negli ultimi anni, attraverso diverse misure, il Governo ha cercato di stimolare l'economia e incentivare investimenti nel settore delle costruzioni, nella consapevolezza di quanto questo settore sia determinante per incidere positivamente sia sullo sviluppo economico del sistema Paese, sia sulla qualità, salubrità e sicurezza del territorio e del patrimonio costruito.
Quella che spesso è mancata è una visione a lungo termine, necessaria per dare avvio ad una vera politica industriale.
La Legge di Bilancio per il 2024, ad esempio, ha introdotto importanti esoneri e tagli fiscali per ridurre il costo del lavoro. Tuttavia, l'efficacia di tali misure è limitata dalla loro natura temporanea, che impedisce alle imprese di pianificare efficacemente investimenti pluriennali con certezza. È imperativo, quindi, rendere strutturali queste misure per fornire un orizzonte di stabilità agli imprenditori.
In ottica propositiva, come sistema ANCE, abbiamo elaborato quattro proposte concrete in tal senso: confermare il taglio del cuneo fiscale 2024, la soglia fringe benefit del 2024, la detassazione dei premi di risultato e introdurre la detassazione e decontribuzione degli straordinari.
In parallelo, il decreto-legge n. 39/2024, conosciuto come "Taglia Crediti", ha introdotto nuove restrizioni sulla cessione del credito e lo sconto in fattura, misure che avevano già subito limitazioni significative. Questi cambiamenti stanno suscitando preoccupazioni nel settore edile e tra i proprietari di immobili, per le complessità aggiuntive e le incertezze che ne derivano.
Ad oggi, per i condomini, non sono più sufficienti la sola delibera e la CILAS presentate entro il 17 febbraio 2023; ora la possibilità di continuare ad esercitare la cessione del credito e sconto in fattura è subordinata all’ulteriore condizione che alla data di entrata in vigore del decreto siano state sostenute delle spese, documentate da fatture, per lavori già effettuati. Per quanto riguarda le zone terremotate, invece, le opzioni sono mantenute salve entro determinati limiti di spesa.
Fatte queste premesse, condividiamo la necessità del Governo di introdurre un meccanismo di monitoraggio preventivo della spesa, ma rimane critica la valutazione dei cambi delle norme in corsa, che creano incertezze nei cittadini oltre che nelle imprese.
Auspichiamo che si rafforzi il messaggio politico di valore legato agli investimenti di efficientamento energetico. Un indirizzo politico che diviene fondamentale nel PNIEC (Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima) e con cui dovremo confrontarci per il recepimento della Direttiva case green.
Su questo tema, invito a leggere, nella rubrica Protagonisti di questo numero di Dedalo, l’intervista a Ermete Realacci, Presidente di Fondazione Symbola, rilasciata a valle dell’evento promosso congiuntamente a Milano lo scorso 25 marzo dal titolo “Il valore dell’abitare”, in occasione del quale abbiamo presentato i risultati del corposo e puntuale studio, realizzato, oltre che con Fondazione Symbola, anche con Cresme ed European Climate Foundation, volto a misurare dimensione e consistenza degli investimenti necessari per vincere la sfida della riqualificazione energetica del patrimonio edilizio italiano, insieme ad una dettagliata analisi delle politiche e delle strategie messe in atto in altri Paesi UE.
È ormai evidente l'urgenza di una riflessione profonda sul futuro dei bonus edilizi e sulla necessità di un riordino che garantisca al contempo sostenibilità finanziaria per lo Stato e certezza normativa per le imprese e i cittadini. Tale riflessione deve includere un dialogo aperto tra Governo, imprese e professionisti per trovare un equilibrio tra stimoli all'innovazione e alla sostenibilità, e la responsabilità fiscale.
L'appello dell'ANCE per una politica più stabile e prevedibile, che non penalizzi la programmazione degli investimenti, è un monito che il Governo deve ascoltare attentamente.
La direzione presa ora determinerà infatti la capacità dell'Italia di attrarre investimenti, promuovere la sostenibilità ambientale e garantire la sicurezza degli edifici, fondamentali per il benessere dei cittadini e una crescita economica sostenibile del Paese.