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PROTAGONISTI

INTERVISTA A GIORGIO SANTILLI, DIRETTORE DELLA NUOVA RIVISTA DIARIO DIAC: DIARIO INFRASTRUTTURE E AMBIENTE COSTRUITO

Direttore, quali sono gli obiettivi di Diario Diac, il quotidiano online "in onda" dal 18 giugno?

L'idea iniziale che abbiamo coltivato e poi sviluppato con Lorenzo Bellicini, direttore del Cresme, è quella di coniugare l'informazione economica di qualità, che io ho fatto per 35 anni al Sole 24 Ore, con la ricerca rigorosa e affidabile che fa il Cresme da 60 anni. Diciamo però che queste due tradizioni volevamo e vogliamo metterle al servizio dell'innovazione, nella convinzione che vanno seguite, passo dopo passo, le grandi transizioni tecnologica e ambientale di questa fase storica. Sono trasformazioni che valgono a maggiori ragione anche per il settore delle costruzioni: sappiamo che può giocare un ruolo fondamentale nello sviluppo sostenibile dell'Italia, nella trasformazione energetica e territoriale dell'Italia, nell'efficientamento energetico del patrimonio immobiliare.

Quali sono i contenuti di questo giornale?

Seguiremo la cronaca, giorno dopo giorno, di un settore ampio che io chiamo, in senso ampio, economia e politiche territoriali. In questo perimetro ampio ci sono non solo le costruzioni, che sono comunque un settore trainante, ma anche città, con i progetti urbani, gli appalti di lavori e di servizi, le infrastrutture e i servizi collegati che ormai sono più importanti dell'aspetto fisico-materiale, l'urbanistica, i trasporti e la logistica, la rigenerazione urbana, anche nella sua leva fondamentale che è una buona architettura. Ma, oltre alla cronaca, vogliamo essere una sede di analisi, di commento, di valutazione su tutti questi temi che seguiremo nel tempo. Non vogliamo fare un giornale che duri poche ore, ma seguire l'evoluzione dei temi economici e politici che decidiamo di seguire. Per fare questo avremo una redazione di giornalisti, ma anche un gruppo di analisti e commentatori. Daremo spazio alle ricerche del Cresme, alle sue previsioni economiche, alle analisi dei suoi ricercatori. Diciamo che l'archivio del giornale sarà utile quanto la notizia di apertura.

Quali saranno le chiavi di lettura, il fil rouge del giornale?

L'ho detto: cronaca e analisi. Coniugare questi due aspetti. Nella convinzione che, sui temi di cui stiamo parlando, ci sia un vuoto da riempire proprio in questa capacità di collegare fatti che accadono e proposte.

Chi sono i destinatari?

Tutti coloro che, in ambito nazionale e in tanti ambiti locali, si occupano di economia e politiche del territorio. Quindi anzitutto le imprese e i professionisti, che hanno sempre bisogno di aggiornamenti su leggi, norme, circolari, e chiedono informazioni e anticipazioni per capire ciò che accade anche sul fronte delle politiche, per capire come andranno le cose domani, quali sono gli obiettivi da raggiungere. Ma ci interessa coinvolgere anche la politica, a livello nazionale e locale, perché siamo convinti che vada favorito un dialogo fra i settori dell'economia e chi prende decisioni, proprio per innalzare il livello di queste decisioni sulla base di uno scambio informato.

La lettura di DIAC è libera per ora, su registrazione del proprio indirizzo su www.diariodiac.it

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