nei giorni scorsi ho avuto modo di riflettere sui risultati di una interessante ricerca promossa da ANCE Lombardia, legata allo stato di attuazione del PNRR e delle opere pubbliche e vorrei condividere con voi una sintesi dei dati emersi.
CRESME Servizi da un anno sta monitorando a livello Regionale e per singola Provincia un significativo campione di cantieri, in parte finanziati nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e in parte rientranti nei piani di investimento degli enti locali. Questo lavoro è reso possibile grazie al SILROP (Sistema Informativo Lombardo sulla Realizzazione delle Opere Pubbliche), uno strumento che centralizza i dati più rilevanti per le opere di importo superiore ai 150.000 euro.
Il monitoraggio è pluriennale con report semestrali di stato di avanzamento delle opere: possiamo in tal modo disporre di un quadro chiaro e aggiornato dell’andamento generale, dei tempi di esecuzione e dei problemi che bloccano i cantieri.
Un primo dato che ci rassicura riguarda i cantieri PNRR: dei 100 cantieri lombardi monitorati per un valore di 2,1 miliardi di euro, l'88% dei lavori è già stato avviato, coinvolgendo 568 imprese.
Solo 15 cantieri su 100 registrano rallentamenti, dovuti a fattori come l’indisponibilità dei luoghi, la bonifica dell’amianto, le condizioni climatiche avverse e le problematiche legate all’esecuzione su edifici storici. Da evidenziare che un cantiere è sospeso per contenzioso, mentre per gli 11 ancora in fase di progettazione esecutiva, l’obiettivo è avviare i lavori entro il 2024.
Ma cosa succede sul nostro territorio nel mercato dei lavori pubblici?
CITTA’ METROPOLITANA DI MILANO Nell’area della Città Metropolitana di Milano nel 2023 sono state aggiudicate 701 gare per un importo di 3,2 miliardi di euro. Nei primi sei mesi del 2024, tuttavia, si osserva un rallentamento dell’espansione del mercato, con un calo degli importi del -21,2% per i bandi e del -49,1% per le aggiudicazioni rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Questi dati sono comunque migliori rispetto al complessivo regionale (-32,9% i bandi; -58,3% le aggiudicazioni) e nazionale (-63,9% i bandi; -64,1% le aggiudicazioni).
Altro dato significativo che emerge dallo studio è il calo del ribasso medio di gara che è passato dal 23% del biennio 2019-2020 al 9% nei primi sei mesi del 2024. In merito alla partecipazione al mercato, le imprese iscritte alla Camera di commercio di Milano e con sede in uno dei comuni di Città Metropolitana di Milano, inclusa la città di Milano, negli ultimi due anni e mezzo hanno vinto il 25% delle gare, corrispondenti al 17% degli importi. Nello stesso periodo abbiamo poi assistito anche ad una riduzione dei tempi di affidamento dei lavori che sono passati da circa 15 mesi per i bandi precedenti al 2019 a 2 mesi nel 2024.
Ma quanto è stato l’impatto dei lavori PNRR? Nel periodo 2021-24, le opere PNRR-PNC nella Città Metropolitana di Milano rispetto all’insieme degli investimenti costituiscano il 16% del totale degli importi messi a gara, il 12% in numero, determinando una crescita delle opere medie e grandi.
In particolare, il numero medio annuo delle gare di importo superiore a 1 milione passa dai 209 bandi nel triennio 2019-2021, a 235 bandi nel 2022, a 326 bandi nel 2023 e 190 bandi nei primi sei mesi del 2024. Con riferimento, invece, all’importo, dal 2022, con la pubblicazione di numerose gare finanziate dal PNRR, l’incidenza degli appalti superiori a 1 milione di euro supera il 90% del valore del mercato.
Significativi anche i dati del monitoraggio dei 22 cantieri PNRR specificamente presi in considerazione per Città Metropolitana di Milano, affidati con 7 procedure di gara che rappresentano un costo complessivo di oltre 300 milioni finanziati al 63% dal Piano. Dall’indagine emerge che per queste opere, nell’86% dei casi i lavori sono partiti e hanno coinvolto 37 imprese partecipanti alle gare, con in media 5 mesi di tempo tra pubblicazione del bando e aggiudicazione e 3 mesi di tempo per la firma dei contratti.
Sui 21 cantieri partiti (circa 206 milioni l’importo in gara), in 19 i lavori procedono regolarmente e in 2 si registrano rallentamenti dovuti a bonifica amianto e altre interferenze. In un cantiere non sono partiti i lavori ed è in corso la progettazione esecutiva da parte dell’impresa aggiudicataria, con avvio lavori previsto nel 2024.
MONZA In provincia di Monza e Brianza, nel biennio 2022-2023 c’è stata una notevole accelerazione nel numero dei bandi e degli importi messi in gara. Nel 2023 sono state aggiudicate 189 gare per un importo di 473 milioni di euro: nel 2021 gli importi aggiudicati erano 140 milioni.
Nei primi sei mesi del 2024, tuttavia, si osserva un rallentamento dell’espansione del mercato, con un calo degli importi del -49,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. La riduzione degli importi in gara è più forte rispetto al dato regionale (-32,9%) ma non al dato nazionale (-63,9%).
Altro dato significativo che emerge dallo studio è il calo del ribasso medio di gara che è passato dal 25% nel 2019 al 15% nel 2023 e poi risalire al 16,5% nei primi sei mesi del 2024.
In merito alla partecipazione al mercato, le imprese della provincia di Monza e Brianza negli ultimi due anni e mezzo hanno vinto il 20% delle gare, corrispondenti al 33% degli importi. Parallelamente, nello stesso periodo, abbiamo assistito anche ad una riduzione dei tempi di affidamento dei lavori che sono passati da circa 7 mesi per i bandi antecedenti al 2019 a meno di 3 mesi nel 2023.
La fase espansiva ha determinato anche una contrazione nel numero dei partecipanti alle gare: alle procedure aperte partecipavano nel 2020 una media di 26 imprese, nel 2023 17 imprese, 18 nel primo semestre 2024.
È innegabile un impatto del PNRR sul mercato delle opere pubbliche, in provincia di Monza e Brianza, la ricerca evidenzia come, nel periodo 2021-24, le opere PNRR-PNC costituiscano il 14% dei bandi, il 16% del totale degli importi messi a gara, determinando una crescita delle opere medie e grandi. In particolare, stando sul numero di opere, gli interventi di importo superiore a 1 milione passano da 25 bandi nel 2020 a 74 bandi nel 2023.
Con riferimento all’importo, dal 2022 con la pubblicazione di numerose gare finanziate dal PNRR, l’incidenza degli appalti superiori a 1 milione di euro supera l’80% del valore del mercato.
Significativi anche i dati del monitoraggio dei 5 cantieri PNRR di Monza e Brianza che rappresentano un costo complessivo di 39 milioni, finanziati al 48% dal Piano: in 4 casi i lavori sono partiti e hanno coinvolto 129 imprese partecipanti alle gare (media 25 partecipanti) , con in media 3 mesi di tempo tra pubblicazione del bando e aggiudicazione e 2 mesi di tempo per la firma dei contratti.
Su 4 cantieri partiti (circa 17 milioni l’importo in gara), in 2 i lavori procedono regolarmente e in 2 si registrano rallentamenti dovuti ad avverse condizioni climatiche, varianti in corso d’opera e altre interferenze. In un cantiere non sono partiti i lavori ed è in corso la progettazione esecutiva da parte dell’impresa aggiudicataria, con avvio lavori previsto nel 2024.
LODI Nell provincia di Lodi, nel biennio 2022-2023 c’è stato un notevole aumento nel numero dei bandi, degli importi messi in gara e delle aggiudicazioni. Sono numeri che riflettono la nuova fase di crescita delle opere pubbliche a cui contribuisce significativamente il PNRR e il PNC. La fase espansiva interessa le infrastrutture: interventi di nuova costruzione, riqualificazione, ristrutturazione e manutenzione di infrastrutture per la mobilità, per l’energia e le telecomunicazioni, per l’acqua, l’ambiente e il territorio. Interessa anche l’edilizia: interventi di nuova costruzione, riqualificazione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici residenziali e non residenziali.
In provincia di Lodi, nel 2023, sono state aggiudicate 98 gare per un importo di 245 milioni di euro. Nei primi sei mesi del 2024, tuttavia, si osserva un rallentamento del mercato, con un calo degli importi superiore al 90% per i bandi e per le aggiudicazioni rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
La riduzione degli importi in gara è più forte di quella rilevata a livello regionale ( -32,9%) e nazionale ( -63,9%) per i bandi e per le aggiudicazioni. Altro dato significativo che emerge dallo studio è il calo del ribasso medio di gara che è passato dal 22% del 2020 al 12% nel 2023 e poi risalire al 23% nei primi sei mesi del 2024.
In merito poi alla partecipazione al mercato, le imprese della provincia di Lodi negli ultimi due anni e mezzo hanno vinto il 16% delle gare, corrispondenti al 6% degli importi, aggiudicandosi, quindi, prevalentemente le gare di minore dimensione per un valore medio di poco inferiore al milione di euro.
Da gennaio 2022 a giugno 2024, abbiamo assistito ad una riduzione dei tempi di affidamento dei lavori che sono passati da circa 10 mesi per i bandi antecedenti al 2019 a 2 mesi nel 2023.
La grande fase espansiva della domanda, che è diffusa su tutto il territorio nazionale, ha inoltre determinato una minore concorrenza. In provincia di Lodi il numero medio di partecipanti alle gare di lavori pubblici è passato da una media di 28 partecipanti per gara nel 2020 (prima dell’accelerazione della domanda spinta dal PNRR) a 4 partecipanti nel 2023, a 5 partecipanti nel 1° semestre 2024.
I dati si riferiscono solo a lavori superiori a 150.000 euro in quanto gli affidamenti diretti non sono monitorati.
L’ impatto delle opere PNRR-PNC sul mercato delle opere pubbliche in provincia Lodi, nel periodo 2021-2024, ha rappresentato il 31% del totale degli importi messi a gara, il 24% in numero ( il dato regionale è 16% dei bandi e 25% degli importi), con una crescita delle opere medie e grandi.
In particolare, i bandi di importo superiore a 1 milione passano da un numero medio di 6 all’anno nel triennio 2019-2021 a 23 bandi nel 2022 e 33 bandi nel 2023. Nel biennio 2022-2023, l’incidenza degli appalti superiori a 1 milione supera il 75% del valore del mercato.
Inoltre, a partire dalla seconda metà del 2020, con l’introduzione delle semplificazioni, si avverte una maggiore incidenza delle procedure negoziate per l’affidamento dei lavori fino alla soglia europea dei 5,3 milioni di euro.
Lo prova il sensibile aumento dell’importo medio dei lavori affidati con tale procedura: si passa da un importo medio di circa 442 mila euro nel 2019, a 533 mila euro nel biennio 2020-2021 (gli anni della pandemia), a 755 mila euro nel 2022 e a 1,9 milioni di euro nel 2023, con la messa in gara delle opere PNRR.
I 5 cantieri PNRR analizzati in dettaglio rappresentano un costo complessivo pari a 12,7 milioni e sono finanziati al 91% dal Piano: istituti scolastici, efficientamento energetico ERP, mitigazione del rischio idrogeologico e adeguamento sismico.
Dall’indagine emerge che per tutte le opere considerate i lavori sono partiti (si tratta di appalti di sola esecuzione che non hanno dovuto quindi passare anche tramite la fase di progettazione) e hanno coinvolto 18 imprese partecipanti alle gare, con in media meno di 2 mesi di tempo tra pubblicazione del bando e aggiudicazione e altri 3 mesi di tempo per la firma dei contratti.
Sui 5 cantieri partiti (circa 9,3 milioni l’importo in gara), in 3 i lavori procedono regolarmente, mentre in 2 si registrano rallentamenti dovuti al mancato rispetto dei tempi di consegna dei materiali, ad avverse condizioni climatiche e ad interferenze diverse.
Concludendo questa lunga presentazione di dati, mi preme evidenziare che la situazione al momento è ancora positiva e i nodi evidenziati sono sotto controllo da parte degli Enti Locali e delle strutture delegate come le cabine di monitoraggio attivate nelle tre Prefetture.
Quello che preoccupa è lo sviluppo del mercato nei prossimi anni che, certamente, come costruttori, continueremo ad osservare con interesse e massima attenzione.