Comune di Milano: linee di indirizzo per fronteggiare il caro prezzi nell’ambito degli appalti di lavori a scomputo degli oneri di urbanizzazione
La Delibera di Giunta del Comune di Milano n. 1147 del 04/08/2022 ha stabilito le linee di indirizzo volte al contenimento degli impatti derivanti dagli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione in relazione agli appalti di lavori da realizzarsi a scomputo degli oneri di urbanizzazioni in forza di convenzione urbanistica.
Suggerimento n. 542/47 del 6 settembre 2022
I gravi effetti economici derivanti dalla pandemia e acuiti dalla crisi internazionale in atto, hanno determinato l’adozione di misure urgenti da parte delle Autorità nazionali per fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, nonché dei carburanti e dei prodotti energetici, in relazione agli appalti pubblici di lavori.
In considerazione dei fenomeni inflattivi che stanno producendo straordinari incrementi dei costi dei materiali da costruzione, elementi essenziali nell’esecuzione di opere pubbliche, Assimpredil Ance si è fatta carico delle enormi criticità nella conclusione e aggiudicazione degli appalti, nonché nella gestione degli stessi, da parte delle stazioni appaltanti che agiscono in forza di convenzioni urbanistiche stipulate con il Comune di Milano e che prevedono opere pubbliche a scomputo dei dovuti oneri di urbanizzazione.
A seguito delle proficue interlocuzioni, anche nell’ambito del Tavolo c’è Milano da fare, il Comune di Milano, consapevole del rischio di fallimento di numerosi interventi, ha previsto linee di indirizzo specifiche relative alle opere di urbanizzazione da eseguirsi a scomputo degli oneri di urbanizzazione da parte degli operatori che hanno stipulato specifica convenzione urbanistica, anche in deroga alle previsioni della convenzione stessa.
E’ stato pertanto stabilito che le stazioni appaltanti per le sole opere a scomputo non classificate come primarie funzionali, entro sei mesi dalla data di eseguibilità della presente delibera, possano richiedere di derogare parzialmente a quanto previsto dall’art.14 e dall’art. 15, comma 2, lettera j, delle Linee Guida approvate con deliberazione di Giunta 1117 del 10.06.2013, con apposita motivata istanza, accompagnata da idonea relazione asseverata dal direttore dei lavori o altro professionista incaricato, che dimostri l’effettiva incapienza economica dello scomputo oneri previsto in convenzione per la realizzazione dell’opera pubblica e la reale condizione di inappaltabilità dell’opera e/o di prosecuzione dei lavori.
In particolare, sarà alternativamente possibile:
- aggiornare il valore complessivo delle opere di urbanizzazione - già asseverato dai competenti Uffici Tecnici comunali e con mantenimento del coefficiente di riduzione del 12% previsto dalle Linee Guida - all’ultimo prezzario regionale disponibile (ad oggi quello aggiornato con la D.g.r. di Regione Lombardia n. XI/6764 del 25/07/2022), anche in deroga ai valori riportati dalla relativa convenzione urbanistica vigente con conseguente adeguamento della quota di oneri che l’Amministrazione riconosce a scomputo del totale oneri per la realizzazione dell’opera. In caso di appalti già aggiudicati o in corso di esecuzione le stazioni appaltanti dovranno conseguentemente riconoscere una corrispondente revisione prezzi alle imprese appaltatrici;
- solo nel caso non fosse disponibile un avanzo oneri, prevedere la sostituzione di alcuni materiali ed elementi costitutivi il progetto definitivo dell’opera - già asseverato dai competenti Uffici Tecnici comunali e con mantenimento del coefficiente di riduzione del 12% previsto dalle Linee Guida - utilizzando l’ultimo prezzario regionale disponibile e previo assenso del competente Ufficio Tecnico comunale che ha asseverato il progetto definitivo dell’opera;
- in subordine, nel caso in cui non fosse disponibile un avanzo oneri e non fosse possibile la sostituzione dei materiali di cui al punto precedente, prevedere la revisione complessiva del progetto - che conseguentemente dovrà essere nuovamente asseverato dai competenti Uffici Tecnici comunali, consentendo anche una revisione complessiva del cronoprogramma con deroga in relazione ai vincoli relativi al subordine del rilascio agibilità/fine lavori degli edifici privati al perfezionamento delle opere a scomputo con la fine lavori, ovvero a quanto previsto dall’ultimo periodo del capitolo 15, comma 2, lett. j, delle Linee Guida.
Nel caso in cui l’istanza motivata, oggetto di valutazione da parte degli Uffici competenti, sia verificata positivamente si potrà procedere, già in sede di formazione del titolo edilizio, con le soluzioni sopra richiamate, demandando ad una seconda fase il corrispondente aggiornamento con atti integrativi delle relative convenzioni urbanistiche.