Il nuovo numero della rivista Territorio (n.64), pubblicata dall’editore Franco Angeli  per il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano, restituisce i primi esiti di un progetto di ricerca dedicato allo studio delle architetture residenziali per i ceti medi costruite tra gli anni ’50 e ’70 nelle città di Torino, Milano e Roma.

Il progetto ha coinvolto anche Assimpredil Ance, che sulla base di un apposito protocollo d’intesa,  ha messo a disposizione i propri archivi e ha collaborato all’individuazione di alcuni casi studio. Nello specifico, la collaborazione si è incentrata su una prima individuazione dei costruttori più attivi in ambito milanese (Luca Gaeta) e sull’analisi de Il Giornale dei Costruttori (Nicole De Togni).

Entrambi gli interventi contribuiscono ad arricchire di nuovi e interessanti contributi la storia dell’Associazione e dei suoi imprenditori.

In particolare:

Costruire per il ceto medio a Milano. Note sulla filiera imprenditoriale (Luca Gaeta)
I contorni della filiera imprenditoriale che produce alloggi per il ceto medio milanese negli anni del boom sono indefiniti. Eppure la sua attività è di fondamentale importanza per spiegare la città del ceto medio nelle sue forme sociali e materiali. Le imprese edili negli anni del boom sono lo snodo dei rapporti tra proprietà fondiaria, committenti, progettisti e utenti finali del bene casa. L’articolo offre un quadro provvisorio che documenta le imprese più attive nel settore, le prassi operative prevalenti e due figure di imprenditori la cui testimonianza è stata raccolta. Le conclusioni fissano due linee di approfondimento per la ricerca sulla città del ceto medio: il ruolo dei mediatori non professionali nel mercato fondiario e l’addensamento dell’edilizia signorile di nuova costruzione nella cerchia dei bastion

Il Giornale dei Costruttori, 1945-1968 (scheda di Nicole De Togni)