Attività estrattive – disciplina della coltivazione sostenibile di sostanze minerali di cava
La Regione Lombardia ha pubblicato tre delibere contenenti le prime disposizioni attuative della L.R. 20/2021 sulle attività estrattive in merito ai criteri dei nuovi Piani provinciali dell’attività estrattiva di cava (PAE), al calcolo della tariffa di escavazione, agli incentivi per gli operatori del settore estrattivo e agli importi delle garanzie finanziarie.
Suggerimento n. 556/115 del 19 dicembre 2024
Precedenti comunicazioni
Informiamo le imprese associate che la Regione Lombardia ha pubblicato tre delibere contenenti le prime disposizioni attuative della L.R. 20/2021 relativa alla disciplina della coltivazione sostenibile di sostanze minerali di cava finalizzata alla promozione del risparmio di materia prima e dell’utilizzo di materiali riciclati.
Ricordiamo infatti che la L.R. 20/2021 (pubblicata sul BURL n. 45 del 12 novembre 2021) ha sostituito la ormai datata L.R. n. 14/1998 sulle attività estrattive, per allinearsi alle politiche europee riguardanti la sostenibilità ambientale e l’economia circolare.
Le tre delibere attuative, pertanto, forniscono disposizioni specifiche su alcuni aspetti tecnici e amministrativi richiamati nella L.R. 20/2021.
D.g.r. 2 dicembre 2024 - n. XII/3521
La prima deliberazione (vedi allegato 1) descrive i criteri che le Province e la Città Metropolitana di Milano dovranno osservare per la predisposizione dei nuovi Piani provinciali dell’attività estrattiva di cava (PAE).
Dalla data di approvazione di tali criteri viene dato avvio al nuovo modello di pianificazione che prevede in particolare:
- la semplificazione del procedimento di approvazione dei PAE, che saranno approvati dalle Province o dalla Città metropolitana di Milano, previo parere obbligatorio e vincolante della Giunta regionale;
- la standardizzazione degli elementi conoscitivi che i PAE devono contenere per definire il quadro delle risorse presenti sul territorio con le relative caratteristiche qualitative e quantitative, al fine d’individuare la disponibilità delle riserve sfruttabili;
- l’individuazione, all’interno delle riserve sfruttabili, dell’area idonea, in cui è consentita la coltivazione di sostanze minerali di cava;
- la definizione delle Norme tecniche di riferimento per i PAE;
- gli indirizzi per la redazione della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) dei PAE.
D.g.r. 2 dicembre 2024 - n. XII/3522
La seconda deliberazione (vedi allegato 2) provvede a definire le modalità con le quali dovrà essere effettuato il calcolo della tariffa di escavazione da destinare ai Comuni con sede di attività estrattiva, qualora si accertino impatti, sul territorio di competenza, in sede di valutazione ambientale.
Viene precisato che l’assegnazione della quota parte di tariffa al/ai Comune/i sede di attività estrattiva, non sostituisce gli eventuali oneri per gli interventi di mitigazione e compensazione definiti in sede di valutazione ambientale del progetto di coltivazione nell’ambito della procedura di VIA o di verifica di assoggettabilità a VIA del progetto.
La stessa deliberazione definisce, inoltre, gli incentivi per gli operatori del settore estrattivo, al fine di promuovere il risparmio del materiale naturale di cava (in caso vengano effettuate attività di recupero o riciclo di rifiuti i cui prodotti end of waste vengano commercializzati in sostituzione dei materiali di cava), nonché per migliorare lo sviluppo industriale del settore, la salute e la sicurezza sul lavoro e, allo stesso tempo, tutelare l'ambiente e migliorare la qualità del paesaggio.
Gli incentivi sono di natura economica ed amministrativa e riguardano:
- la proroga dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività estrattiva, fino a 2 anni, ulteriori rispetto ai termini di 5 anni previsti dalla legge;
- la riduzione della tariffa a cui è soggetta l’escavazione del materiale di cava, in misura non superiore al 20%;
- la riduzione delle garanzie finanziarie per la coltivazione di sostanze minerali.
D.g.r. 2 dicembre 2024 - n. XII/3523
La terza deliberazione (vedi allegato 3) riporta le modalità con le quali dovrà essere effettuato il calcolo delle garanzie finanziare da prestare a favore del Comune sede di attività estrattiva, cui è subordinato il rilascio dell'autorizzazione all’esercizio dell’attività estrattiva.
Vengono quindi specificate:
- le voci di costo che devono essere garantite: oneri di escavazione, opere di recupero- mitigazione e compensazione, eventuali accordi previsti in convenzione;
- le indicazioni che le garanzie patrimoniali prestate sotto forma di fidejussione devono contenere.
Nel testo viene esplicitata inoltre la possibilità di ridurre l’importo della garanzia in funzione dell’avvenuto adempimento garantito.
Mediante un allegato specifico, vengono poi descritte le modalità e i termini delle comunicazioni cui i titolari di autorizzazione sono tenuti ad effettuare alle Province, alla Città Metropolitana di Milano, alla Regione e ai Comuni sede dell’attività estrattiva. Queste riguardano le informazioni da trasmettere annualmente a ISTAT (dati impresa, volumi estratti), la tipologia e i quantitativi di materiali inerti provenienti dal riciclaggio e dal recupero di rifiuti, gli aggiornamenti sul monitoraggio ambientale dell’attività estrattiva di cava e sullo stato di attuazione del recupero ambientale.
Segnaliamo infine che nel mese di gennaio 2025 verrà pubblicata un’ultima deliberazione attuativa riguardante le modalità per la determinazione delle sanzioni amministrative, conseguente alla recente modifica dell’art. 25 della L.R. 20/2021 contenuta nella L.R. 20/2024 “Seconda legge di revisione normativa ordinamentale”.
Per ulteriori approfondimenti si rimanda ai testi delle tre delibere in allegato.