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PRESIDENZA

Care Colleghe e Cari Colleghi,

lo scorso 18 giugno si è tenuta a Roma l’Assemblea pubblica Ance 2024 incentrata sul tema della “prospettiva come motore contro la paura del futuro”. Nel suo intervento di apertura, la Presidente Federica Brancaccio ha rilanciato messaggi centrali per il nostro settore, alla luce della congiuntura storica ed economica che stiamo vivendo.

Le nostre imprese hanno bisogno di una visione solida, di un programma di lungo respiro, di un piano strategico che le abiliti a costruire il futuro nuovamente con fiducia. Occorre guardare avanti snellendo la burocrazia, con tempi certi, regole chiare, procedure agili per privati e amministrazioni e una vera concorrenza negli appalti.

È appena iniziata l’era della riqualificazione degli edifici e dobbiamo essere protagonisti di questo nuovo capitolo con lucidità, competenza ma anche abilitati da un sistema che funzioni e che guardi alla crescita come un percorso virtuoso.

La direttiva Case green è un’opportunità con obiettivi ambiziosi e raggiungerli è un impegno preso con le prossime generazioni in termini di sostenibilità sociale, ambientale ed economica e di innovazione.

Avere uno sguardo di prospettiva vuol dire dare una valenza strategica a fattori quali: mobilità, connessione, sostenibilità, inclusione e servizi alla persona. Vuol dire occuparsi e pre-occuparsi di rischio idrogeologico e sismico, in tempi adeguati e nel rispetto dei territori coinvolti.

Per fare tutto questo le risorse pubbliche non basteranno e servirà coinvolgere i privati, ma per richiamare capitali privati servono tempi certi e un quadro di regole moderno ed efficiente, che metta in sicurezza gli investimenti.

È necessario portare in primo piano anche le modifiche al Codice dei contratti. Serve un manuale d’uso dedicato ai lavori pubblici che favorisca la concorrenza e la trasparenza. I dati nazionali rilevano che oggi nelle opere pubbliche il 90% del numero degli appalti è senza vera concorrenza, che corrisponde in valore al 33% del mercato.

Serve una legge per la rigenerazione urbana, con una governance chiara, per rinnovare il patrimonio edilizio. Urge una piattaforma digitale dedicata all’edilizia. Ai centri urbani servono spinte non freni. Il caso Milano è simbolico: in assenza di una normativa chiara e certa, lo sviluppo delle città è paralizzato.

Occorre un Piano Casa ambizioso, organico e inclusivo: la casa non può essere uno status symbol ma un servizio primario adattabile a diverse esigenze. La filiera del Made in Italy legata alla casa è una delle più prestigiose al mondo e non possiamo sottrarci. Senza considerare le potenzialità di questo driver, per una grande spinta economica.

L’eccellenza deve contraddistinguerci anche nell’attenzione al miglioramento della sicurezza nei cantieri e nella riduzione degli incidenti sul lavoro, un’occorrenza inaccettabile per un Paese civile, “un fardello insopportabile per le nostre coscienze”, come ha ricordato recentemente il Presidente Mattarella.

Abbiamo investito nelle nostre imprese, dando prova di grande responsabilità, ed è ora che questi sforzi ci vengano riconosciuti.

L’appello alle istituzioni di ANCE è anche quello di Assimpredil Ance: affrontare il futuro con lo stesso spirito dei ragazzi e delle ragazze che investono nel futuro con speranza.

Qui l’intervento completo della Presidente Federica Brancaccio.

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