INTERVISTA A MAURO GUERRA, PRESIDENTE ANCI LOMBARDIA
Il 16 gennaio si è svolta in Assimpredil Ance la presentazione della ricerca promossa in collaborazione con Anci Lombardia sull’attuazione degli interventi del PNRR sul territorio di Milano, Lodi, Monza e Brianza. Può raccontarci in sintesi cosa è emerso dalla ricerca presentata? A che punto siamo?
Attraverso la collaborazione promossa, Assimpredil Ance e ANCI Lombardia intendono sviluppare un approfondimento specifico per conoscere e monitorare gli interventi di attuazione del PNRR nei territori della Città metropolitana di Milano e delle province di Lodi e Monza Brianza.
Questo specifico focus si inserisce in un quadro generale di investimenti PNRR che ANCI Lombardia presidia con il suo Centro di Competenza, la cui attività di supporto ai Comuni è efficacemente rappresentata nel sito www.competenzepnrrancilombardia.it.
In particolare, la Regione Lombardia è impegnata con un importo pari a 15,79 miliardi su tutte le opere del PNRR (considerate non solo quelle che prevedono i Comuni quali soggetti attuatori, ma anche quelle a valere sugli enti regionali e provinciali). All’interno di questo importo, gli interventi con un ‘’impatto’’ a livello comunale sono pari a 11,2 miliardi. Da un ulteriore approfondimento effettuato dal Centro di Competenza di ANCI Lombardia, circa 5 miliardi di interventi hanno come soggetto attuatore i Comuni.
La realizzazione del PNRR vede come principali soggetti attuatori gli enti locali che, dopo una prima fase di progettazione, sono ora impegnati nell’attuazione degli interventi: per molte opere siamo in cantiere.
In questo primo quadro dello stato di avanzamento del PNRR, la collaborazione con Assimpredil Ance intende raccogliere buone pratiche e sviluppare suggerimenti e indicazioni a supporto delle stazioni appaltanti e degli operatori, nonché evidenziare elementi di criticità che possono ostacolare o rallentare la realizzazione degli interventi, promuovendo le azioni necessarie per una ripresa dei lavori nei tempi preventivati.
Le attività avranno un carattere incrementale e riguarderanno le amministrazioni dell’area della Città metropolitana di Milano e delle Province di Lodi e di Monza e Brianza, a partire da un primo monitoraggio sperimentale relativo a 19 Comuni, per 108 progetti.
Quali sono i nodi principali da sciogliere?
Nel suo percorso di attuazione, il PNRR ha incontrato molti nodi che via via sono stati risolti e superati grazie all’impegno di tutte le istituzioni. Sotto questo profilo, l’attività promossa da ANCI Lombardia è stata particolarmente efficace. Nel 2023, oltre alla collaborazione attiva con la Fondazione Cariplo, siamo stati in grado di assicurare sui temi di REGIS e DNSH un coordinamento con il MEF attraverso un accordo quadro con la Ragioneria territoriale dello Stato. A livello regionale, le attività di collaborazione istituzionale trovano un riscontro dell’attività promossa da ANCI Lombardia nella Deliberazione del Consiglio regionale n. XII/95 del 28 novembre 2023 (presieduta dal Presidente giulio Gallera), nella quale si evince ‘’un giudizio di forte apprezzamento per il lavoro compiuto da Anci Lombardia, anche attraverso l’istituzione di specifici “Centri di Competenza”, di supporto e accompagnamento dei comuni lombardi nella predisposizione dei progetti e nella presentazione dei bandi PNRR ministeriali’’.
Oggi il tema più urgente è trovare una soluzione alle migliaia di interventi che, nell’ambito della modifica del PNRR concordata dal Governo con la Commissione europea, usciranno dal Piano. È necessario trovare una collocazione a questi progetti e garantirne il finanziamento, alla luce delle attività che, con impegno ed enormi sforzi, i Comuni hanno già svolto. Attendiamo con attenzione il decreto-legge con il quale il Governo, entro la fine del mese, regolerà questa materia, garantendo il finanziamento per tutti i progetti messi in campo.
Altro tema che abbiamo già affrontato nei mesi scorsi è quello relativo all’aumento dei prezzi delle materie prime. Il prolungamento dei conflitti e, in particolare, la crisi del Mar Rosso, ci obbligherà ad affrontare nuovamente questa specifica criticità che dovrà trovare in termini di risorse e strumenti una corretta soluzione a livello centrale per aiutare i Comuni, in particolare quelli piccoli. Il nuovo Codice degli Appalti come sta impattando, lato Comuni, sulla messa a gara degli interventi finanziati?
Il nuovo codice degli appalti ha confermato il regime speciale adottato per garantire l’attuazione degli interventi nei tempi contingentati previsti dal PNRR. Allo stato attuale, i Comuni, e tutti i soggetti attuatori, stanno applicando queste norme particolari. L’auspicio è che le semplificazioni che hanno dimostrato la propria efficacia possano diventare le regole ordinarie per l’azione dei Comuni. Oggi la nostra attenzione va riguardo ai progetti che sono fuoriusciti dal PNRR, per i quali è urgente prevedere la garanzia di queste procedure speciali, per permettere una continuità delle regole del gioco per i progetti in essere.
Nelle ultime settimane l’entrata in vigore di alcune norme del nuovo codice ha comportato un fermo per alcune funzionalità delle piattaforme di intermediazione di gare e appalti, nonché nell’utilizzo di CIG e Smart-CIG. Si tratta ancora di una fase di rodaggio del codice, che grazie all’impegno di tutte le amministrazioni verrà superata.
Dall’incontro è emerso che la collaborazione tra pubblico e privato è una leva importante per il successo del PNRR, Lei cosa ne pensa?
Imprese, professionisti e società civile stanno garantendo la realizzazione degli interventi mettendo a disposizione le proprie competenze. La realizzazione del Piano chiede, infatti, uno sforzo enorme a tutta la società, ai privati oltre che alle pubbliche amministrazioni. Guardando più in là, la sfida posta alla società civile è l’impegno nel dar seguito a questa fase di investimenti, in particolare per garantire la sostenibilità degli interventi che sono stati messi in campo, e cogliere il volano di promozione per lo sviluppo di tutti i territori. Secondo Lei, il Paese riuscirà a vincere questa sfida?
Potremo fare un bilancio vero e proprio solo nel 2026, ma questi anni di impegno, costante ed efficace, dei Comuni hanno permesso il traguardo di molti obiettivi. Il PNRR ha richiesto una riorganizzazione di tutto le pubbliche amministrazioni, un vero e proprio cambio di paradigma che ha chiesto ai Comuni di orientare le proprie attività verso nuove azioni ed investimenti.
Oggi abbiamo la conferma che gli enti locali sono in grado di raggiungere risultati, per i quali - fino a qualche anno fa - pochi avrebbero scommesso.
Continuiamo su questa rotta: crediamo nella capacità degli enti locali di essere motori dello sviluppo per tutti i territori. La vera sfida, che seguirà alla realizzazione del PNRR, sarà quella di dare continuità a questa stagione di investimenti e continuare a credere nel Paese, anche nelle sue amministrazioni.
Come ANCI Lombardia abbiamo raccolto questa sfida, fornendo attività e servizi a supporto dei Comuni. In particolare, mi riferisco ai “Centri di Competenza”, e al progetto di supporto ai Comuni per l’attuazione del PNRR sviluppato con Fondazione Cariplo. ANCI Lombardia si è messo a fianco degli enti locali strutturando un servizio sperimentale di informazione e assistenza a cui intende dare continuità nei prossimi anni.