Scheda Ance “Attivita’ UE di interesse del settore delle costruzioni”

In allegato la scheda del 21 dicembre 2016 su “Attività UE di interesse per il settore delle costruzioni”.

Suggerimento n.11/1 del 4 gennaio 2017


L’Ufficio Rapporti con l’Unione Europea di ANCE ha pubblicato una scheda di sintesi delle principali attività di interesse per il settore delle costruzioni messe in atto dall’Unione Europea.

Le tematiche in evidenza sono le seguenti:

  • European Services Card La Commissione europea ha deciso di posticipare la presentazione della proposta, prima annunciata per il 13 dicembre scorso, volta a istituire la Carta europea per i Servizi (già Passaporto europeo per i Servizi). Di fronte alla ferma opposizione dei partner sociali europei del settore delle costruzioni, FIEC e EFBWW (i sindacati europei), ribadita recentemente in una lettera congiunta, il Collegio dei Commissari ha ritenuto opportuno approfondire la riflessione sulle conseguenze relative all’introduzione dello strumento. Il rinvio della Commissione è quindi un risultato positivo – in linea con quanto richiesto da Ance - da attribuire all’azione svolta a livello europeo da parte dei partner sociali europei, su input delle Federazioni nazionali delle costruzioni. Un ulteriore dibattito sul tema avrà pertanto luogo il prossimo 11 gennaio, in occasione della riunione settimanale dei Commissari. Si ricorda che, tra i provvedimenti del “Services Package”, che la Commissione intende presentare, sono previste una proposta di regolamento per l’introduzione di una Carta europea per i Servizi e una proposta di direttiva sul quadro legale ed operativo della Carta europea per i Servizi.
  • Consultazioni pubbliche sugli appalti La Commissione europea ha lanciato due consultazioni in materia di appalti pubblici che riguardano, rispettivamente, l’utilizzo del Documento di gara unico europeo (DGUE) e i formulari elettronici per gli appalti pubblici (eForms). Consultazione sul Documento di gara unico europeo Il Documento di gara unico europeo (DGUE) è stato adottato con il regolamento di esecuzione della Commissione 2016/7. Si tratta di un'autodichiarazione dell'impresa sulla propria situazione finanziaria, sulle proprie capacità e sulla propria idoneità per una procedura di appalto pubblico. È disponibile in tutte le lingue dell'UE e si usa per indicare in via preliminare il soddisfacimento delle condizioni prescritte nelle procedure di appalto pubblico nell'UE. L’art. 59 della direttiva 2014/24/UE consente alle autorità appaltanti di accettare il DGUE da un operatore economico come prova preliminare per dimostrare che non rientra nei casi di esclusione e che rispetta i rilevanti criteri di selezione. Dall’ottobre del 2018, il DGUE sarà esclusivamente in forma elettronica. Il DGUE è fornito, sotto forma elettronica, dalla Commissione europea attraverso il Servizio di compilazione e riutilizzo del DGUE. La Commissione europea mette gratuitamente un servizio web a disposizione per compilare il DGUE elettronicamente. L’articolo 59(3) della direttiva 2014/24/UE afferma che “la Commissione riesamina l’applicazione pratica del DGUE tenendo conto degli sviluppi tecnici delle banche dati negli Stati membri e riferisce in materia al Parlamento europeo e al Consiglio entro il 18 aprile 2017.” A tal fine, quindi, la Commissione chiede agli attori interessati di rispondere al breve questionario indicato di seguito: QUESTIONNAIRE ON THE PRACTICAL APPLICATION OF THE ESPD – STAKEHOLDERS. La consultazione pubblica scade l’8 gennaio 2017.
  • Consultazione pubblica sui formulari elettronici per gli appalti pubblici (eForms). La Commissione ha inoltre lanciato una consultazione sui formulari elettronici per la definizione dei futuri formulari standard per gli appalti pubblici. E’ infatti previsto un aggiornamento importante dei formulari standard per gli appalti volto a migliorare significativamente la raccolta di dati sugli appalti nell’Unione europea, la governance negli appalti e a semplificare l’uso dei documenti di gara. La consultazione si divide in più sezioni. La sezione più rilevante è quella intitolata “eForms – the next generation of the public procurement standard forms”, che evidenzia le 21 modifiche principali che la Commissione propone di apportare ai formulari. Il termine per rispondere alla consultazione è il 16 gennaio 2017
  • Urban Innovative Actions (UIA) La Commissione europea ha lanciato il secondo bando a titolo dell'iniziativa Azioni urbane innovative. In linea con le priorità tematiche dell'agenda urbana, l'iniziativa Azioni urbane innovative offre alle città dell'UE le risorse per finanziare progetti innovativi, con una dotazione complessiva di 372 milioni di EUR del FESR per il periodo 2014-2020. L’allocazione finanziaria del secondo bando, pubblicato lo scorso 16 dicembre, è pari a 50 milioni di euro. La call for proposals è rivolta alle città, le quali possono candidarsi direttamente per ottenere finanziamenti UE per progetti urbani innovativi. L’iniziativa invita i candidati a sviluppare progetti in tre campi: economia circolare; mobilità urbana; integrazione dei migranti e dei rifugiati. La scadenza per presentare proposte è il 14 aprile 2017. Ulteriori informazioni sono disponibili all’indirizzo: http://www.uia-initiative.eu/en/call-proposals.
  • Audit pre-demolizione La Commissione europea ha organizzato, lo scorso 9 dicembre, un workshop per la validazione delle linee guida per la valutazione preliminare alla demolizione dei flussi di rifiuti da costruzione e demolizione (Construction & Demolition Waste –C&DW). Le “Guidelines for Assessment of Construction and Demolition Waste Streams prior to Demolition or Renovation of Buildings and Infrastructures” saranno pubblicate entro la fine del 2016/inizio 2017. Sono da ricollegarsi a precedenti provvedimenti comunitari: la direttiva quadro sui rifiuti 2008/98/CE, che ha stabilito un obiettivo di riciclaggio dei C&DW del 70%, da raggiungere entro il 2020; la comunicazione della Commissione “Opportunità per migliorare l’efficienza delle risorse nell’edilizia”, che afferma l’intenzione della Commissione di incoraggiare un più efficiente uso delle risorse consumate dagli edifici nuovi o sottoposti a ristrutturazione; il pacchetto sull’economia circolare, che riconosce nei C&DW uno dei flussi più rilevanti tra i rifiuti e quindi un fenomeno prioritario da affrontare. L’applicazione delle linee guida è, al momento, volontaria. E’ prematuro dire se da tale iniziativa scaturirà una proposta legislativa. Nella loro redazione sono stati considerati: la valutazione delle condizioni regolamentari, tecniche ed economiche negli Stati membri in materia, i fattori chiave che potrebbero guidare l’attuazione degli audit pre-demolizione/pre-ristrutturazione, le metodologie e tecniche per l’attuazione degli audit. Determinante sarà la diffusione delle best practice. Le linee guida saranno di supporto non solo alle autorità pubbliche, ma anche agli altri altri stakeholder. Consentiranno, inoltre, di migliorare la raccolta di dati statistici sulla quantità e la qualità dei C&DW. Una volta pubblicate, le linee guida saranno utilizzate dalla Commissione come strumento di comunicazione per aumentare la consapevolezza sul fenomeno e per la diffusione delle best practice. La Commissione europea intende organizzare dei workshop nei vari Paesi, per favorire la loro applicazione.

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