Assimpredil Ance: non possiamo e non vogliamo fermarci
Comunicato stampa
ASSIMPREDIL ANCE : NON POSSIAMO E NON VOGLIAMO FERMARCI
PERCHE’ A QUESTO TERRITORIO E’ AGGANCIATA LA RIPRESA DEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI ITALIANO
Le imprese dell’economia reale, come quelle edili che, avendo il cuore delle attività nei cantieri, non possono ricorrere allo smart working, stanno subendo un paradossale blocco dei lavori in conseguenza dell’allerta generalizzata e dell’allarmismo diffuso, dovuti al virus Covid-19.
Milano, 28 febbraio 2020 - Paura e ansia stanno creando situazioni paradossali, mettendo in seria difficoltà il cuore della ripresa del settore delle costruzioni: Milano e il suo territorio, con le province di Monza e Lodi, non ci stanno!
Non possiamo accettare in silenzio di subire le paure di chi si rifiuta di venire a lavorare nei nostri cantieri, anche quelli della città di Milano; non possiamo chiudere e lasciare a casa i nostri operai perché qualcuno non può rifornire i cantieri; non possiamo subire i no dei clienti che hanno paura di avere le nostre maestranze nelle loro case, aziende, uffici ; non accettiamo di chiudere i cantieri perché scuole e grandi strutture pubbliche sono chiuse e non hanno la possibilità di farci accedere alle zone di lavoro; e non possiamo restare senza lavoro perché non riusciamo a ritirare un permesso, un atto pubblico o un ordine di servizio!
“Ci vogliono equilibrio e razionalità” ha dichiarato Marco Dettori, Presidente di Assimpredil ANCE Milano, Lodi, Monza e Brianza “personalmente condivido che sia giusto il rispetto delle misure di prevenzione sanitaria, ma auspico che il prima possibile si possa tornare alla normalità nello spirito milanese del fare e andare avanti, superando le difficoltà”.
“L’immagine che siamo riusciti a costruire di una città e di un territorio operoso, vivo, che corre verso la crescita, l’innovazione e la sostenibilità del futuro rischia di essere compromessa e generare pesanti danni a tutta la nostra economia. Se Milano si ferma, si ferma l’Italia” ha aggiunto Dettori.
“Oltre ai problemi che quotidianamente dobbiamo affrontare, purtroppo anche a seguito di leggi che non aiutano le imprese, come l’art. 4 del Decreto Fiscale che ci ha caricati di pesanti e insostenibili adempimenti, dobbiamo ora superare questa difficile emergenza e abbiamo chiesto a tutte le Istituzioni misure urgenti a sostegno delle imprese e dei lavoratori che hanno i cantieri fermi e gli operai a casa.
Ci serve un aiuto concreto per rimettere in gioco tutta la nostra energia e la voglia di ripartire”.