Visita il Sito Web »
EDILIZIA

LE NOVITÀ IN EDILIZIA INTRODOTTE DAL DECRETO SALVA CASA

Con il Decreto legge 29 maggio 2024, n. 69, noto anche come Decreto “Salva Casa” e vigente dal 30 maggio 2024, sono state introdotte importanti modifiche al Testo Unico dell’Edilizia.

L’obiettivo è di superare le attuali rigidità della normativa e facilitare la commerciabilità degli immobili, in particolare quelli a destinazione residenziale, anche attraverso l’adozione di misure per regolarizzare le lievi difformità edilizie all’interno degli immobili italiani.

Tra i punti chiave del Decreto vi sono:
- attività edilizia libera: ampliata la categoria con l’installazione di vetrate panoramiche e opere per protezione da sole e agenti atmosferici;
- stato legittimo dell’immobile: è dimostrabile dall’ultimo titolo edilizio e dai titoli in sanatoria;
- cambi di destinazione d’uso: ammessi con SCIA cambi d’uso senza opere per singole unità immobiliari;
- tolleranze costruttive ed esecutive: riparametrate per gli interventi ante il 24 maggio 2024;
- nuovo accertamento di conformità in sanatoria: eliminata la doppia conformità e previsto il silenzio assenso per i titoli in sanatoria;
- alienazione di immobili abusivi: ammessa per opere acquisite dal Comune non contrastanti con rilevanti interessi paesaggistici, urbanistici.
Attualmente è in corso la conversione in legge del decreto. Il relativo disegno di legge, assegnato all’esame della Camera dei Deputati, deve essere approvato entro il 28 luglio 2024.

L’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) ha partecipato ad un’audizione in Commissione Ambiente e Territorio della Camera lo scorso 12 giugno per discutere le possibili modifiche al provvedimento in sede di conversione in legge.

L’ANCE ha espresso un parere positivo sul provvedimento, che rappresenta un passo significativo verso la semplificazione edilizia e l’ottimizzazione del patrimonio immobiliare esistente, ma ha altresì sottolineato che devono essere colmate con urgenza alcune lacune normative che, soprattutto dal punto di vista urbanistico-edilizio, impediscono il cambiamento e mostrano attualmente una fortissima inadeguatezza.

È particolarmente sentita l’esigenza di revisionare le norme nazionali ancora contenute nella Legge del 1942 e nel DM 1444/68, pensate per far “sviluppare” ex novo un territorio ancora non urbanizzato e che invece dovrebbero essere “riadattate” ad oggi, per poter favorire interventi di rigenerazione urbana.

Nell’ambito delle azioni su cui ANCE auspica un intervento delle istituzioni, oltre all’estensione di alcune misure di semplificazione, vi è, inoltre, il tema della casa, per cui servono nuove politiche dell’abitare integrate con quelle di rinnovo urbano, inteso come sostegno alla qualità dell’abitato.


Samanta Ricco – Assimpredil Ance

Leggi le altre notizie »