Comune di Milano: differimento della scadenza temporale per l’avvio dei lavori finalizzati al recupero degli edifici abbandonati e degradati
Posticipato al 31 marzo 2022 il termine per l’inizio dei lavori di cui all’art. 11 comma 3 delle Norme di Attuazione del Piano delle Regole del vigente Piano di Governo del Territorio.
Suggerimento n. 583/57 del 14 settembre 2021
La normativa attuativa del Piano delle Regole del PGT vigente (art. 11) definisce le tempistiche di recupero degli immobili abbandonati e degradati, individuatiti nella tavola “R.10 Carta del consumo di suolo”, nonché le relative modalità di intervento da parte della proprietà e l’eventuale esercizio dei poteri sostitutivi da parte del Comune.
Ai sensi della citata disciplina locale, le proprietà hanno l’obbligo di iniziare i lavori di recupero dei suddetti edifici entro il termine di 18 mesi dalla loro prima individuazione, calcolato a partire dal 5 febbraio 2020, data di pubblicazione sul BURL dell’avviso di approvazione definitiva del Piano di Governo del Territorio.
In seguito al perdurare dello stato di emergenza (dichiarato fino al 31/12/2021) nonché alla rinnovata disciplina dell’art. 103 del DL n. 18/2020 (che conserva la validità per i 90 giorni successivi alla dichiarazione di cessazione dello stato di emergenza di tutti i certificati, attestati, permessi, concessioni, autorizzazioni e atti abilitativi comunque denominati), la determina dirigenziale 6961 del 31/08/2021 ha posticipato il termine per l’inizio dei lavori di cui all’art. 11 comma 3 delle Norme di Attuazione del Piano delle Regole del vigente Piano di Governo del Territorio alla data del 31 marzo 2022.
Consapevoli della complessità del tema in presenza di una disciplina sovraordinata molto diversa da quella prevista dal PGT, in termini di modalità e tempistiche, Assimpredil Ance ha sollecitato con forza un provvedimento comunale che mettesse a regime quanto definito a livello regionale in merito: la legge sulla rigenerazione urbana della Lombardia, infatti, rappresenta un esempio di modernità e un punto di riferimento definendo gli strumenti incentivanti che il nostro sistema considera necessari per una reale ed efficace riqualificazione dell’esistente.
In realtà, il provvedimento si limita a prorogare il termine definito a livello locale dal Piano delle Regole, senza, peraltro, prendere alcuna posizione in relazione all’obbligo, posto in capo al Comune, di applicazione delle disposizioni relative al patrimonio edilizio dismesso con criticità, definita dal nuovo art. 40bis della legge 12/2005.
Nell’attesa di una delibera di consiglio Comunale in ossequio ai termini di legge, quanto definito dall’art. 11 del Piano delle Regole continuerà, pertanto, ad essere il riferimento - in Milano – per il recupero degli edifici degradati e dismessi.