Covid-19 - Dettori: tutte le imprese in difficoltà

Indagine Assimpredil ANCE sulle imprese edili operative delle provincie di Milano, Lodi, Monza e Brianza


Indagine Assimpredil ANCE sulle imprese edili operative delle province di Milano, Lodi, Monza e Brianza

COVID-19  DETTORI: TUTTE LE IMPRESE IN DIFFICOLTÀ

 

Milano, 18 marzo 2020 - "Oramai 3/4 delle imprese edili che operano nelle province di Milano, Lodi, Monza e Brianza ha chiuso o sta chiudendo. Chi resiste, lo fa con enormi incertezze, sia per problemi a garantire la sicurezza dei lavoratori, sia per difficoltà operative dovute alla mancanza di personale e approvvigionamenti". Così Marco Dettori, presidente di Assimpredil Ance, commenta i risultati dell'indagine svolta dall'Associazione lunedì 16 marzo, che rappresentano una situazione emergenziale: 66% delle imprese ha già chiuso, il 12% sta verificando la possibilità di continuare a lavorare e il 22% continua ad operare a ritmi ridotti. La situazione è purtroppo omogenea su tutto il  territorio, con solo 17% delle imprese attive a Milano e chiusure del 95% per la provincia di Lodi.

Indagine Assimpredil ANCE del 16 marzo sulle imprese edili operative

delle provincie di Milano, Lodi, Monza e Brianza

SEDE AZIENDA

IMPRESA CHIUSA

IMPRESA APERTA

VERIFICHE

IN CORSO

MILANO CITTA'

70%

17%

13%

AREA METROPOLITANA DI MILANO

58%

30%

12%

PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA

67%

23%

11%

PROVINCIA DI LODI

95%

1%

0%

FUORI PROVINCIA

57%

18%

15%

TOTALE

66%

22%

12%

 

"Le costruzioni non sono come la manifattura - prosegue il presidente di Assimpredil ANCE - ma un'attività con un enorme movimento di mezzi, attrezzature e personale, sempre più incompatibile con le prescrizioni introdotte dal Governo per garantire la salute dei lavoratori. Dove possibile, si sta  attuando il lavoro agile, ma per il personale di cantiere ciò non è quasi mai realizzabile: è fondamentale quindi aver accesso agli ammortizzatori sociali previsti dal decreto Cura Italia".

"Segnalo infine - ha concluso Dettori - che alcuni committenti, pubblici e privati pretendono comunque che si prosegua il lavoro in cantiere, per non avere ritardi di consegna, in quanto sostengono che la normativa non obbliga espressamente allo stop dei lavori. Per questo, serve un provvedimento immediato che faccia chiarezza e sospenda i lavori nei cantieri, fatti salvi gli interventi urgenti di pubblica utilità".


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