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INTERVISTA AD ATTILIA ALBANESE, CONSIGLIERE DELEGATO A MOBILITÀ E SOSTA DI ASSIMPREDIL ANCE

Uno dei temi più attuali a Milano è la mobilità: come valuta la situazione attuale?
Quello che stiamo vivendo è un momento certamente delicato per Milano, con grandi opportunità e al tempo stesso criticità da risolvere. Fin da dopo EXPO, Milano è cresciuta progressivamente anche come attrattiva internazionale, e deve di conseguenza strutturarsi e aggiornarsi con lungimiranza. 
In questa direzione, i temi della mobilità, della sosta cittadina e dei parcheggi sono di assoluta centralità. Gli scenari quotidiani si commentano ormai da soli: automobili parcheggiate ad altissima densità di sosta selvaggia, marciapiedi intasati da biciclette, motorini, moto di grossa cilindrata, monopattini; pedoni impossibilitati a procedere in sicurezza, dato il pericolosissimo tasso di collisioni, per non parlare delle ormai indecorose condizioni in cui sono costretti a muoversi cittadini non vedenti o diversamente abili, come descritto anche da recenti servizi di diversi organi di informazione.
 
Come si coniuga la necessità di stallo delle auto con quella di nuovi spazi verdi? E qual è il progetto di Assimpredil Ance?
Le automobili sono ancora una delle forme di mobilità più utilizzate, e in futuro non sarà diverso. Il progetto avviato da Assimpredil Ance sui temi della mobilità e della sosta, che ho avuto il piacere di coordinare, è partito dai cristallini numeri che derivano dalla ricerca dell’Arch. Gian Paolo Corda: si registra oggi una mancanza di ben 89.000 posti auto durante il giorno e 34.500 nel corso della notte.
A ciò si aggiunge la necessità, evidenziata dai duri strascichi del periodo pandemico, di assicurare spazi ampi, ariosi e verdi, per incontrare e risolvere le preoccupazioni del cittadino: i parcheggi interrati sono per questo uno strumento imprescindibile, e si prendano a esempio i progetti realizzati (ed estremamente funzionali) nei pieni centri cittadini di metropoli europee come Madrid, Parigi, etc.
 
Quanto incide la burocrazia all’interno di questo processo?
Abbiamo voluto stimolare un confronto con l’Amministrazione comunale e l’Assessora alla Mobilità del Comune di Milano, Arianna Censi, su nuove strategie operabili per le strutture destinate alla sosta di autoveicoli, riprendendo quanto già sperimentato in passato con il Programma Urbano Parcheggi del 2002, poi più volte modificato. L'obiettivo ultimo è quello di ristabilire una viabilità e un'utenza sane, agevoli e soprattutto sicure: i parcheggi interrati rappresentano il viatico essenziale.
I lunghissimi tempi burocratici rappresentano l'ostacolo principale: addirittura circa 6 anni trascorrono tra la dichiarazione di pubblico interesse legato alla realizzazione dei parcheggi e la consegna della struttura. È quindi necessario un percorso amministrativo più snello e ritengo che sul partenariato pubblico-privato i parcheggi potrebbero essere un grande terreno di confronto.

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