Nel 2007 l’Amministrazione Comunale di Milano ha avviato un percorso di valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare attraverso l’istituzione di un Fondo la cui gestione è stata affidata alla società BNP Paribas Real Estate Investment Management Italy SGR p.A.

All’atto della sua costituzione, al fondo denominato Comune di Milano I, è stato trasferito un portafoglio immobiliare di 76 beni (aree e fabbricati).

Successivamente, nell’anno 2009, sono state approvate le linee di indirizzo per la prosecuzione del fondo Immobiliare Comune di Milano II, Fondo di investimento alternativo di tipo chiuso riservato, con l’obiettivo di valorizzare, attraverso procedimenti di dismissione, un altro importante e consistente portafoglio immobiliare, già incluso nel Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni Immobiliari.

Il Fondo Comune di Milano II include un portafoglio immobiliare di 65 asset comprensivo di immobili collocati al di fuori dei confini di Milano, edifici non residenziali, nonché unità immobiliari in condominio.

La scadenza del Fondo II, originariamente prevista al 31/12/2015, è stata prorogata fino al 31/12/2021 dalla Delibera del Consiglio Comunale n. 41 del 3 dicembre 2018.

Dopo la costituzione del Fondo, infatti, si sono manifestate molteplici criticità di carattere urbanistico, edilizio, legale ed ambientale: la crisi del mercato finanziario, in particolare, ha causato variazioni (in negativo), dei valori di compravendita. A ciò si deve aggiungere l’entrata in vigore del PGT nel 2012 che ha richiesto complessi approfondimenti circa l’inquadramento urbanistico degli asset del fondo.

Al fine, inoltre, di sostenere l’attività di valorizzazione degli immobili, adottando le misure utili al completamento della dismissione del fondo, la delibera del Consiglio Comunale del 31 gennaio 2019, n. 1, trasferisce al Fondo ulteriori immobili (elencati nella delibera stessa), facendo affidamento sul miglioramento delle prospettive del mercato nei prossimi anni.

Si tratta, in particolare, di complessi immobiliari che, per particolare ubicazione o condizione manutentive, non possono essere facilmente valorizzati dalla Amministrazione: si rileva, infatti, che alcuni di questi immobili fanno parte dei Piani di Alienazione e Valorizzazione già approvati dal Consiglio Comunale.