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URBANISTICA ED EDILIZIA

Il DDL Salva Milano ottiene il via libera alla Camera

Dopo lo stop all’esame del Disegno di legge (DDL) cosiddetto “Salva Milano”, intervenuto nelle scorse settimane per approfondire le proposte inerenti all’interpretazione autentica delle norme, il DDL ha fatto un ulteriore passo in avanti nell’iter parlamentare in questi giorni, a seguito dell’intervenuto accordo tra le forze politiche di maggioranza, che ne ha determinato l’approvazione alla Camera dei Deputati in prima lettura (C. 1987) il 21 novembre scorso, con 172 voti favorevoli e 41 contrari.

Il DDL, recante “Disposizioni in materia di piani particolareggiati o di lottizzazione convenzionata e di interventi di ristrutturazione edilizia connessi a interventi di rigenerazione urbana” e impropriamente detto “Salva Milano”, pur interessando tutto il territorio nazionale, interviene dopo i precedenti falliti tentativi di dare una risposta normativa utile alla complessa situazione creatasi a Milano in tema di autorizzazioni edilizie, prima con il decreto legge Salva Casa e poi con il decreto legge Infrastrutture.

Ciò ha indotto alcune forze politiche di maggioranza, dietro la forte pressione del nostro sistema associativo e di altri attori del panorama immobiliare, a presentare una proposta di legge ad hoc, per risolvere una serie di contenziosi nati proprio a Milano, ove la Magistratura ha contestato la qualificazione degli interventi come ristrutturazione edilizia anziché come nuova costruzione e la loro autorizzazione con Scia, senza la preventiva approvazione di un piano attuativo.

Il DDL Salva Milano (S. 1309), che è stato trasmesso al Senato lo scorso 22 novembre per l’esame in seconda lettura e che sarà assegnato in Commissione Ambiente per il seguito dell’esame, contiene una serie di disposizioni di interpretazione autentica in materia di edilizia e di urbanistica che dovrebbero mettere fine allo stallo dell’urbanistica in città, in vista di un futuro riordino della normativa.

Oltre alla necessità di intervenire sulla nozione di ristrutturazione edilizia con demolizione e ricostruzione e sulle norme procedurali di perfezionamento dei titoli edilizi, si è ribadita la priorità di una disciplina chiara del regime transitorio, al fine di salvaguardare non solo gli interventi realizzati o assentiti, ma anche tutte quelle situazioni in cui il procedimento amministrativo risulti avviato e pervenuto a un certo grado di compiuta istruttoria. La proposta di legge chiarisce che l’approvazione preventiva di un piano particolareggiato o di lottizzazione convenzionata non è obbligatoria in caso di costruzione di nuovi immobili su singoli lotti situati in ambiti edificati e urbanizzati, in caso di sostituzione di edifici esistenti o di interventi su edifici esistenti in ambiti edificati e urbanizzati.

Nello specifico, riguardo alla nozione di ristrutturazione edilizia, il Disegno di legge conferma la bontà dell’attuale disposizione legislativa e il fatto che la stessa si riferisca anche alle demolizioni e ricostruzioni che portino ad un edificio del tutto diverso e in assenza di qualsivoglia continuità con il preesistente

Il DDL Salva Milano, una volta approvato definitivamente, consentirebbe di superare le forti criticità che le inchieste giudiziarie hanno determinato a Milano e il conseguente blocco dell’attività edilizia, oltre ad evitare anche il fermo di cantieri futuri, favorendo così la ripresa degli investimenti nella rigenerazione urbana, ora fortemente condizionati dal clima di sfiducia creatosi nel mercato edile.


Autore: Samanta Ricco

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