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PRESIDENZA

Care Amiche e Cari Amici,

nei giorni scorsi, come ben sapete, il design è stato protagonista assoluto della nostra Città. Milano è, senza dubbio, il faro d’Italia o, come mi piace dire, il sogno americano dell'Italia e sono convinta che la creatività italiana, lombarda e milanese in particolare, possa fungere da traino per l'intero Paese. Per questo il design, ma anche il tessile, la moda sono settori fondamentali, come altrettanto importanti sono gli appuntamenti milanesi - la settimana della moda e quella del design- nei quali il meglio della creatività italiana si incontra, confronta e dove nascono nuove idee ed opportunità.

Il legame tra Milano e il design ha radici lontane e così, la nostra Città, grazie alla sua posizione strategica e al suo spirito imprenditoriale, nel Secondo Dopoguerra, è diventata il fulcro dell'industrializzazione italiana. Aziende come Olivetti, Pirelli e Cassina hanno contribuito a definire un’estetica del design industriale che combina funzionalità e bellezza, ponendo le basi per quello che sarebbe diventato noto come il "Made in Italy".

Il design ha contribuito significativamente anche all’attuale panorama di Milano: negli ultimi decenni, il design nell'edilizia milanese ha visto una crescita esponenziale del suo ruolo, diventando un elemento chiave nella rigenerazione urbana e nella promozione della sostenibilità. Progetti come il Bosco Verticale, con la sua rivoluzionaria concezione di "architettura viva", o il rinnovamento delle aree post-industriali attraverso iniziative come il progetto Porta Nuova, riflettono questa nuova direzione.

Progetti di riqualificazione urbana e sviluppo sostenibile vedono la luce regolarmente, spesso con un forte accento sul design inclusivo e accessibile, riflettendo l'ambizione di Milano di rimanere al passo con le esigenze di un mondo in rapida evoluzione.

Uno degli eventi chiave che incarnano il rapporto tra Milano e il design è, chiaramente, il Salone del Mobile, parte integrante della Milano Design Week che ogni anno attira centinaia di migliaia di visitatori, tra cui designer, architetti, critici e appassionati da tutto il mondo, per scoprire le ultime tendenze, tecnologie innovative e soluzioni di arredamento avanguardistiche.

A legare a doppio filo Milano al mondo del design, però, non ci sono solo gli eventi del settore, ma anche alcune delle più prestigiose istituzioni educative focalizzate sul design, come il Politecnico di Milano, capaci di attrarre studenti da tutto il mondo grazie a programmi all’avanguardia e alla stretta collaborazione con le imprese.

Milano, dunque è a pieno titolo la capitale del design. Bastava guardarsi in giro i giorni scorsi per vedere l’incredibile flusso di persone, italiane e straniere, che sono confluite nella nostra Città per la Design week.

Milano continua a dimostrare una vivacità economica e creativa senza pari. Negli ultimi anni, la città ha visto cambiamenti significativi, in particolare un aumento dell'incidenza di donne e giovani che stanno guidando le imprese in questo ambito.

Per avere una panoramica più completa dell’andamento dei settori del design è molto interessante prendere in considerazione i dati della Camera di Commercio di Milano del 2019, quando gli effetti della pandemia non si erano ancora abbattuti sulla nostra economia e confrontarli con quelli del 2023.

Dal 2019, nella sola città di Milano, il numero di attività legate al design, tra industria del legno, fabbricazioni di mobili, studi di architettura e attività specializzate nel design, è cresciuto di circa 200 unità, superando quota 6.000, con un forte aumento, del 55%, per quanto riguarda gli studi di architettura e di circa il 10% per quanto riguarda le attività di design specializzate.

È poi interessante andare a guardare i dati di import ed export di Milano nel settore del design, con l’export che ha subito un sensibile aumento, soprattutto nell’ultimo anno, a fronte di una flessione delle importazioni. Il dato è particolarmente di rilievo in quanto sempre più aziende locali mirano a diversificare i propri mercati e a ridurre la dipendenza dall'economia interna. A riprova di questo fatto, nel 2023, i dati riportano una forbice di circa 200 milioni di euro in favore dell’export, nella sola Milano, nel settore del design.

I numeri offerti da Camera di Commercio di Milano sottolineano due altri dati molto importanti, ovvero quello delle imprese a guida femminile e a guida di giovani.

Il dinamismo giovanile sta infondendo energia nuova nel settore, con sempre più giovani imprenditori che avviano attività nel campo del design. Parliamo infatti di un 8% totale delle imprese milanesi legate al design che sono gestite da giovani imprenditori. Questi giovani portano con sé idee fresche e un approccio più audace all'imprenditorialità, spesso puntando su sostenibilità e tecnologie innovative: due fattori che sono fondamentali per mantenere la competitività all’interno di un settore che, come ben sapete, è sempre più competitivo. Mi piace, peraltro, ricordare che le imprese giovanili attive nei settori del design della Lombardia sono più di un sesto del totale in Italia.

Il settore del design a Milano ha testimoniato anche una crescita sostanziale delle imprese guidate da donne, che ora rappresentano una quota significativa delle attività nel campo. Rispetto al 2019 le imprese femminili attive nei settori del design hanno visto un incremento di oltre il 6%, arrivando a contare più del 20%, a Milano, sul totale, eccedendo di 6 punti la media nazionale. Queste imprese sono prevalentemente concentrate in settori come la fabbricazione di mobili, il commercio al dettaglio di mobili per la casa e le attività di design specializzate. L'incremento delle leadership femminili non solo favorisce la diversità nel settore, ma apporta anche nuove prospettive e innovazioni che arricchiscono il panorama del design milanese.

Questi cambiamenti non sono solo cifre e percentuali; rappresentano una trasformazione culturale ed economica di Milano. L'aumento delle imprese guidate da donne e giovani non solo stimola l'economia locale attraverso la creazione di lavoro, ma arricchisce anche il tessuto culturale della città, rendendo Milano un hub sempre più inclusivo e innovativo nel panorama globale del design, stabilendo anche un modello di inclusività e innovazione per altre città in Italia e nel mondo.

La strada verso un settore più equo e sostenibile è ancora lunga, ma Milano sta sicuramente procedendo nella direzione giusta, con donne e giovani al timone di questa evoluzione.

Nella sezione Protagonisti di questo numero di Dedalo Pierluigi Monceri, Direttore Regionale Milano, Monza e Brianza di Intesa Sanpaolo, ha parlato del protocollo firmato tra la nostra Associazione e Intesa Sanpaolo, volto ad accompagnare le aziende della filiera edile dei territori di Milano, Lodi, Monza e Brianza nel proprio percorso di transizione sostenibile attraverso l’adozione del codice di condotta volontario “Cantiere Impatto Sostenibile”.

Regina De Albertis

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