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URBANISTICA ED EDILIZIA

ITER PARLAMENTARE D'URGENZA PER IL DISEGNO DI LEGGE DI SBLOCCO DELL'ATTIVITÀ EDILIZIA (DECRETO SALVA - MILANO)

A seguito dell’ampio dibattito parlamentare svoltosi durante l’esame del DL 69/2024 “Salva casa”, poi convertito nella legge 105/2024, è emersa la necessità di formulare una proposta normativa che desse risposta all’attuale situazione creatasi a Milano, in cui le inchieste in corso hanno comportato il blocco degli interventi edilizi, dando origine a un clima di sfiducia nel mercato abitativo per la carenza di garanzie e di tempistiche certe per eseguire gli interventi.

Al fine di perseguire in breve termine l’obiettivo prioritario del Sistema Associativo di superare la condizione di stallo dell’attività edilizia a Milano ed evitare il verificarsi di situazioni analoghe nel resto d’Italia - come purtroppo già sta avvenendo - il Disegno di Legge recante “Disposizioni in materia di piani particolareggiati o di lottizzazione convenzionata e di interventi di ristrutturazione edilizia connessi a interventi di rigenerazione urbana (il cosiddetto Decreto “Salva Milano”), che attualmente è all’esame della Commissione Ambiente della Camera, riveste carattere d’urgenza e seguirà l’iter legislativo più veloce, per cui ne è auspicabile l’approvazione già nelle prossime settimane.

Nel ciclo di audizioni, l’ANCE, pur condividendo la proposta di legge, che offre una prima risposta all’attuale situazione con un’interpretazione chiara di regole oggetto di letture interpretative divergenti, ha evidenziato l’esigenza di apportare alcuni correttivi, definiti in collaborazione con la nostra Associazione. Per restituire un quadro normativo di maggiore certezza sarebbe opportuno rivedere i casi da qualificare come ristrutturazione edilizia in rapporto alla demolizione e ricostruzione e tutelare come conformi alla disciplina urbanistica, tra gli interventi non preceduti dall’approvazione di un Piano Attuativo, anche quelli rispondenti a previsioni di Piani Urbanistici Comunali o conformi a convenzioni urbanistiche o atti d’obbligo con i quali sono stati definiti gli adempimenti a carico dell’operatore. Sarebbe altresì auspicabile ampliare l’ambito di intervento del regime transitorio, salvaguardando, non solo gli interventi realizzati o assentiti, ma anche tutte quelle situazioni in cui il procedimento amministrativo risulti avviato, tra cui gli interventi oggetto di Permesso di Costruire con istanza presentata e formatosi per silenzio assenso. Inoltre, non sarebbe opportuno imporre ai Comuni una verifica ex-post circa l’adeguatezza di dotazioni territoriali e di parametri urbanistici per ogni intervento già realizzato o assentito.

Tale intervento normativo deve costituire il punto di partenza per superare le attuali normative che non sono più sostenibili in quanto non rispondenti alle esigenze che le stesse politiche europee stanno delineando.

Il nostro Sistema Associativo evidenzia l’urgenza di approvare anche le norme in tema di rigenerazione urbana e di revisione del Testo Unico dell’Edilizia per definire regole certe e moderne per la rigenerazione delle città.

Autore: Samanta Ricco

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