IVA - LAVORI DI POTENZIAMENTO STRADA URBANA DI SCORRIMENTO
L’Agenzia delle Entrate, con risposta n. 80 del 25 marzo 2024, ha fornito alcune indicazioni in merito all’applicazione Iva per un intervento di nuova realizzazione effettuato su una strada urbana di scorrimento che consente il potenziamento infrastrutturale della via, con la costruzione di un sottopasso e un sovrappasso in prossimità di una rotatoria.
In particolare, con la Riposta sopra citata, l’Amministrazione finanziaria, in base a quanto previsto dal n. 127-quinquies) della Tabella A, parte III, allegata al D.P.R. n. 633/1972, ha precisato che l'aliquota IVA ridotta, nella misura del 10%, trova applicazione per le opere di urbanizzazione primaria e secondaria elencate nell'art. 4, legge n. 847/1964, integrato dall'art. 44, legge 22 ottobre 1971, n. 865, che elenca, tra le varie opere di urbanizzazione primarie e secondarie, anche le "strade residenziali".
Per opere di urbanizzazione si intendono quelle che, a prescindere dal soggetto che le realizza (pubblico o privato), sono costruite nell'ambito o in funzione di zone urbanizzate o da urbanizzare; pertanto, è opera di urbanizzazione primaria la strada realizzata in funzione di un centro abitato, costruito o costruendo. Tra le strade realizzate in funzione di un centro abitato non possono essere ricondotte né le strade statali o provinciali di grande comunicazione, né quelle interpoderali, ma solo le strade che attraversano e sono al servizio dei centri abitati, la cui concreta individuazione rientra nella competenza dei Comuni che, con gli strumenti urbanistici generali ovvero con i piani particolareggiati, stabiliscono l'ubicazione degli insediamenti residenziali.
Ai fini dell'applicazione dell'aliquota agevolata deve trattarsi, in ogni caso, di un’opera di nuova realizzazione, realizzata in funzione di un centro abitato o comunque posta al servizio di un tessuto urbano e non di un mero adeguamento di opere già esistenti che farebbe escludere, in tal caso, l’applicazione del beneficio.
Raffaella Scurati e Anna Giacomoni, Assimpredil Ance