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PROTAGONISTI

INTERVISTA A KATIA BARBIRATO,
DIRETTORE DI ESEM-CPT

Sei sono gli schermi che compongono il rivoluzionario strumento per il training delle maestranze edili, inaugurato lo scorso 4 ottobre da ESEM-CPT. Collocato all’interno dello spazio VBS - Virtual Building Site della sede di Via Newton 3, il nuovo simulatore, unico esemplare in Europa, è il prodotto iconico di aziende leader nella costruzione di soluzioni tecnologiche di sistemi di simulazione. Quali sono i vantaggi derivanti dell’adozione di questo strumento e soprattutto a chi è destinato?
Nel 2020 abbiamo fatto un primo passo sulla scia di una transizione digitale che abbiamo assecondato e cerchiamo di portare avanti dando prova di essere sempre aggiornati rispetto alle nuove esigenze che il settore ci richiede: operatori sempre più specializzati, altamente formati e addestrati all’utilizzo di macchine dotate a loro volta di nuove tecnologie che dobbiamo considerare sempre più attentamente e gestire con competenza. Siamo alla continua ricerca di innovativi mezzi di trasferimento della conoscenza a vantaggio delle imprese e dei lavoratori cui la nostra attività è volta. Già da tempo, alla tradizionale formazione in aula, abbiamo affiancato l’utilizzo dei Serious Game, un’esperienza virtuale interattiva basata sul principio dell’imparare giocando. Stiamo peraltro integrando la formazione con visori e stampanti 3D, computer per gaming e siamo approdati alla simulazione a tre schermi che adesso raddoppia, per un’esperienza immersiva completa con l’attuale sei schermi. L’utilizzo di un solo strumento capace di riprodurre virtualmente le caratteristiche di molteplici mezzi consente di simulare verosimilmente tutti i movimenti che un operatore, sul campo, sarebbe in grado di effettuare su macchine come terna, escavatore, muletto e su apparecchi di sollevamento. Inoltre, da un lato si abbattono sensibilmente i costi dovuti a usura e deterioramento di mezzi comunque utilizzati per le prove pratiche dei corsi abilitanti all’uso di macchine operatrici, dall’altro è prevista una bassa manutenzione a vantaggio di una migliore verifica dei livelli di apprendimento.



Una proposta formativa così al passo con i tempi sotto il profilo tecnologico può contribuire a rendere più accattivante e attrattivo il lavoro edile agli occhi dei giovani? 
Pensiamo che connettere le persone, i processi di formazione e gli ambienti di lavoro con strumenti efficaci e accattivanti sia una formula vincente e soprattutto sicura che possa attrarre le nuove generazioni, i cosiddetti nativi digitali. Coloro che essendo nati e cresciuti in corrispondenza con la diffusione delle nuove tecnologie informatiche non hanno avuto alcuna difficoltà a imparare l'uso di queste tecnologie da cui ne risultano fortemente attratti. In questo momento, gli studenti degli Istituti Tecnici CAT del territorio grazie ad un progetto in collaborazione con ATS Milano Città Metropolitana e Giovani Percorsi Edili, progetto che vede coinvolti giovani imprenditori di Assimpredil ANCE e i giovani funzionari delle Organizzazioni Sindacali, in visita presso la nostra struttura sono affascinati all’idea di salire e provare il simulatore. Lo stesso, anche esteticamente, ricorda la postazione di comando di un’avveniristica astronave e riproduce fedelmente la cabina di guida di macchine movimento terra o di una gru a torre. Di fatto chi meglio di loro è in grado di utilizzare joystick, joypad e console. Ormai da tempo, cerchiamo di utilizzare tecnologie e strumenti sempre più accattivanti per la realtà giovanile: il nostro obiettivo è parlare un linguaggio comprensibile alle nuove generazioni che auspichiamo si avvicinino al mondo dell’edilizia, settore sempre più pronto ad accoglierli sia in termini di occupazione che di crescita professionale.


Come si coniugano le nuove tecnologie con l’aspetto fondamentale della sicurezza, un’esperienza virtuale può considerarsi reale quanto all’efficacia dell’addestramento?
Gli esiti delle prove con l’ausilio del simulatore hanno fatto riscontrare un più alto livello di apprendimento, durante i corsi di aggiornamento, rispetto alla mera lezione frontale. La nostra proposta formativa coniuga i vantaggi della lezione vis à vis con l’utilizzo delle macchine per la simulazione di ambienti di lavoro complessi, come quello del cantiere edile, per rendere più sicuro ed efficiente il trasferimento del contenuto del corso. Viviamo nell’epoca d’oro delle innovazioni tecnologiche dove è cruciale sviluppare un approccio creativo ma sicuro all’interazione uomo/macchina che consenta ai giovani studenti e non solo, comunque futuri lavoratori, di immaginare degli scenari in cui lavoro e intelligenze siano combinati in modalità safe. Il simulatore è stato progettato per l’apprendimento e lo sviluppo di differenti gradi di abilità e garantisce al fruitore il raggiungimento di livelli di immersività unici, per un’esperienza di training senza precedenti: si va dalla modulazione dei livelli di difficoltà delle operazioni ai cambi di scenari possibili (anche in condizioni meteo avverse), tutto ciò col vantaggio di tracciare e monitorare i miglioramenti in condizioni sicure a zero rischi per gli operatori che si devono aggiornare.


Come vede il futuro dell’edilizia alla luce dell’introduzione di strumenti all’avanguardia come quelli utilizzati?
L’utilizzo di strumenti addestrativi all’avanguardia genera professionalità fortemente qualificate tali da creare lavoratori sempre più appetibili per il mercato del lavoro che lo stesso richiede a gran voce. Tutto il mondo delle costruzioni, le imprese e i committenti, sono sempre più attenti a temi quali la salvaguardia dell’ambiente, la sostenibilità della filiera produttiva e, l’utilizzo delle nuove tecnologie, ne rappresenta un naturale presupposto. Saper utilizzare strumenti tecnologicamente avanzati aumenta la possibilità di far fronte alla richiesta di personale specializzato. L’odierna rivoluzione digitale ha cambiato in modo radicale anche l’edilizia e modificato le prospettive del lavoro: automazione e intelligenza artificiale incidono sulla velocità del cambiamento e generano nuove sfide che, come direttore di ESEM-CPT posso affermare, siamo certamente pronti a raccogliere.  

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