Il Piano dei Servizi del PGT vigente prevede che le dotazioni territoriali dovute nei casi di nuova costruzione o cambio d’uso debbano essere reperite mediante cessione gratuita di aree, asservimento all’uso pubblico o, in alternativa, mediante monetizzazione totale o parziale.

Così come concepita, la norma prevede che il ricorso alla monetizzazione - in sostituzione alla cessione – sia consentito solamente laddove la conformazione, la localizzazione e l’estensione delle aree rendano inopportuna la presa in carico delle stesse da parte del Comune in quanto difficilmente utilizzabili per la realizzazione di successivi interventi pubblici.

Nelle more dell’adozione della nuova Variante al PGT e del nuovo Regolamento Edilizio, la Deliberazione dirigenziale n. 9748, 30 ottobre 2023 stabilisce la necessità di sottoporre a valutazione dell’interesse pubblico alla cessione/asservimento di aree anche gli interventi di nuova costruzione o ristrutturazione con demolizione e ricostruzione aventi superfici di intervento (ST) superiori ai 5.000 mq e che comportino necessità di dotazioni territoriali per servizi ai sensi dell’art. 11 del PdS del PGT.

La valutazione circa la carenza di dotazioni territoriali per servizi (attraverso la cessione, l’asservimento all’uso pubblico o la monetizzazione) verrà verificata in sede di istruttoria del titolo, in via sperimentale attraverso il comitato interassessorile denominato Comitato Coordinamento Progetti, coordinato dalla Direzione Specialistica Autorità di Gestione e Monitoraggio Piani. Terminata la fase sperimentale, la verifica verrà realizzata attraverso eventuale altro idoneo organo istituito con apposito atto amministrativo.

Tale valutazione potrà essere anticipata nell’ambito della proposta preliminare facoltativa ai sensi dell’art. 40 del Regolamento Edilizio.

La determina approva, inoltre, lo Schema di atto d’obbligo, relativo all’impegno alla cessione di aree di interesse comunale per la loro localizzazione e conformazione.