforma dedicata raggiungibile al link MIT Sistema Informativo per la gestione delle richieste di accesso al fondo per adeguamento dei prezzi (art. 26 co. 4, lett. a), D.L. Aiuti).
Ai fini dell’ammissibilità, le richieste di accesso al Fondo compilate sulla piattaforma devono essere scaricate, firmate digitalmente dal legale rappresentante della Stazione appaltante ed inviate all’indirizzo PEC adeguamentoprezzipnrrart26a.dgespa@pec.mit.gov.it entro il 31 gennaio 2023.
Le risorse per le compensazioni vengono riconosciute alle amministrazioni entro 30 giorni dalla scadenza della presentazione dell’istanza (n.d.r.: 2 marzo 2023) e accreditate entro i successivi 30 giorni (1° aprile 2023).
Qualora le richieste di acceso al Fondo risultino superiori alla dotazione prevista, le risorse verranno ripartire in misura proporzionale.
OPERE NON PRIORITARIE (ART. 26 CO. 4, LETT. B), D.L. AIUTI)
Per le opere non prioritarie, in relazione agli stati di avanzamento dei lavori eseguiti dal 1° agosto 2022 al 31 dicembre 2022, le modalità di accesso al Fondo caro materiali, di cui all’art. 1-septies, co. 8 del D.L. n. 73/2021 e s.m.i. (c.d. D.L. Sostegni bis), sono invece previste dal DM MIMS n. 381 del 6 dicembre 2022 e dalla Legge di Bilancio 2023 (art. 1, co. 458, L. n. 197/2022).
Il Fondo dotato per il 2023 di 550 milioni di euro è ripartito tra “piccola impresa” (34%), “media impresa” (33%) e “grande impresa” (33%), secondo i requisiti del D.P.R. n. 207/2010.
Anche l’accesso al Fondo caro materiali è consentito alle stazioni appaltanti per la quota di SAL eseguiti dal 1° agosto 2022 al 31 dicembre 2022 non coperta da risorse proprie derivanti da:
- 50% delle somme appositamente accantonate per imprevisti nel quadro economico di ogni intervento, se non destinate ad altri impegni contrattuali già assunti, nonché eventuali ulteriori somme a disposizione per lo stesso intervento;
- ribassi d’asta, qualora non ne sia prevista una diversa utilizzazione secondo le norme vigenti;
- somme relative ad altri interventi ultimati, per i quali siano stati eseguiti i collaudi ed emanati i certificati di regolare esecuzione.
Le stazioni appaltanti devono presentare per via telematica istanza di accesso al Fondo caro materiali entro le ore 16:00 del 31 gennaio 2023 attraverso la piattaforma dedicata, raggiungibile al link MIT Sistema Informativo per la gestione delle richieste di accesso al fondo per adeguamento dei prezzi (art. 26 co. 4, lett. b), D.L. Aiuti).
La richiesta di accesso al Fondo, generata dalla suddetta piattaforma, deve essere firmata digitalmente dal legale rappresentante dell’ente e trasmessa all’indirizzo PEC adeguamentoprezziart26b.dgreg@pec.mit.gov.it entro e non oltre la stessa giornata del 31 gennaio 2023.
Il Ministero assegna le risorse, ripartite per piccola, media e grande impresa, a ciascuno degli enti istanti in funzione dell’importo complessivo degli stati di avanzamento lavori.
Dopo la scadenza dei termini per la presentazione delle richieste di accesso al Fondo, e nelle more dello svolgimento della relativa attività istruttoria, il Ministero può riconoscere a ciascuna stazione appaltante istante un’anticipazione pari al 50% dell’importo richiesto ai sensi dell’art. 23, co. 1, D.L. n. 21/2022 e s.m.i..
Qualora le richieste di acceso al Fondo risultino superiori alla dotazione prevista per ciascuna categoria di impresa, le risorse verranno ripartire in misura proporzionale nell’ambito delle risorse assegnate a ciascuna categoria di impresa.
In caso di raggruppamenti temporanei di imprese gli enti assegnano il contributo riconosciuto a valere sulle risorse del Fondo all’impresa mandataria, che provvede ad attribuire le risorse alle imprese facenti parte del raggruppamento in base ad accordi intercorsi tra le stesse imprese.
Le risorse assegnate agli enti verranno pubblicate sul sito internet del MIMS.